La qualità della panchina del Catania stronca un ammirevole Canicattì
Di Tino La Vecchia
Jefferson più il fattore R, ovvero Rapisarda, Russotto e Rizzo, probabilmente,
assieme a Castellini, i migliori in campo. Ma da notare che due dei quattro sono
subentrati dalla panchina.
Il Catania è così tornato alla vittoria battendo 3-0 il Canicattì al termine di una bella
gara, merito anche della giovanissima squadra avversaria guidata da Lino Benfatto
che, anziché scegliere l’oscena tattica di tutti dietro la palla, ha preferito giocare la
gara a viso aperto. Per vedere giocare al calcio ci vuole la volontà di entrambe le
squadre, quindi, merito anche al Canicattì.
Ferrero, squalificato in seguito all’allucinante gara di Cittanova, è sostituito in
panchina da Zeoli. Il Catania, per avere l’opportunità di inserire i 3 over in attacco
schiera: Bethers estremo difensore, il reparto difensivo con Boccia al posto di
Somma, poi Lorenzini, Castellini e Rapisarda. Il centrocampo classico con Vitale,
Lodi e Rizzo, mentre nel tridente offensivo Sarno, Sarao e De Luca.
Il Canicattì si presenta con un aggressivo 4-3-3 con Iezzi e Manfrè che appaiono i più
pericolosi. Arbitro dell’incontro è il signor Enrico Cappai di Cagliari.
Tutto il primo tempo può essere sintetizzato in quattro momenti topici: la prima
grande occasione è per il Catania all’11’ ma Vitale di testa sciupa.
Seconda grande occasione per sbloccare la gara ancora per il Catania, ed è
un’occasione colossale in quanto al 20’ Cappai concede prontamente ai rossazzurri il
calcio di rigore vanificando la rete di Rizzo. Dal dischetto va lo specialista Lodi, è il
21’, l’ottimo Scuffia viene spiazzato dal regista rossazzurro ma è bravo a respingere
di piede. La gara rimane così inchiodata sullo 0-0 ma al 36’ vi è il terzo momento
topico del primo tempo: Iezzi è molto bravo a saltare Rapisarda e andare sul fondo,
perfetto il suo cross ma Manfrè, con la porta spalancata, manda a lato il suo colpo di
testa.
La quarta è quella decisiva: ultimi secondi dell’unico minuto di recupero del primo
tempo, punizione per il Catania, spiovente insidioso di Sarno e colpo di testa di De
Luca che colpisce la traversa e ritorna in campo dove Rizzo è pronto e bravo a
spingere in rete, per il vantaggio dei rossazzurri.
Nella ripresa i cambi del Catania stroncano la resistenza di un meritevole Canicattì,
squadra neopromossa. Prima entra Palermo al posto di Lodi, successivamente
Russotto prende il posto di De Luca, ma è al 65’ con l’ingresso di Jefferson al posto
di Sarao che la gara si chiude.
Si dice la classe non è acqua, Il brasiliano entra al 65’, trenta secondi dopo si rende
pericoloso smistando per Palermo che da buona posizione sciupa. Al 66’ Jefferson
segna: bella azione di Palermo che dà a Russotto, scatenato sulla sinistra, il filtrante
in area viene trasformato in oro colato da Jefferson per il 2-0.
Al 73’ cross in area di Rapisarda e Jefferson accarezza il pallone di testa mandandolo
all’angolino per il 3-0.
C’è ancora spazio per un bel tiro di Russotto all’88’, sventato in angolo da una
prodezza di Scuffia e per una generosa offerta da rete per il subentrato Giovinco da
parte di Jefferson che l’ex Taranto sciupa.
Il Catania ritorna alla vittoria e lo fa in maniera chiara e convincente.
Finisce fra gli applausi.
Il Catania che , approfittando del pareggio pe r1-1 fra Vibonese e Lamezia Terme ha
aumentato il vantaggio: l’obiettivo si avvicina.
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