Di Tino La Vecchia
Chi sperava che il Catania perdesse a Lamezia Terme o che la Vibonese vincesse ad
Acireale per riaprire, in qualche modo, la lotta per il primo posto nel girone I è
rimasto profondamente deluso. La lotta per il primato è durata solo 5 giornate quando
Catania e Lamezia viaggiavano a punteggio pieno, poi i calabresi hanno cominciato a
perdere colpi e la lotta si è chiusa e, a meno di clamorosi colpi di scena, non si
riaprirà più.
Questo è il verdetto emerso alla fine di una gara non bella, ma molto combattuta, con
il Catania che è uscito imbattuto dal campo del Lamezia, seconda forza del
campionato, e ha mantenuto inalterato il suo vantaggio di 10 punti sulla seconda in
classifica, in quanto la Vibonese non è riuscita ad andare oltre lo 0-0 nella gara
esterna di Acireale.
Che il Lamezia fosse un avversario un pochino più qualitativo delle altre 11 squadre
fin qui incontrate si è visto subito dalle prime battute di gioco quando i padroni di
casa hanno cominciato a pressare il Catania senza il minimo timore reverenziale.
Le condizioni atmosferiche e la pioggia battente per l’intera durata della gara forse
hanno influito sulle scelte operate da Ferraro che ha lasciato Lodi in panchina
sostituendolo con Palermo, inoltre il tecnico ha riproposto la formula con i 3 over in
attacco confermando nella linea difensiva l’esterno Boccia e ha schierato così:
Bethers in porta, il reparto difensivo composto da Boccia, Lorenzini, Castellini e
Rapisarda. Il centrocampo a tre con Vitale, Rizzo e Palermo mentre in avanti con
Sarno e Sarao dal primo minuto viene schierato Andrea Russotto.
Durante la prima frazione di gioco vere e proprie occasioni da rete non se ne sono
viste, la migliore è capitata a Sarao, ma le due squadre hanno combattuto alla pari
sotto la pioggia in un campo che, tutto sommato, seppur scivoloso, ha retto molto
bene.
Nella ripresa pronti via e vi è il primo lampo della gara: perfetto cross di Boccia con
Palermo che ha girato quasi ad occhi chiusi realizzando un gran gol.
I padroni di casa hanno reagito, ma Bethers non ha corso veri e propri pericoli solo
che, spingi di qua e spingi di là al 62’ un tiro dalla lunga distanza scagliato dal greco
Emmanouil ha trovato sulla sua traiettoria una deviazione decisiva che ha spiazzato il
portiere etneo, per le nuove regole in vigore la rete è stata assegnata all’autore del tiro
in quanto questo era indirizzato in porta, anche se senza la deviazione non avrebbe
costituito un eccessivo pericolo per il portiere del Catania.
Comunque, il Lamezia, raggiunto il meritato pareggio, ha operato anche qualche
tentativo per arrivare al colpo grosso, spinto da Terranova, senz’altro il migliore dei
suoi, ma, nel contempo, ha badato bene a non scoprirsi.
Da parte sua il Catania ha fatto la stessa cosa, da un lato ha tentato di riportarsi in
vantaggio, dall’altro ha saggiamente mantenuto la parità, non badando allo
spettacolo, spedendo il pallone in tribuna quando il pericolo si avvicinava.
Le due squadre alla fine si sono accontentate di un pareggio che premia entrambe in
quanto nessuna delle due si è sentita di rischiare più del dovuto. Stavolta l’ingresso di
Jefferson al 57’ al posto di Sarao non ha prodotto nulla di pericoloso, idem gli stessi
cambi fatti da Ferraro con Forchignone che stenta davvero a ritornare quello delle
prime gare. Delle due forse il Catania è stato più pericoloso, ma niente di eclatante e
il risultato di parità è più che giusto, né l’arbitro Zago di Conegliano ha dato motivi di
lamentarsi.
Ma la sintesi del discorso, però è una: mentre al Catania il pareggio esterno sul
campo della seconda in classifica va benissimo, in quanto i punti di vantaggio 10
erano e 10 restano, il Lamezia ha sciupato l’occasione di andare a -7 e proporsi come
l’antagonista del Catania, la stessa cosa ha fatto la Vibonese ad Acireale. Quindi, è
inutile cercare un’antagonista del Catania in quanto non si può trovare una cosa che
non c’è, pertanto una squadra in grado di contrastare la marcia dei rossazzurri verso
la promozione in serie C non esiste. Anzi, è facile che il Catania aumenti
progressivamente il suo vantaggio sulle altre squadre e chiudi il discorso molto prima
del previsto.