Il Catania sul neutro di Locri doma il San Luca e dopo quattro gare a vuoto ritorna alla vittoria esterna.
Di Tino La Vecchia
Catania alla ricerca della vittoria esterna che manca da quattro gare e San Luca,
sconfitto 4-0 nel recupero, che cerca punti per tenere a bada la rinforzata
Mariglianese. Sulla carta il pronostico è a senso unico e il Catania lo rispetta in pieno.
È un inizio scoppiettante quello che si vede sul neutro di Locri fra il San Luca e il
Catania con due reti in appena 7’, bellissima quella di apertura realizzata dai
rossoazzurri al 2’ con un tiro al volo di Russotto al termine di un’azione molto bella
iniziata con un lancio della trequarti di Lodi per Chiarella che fa proseguire sulla
fascia di destra Rapisarda, perfetto il centro dell’esterno rossazzurro per Andrea
Russotto che non dà scampo al portiere di casa Antonino. Molto strano il pareggio al
7’ dei padroni di casa con un tiro da fuori area di Fiumara che carico d’effetto assume
una direzione a uscire e diventa imprendibile per il rientrante Bethers, forse partito in
leggero ritardo. Ma dopo il pareggio dei padroni di casa il Catania è uscito fuori con
prepotenza e al 19’ è tornato in vantaggio con Vitale, molto bravo a liberarsi in area e
battere di forza in rete. A quel punto la gara è stata sempre in pugno dei ragazzi di
Ferraro che non hanno mollato più la presa. Da parte sua il San Luca, che nelle ore
precedenti alla gara ha dato il benservito a un tecnico preparato come Ciccio Cozza
sostituendolo con Canonico, ha fatto tanto possesso palla ma non ha dato mai
l’impressione di poter raddrizzare le sorti dell’incontro.
Il tecnico dei rossazzurri col rientro di Lorenzini ha ritrovato l’assetto collaudato
della prima parte del campionato presentando il rientrante Bethers in porta, la linea
difensiva con Castellini, Lorenzini, Rapisarda e Somma. A centrocampo c’è il rientro
di Vitale, mandato per due gare in tribuna per motivi disciplinari, con lui Rizzo e
Lodi. Resta fuori un calciatore in grande forma come Palermo. Le tre punte sono
Chiarella Andrea Russotto e Sarao. Nella panchina di qualità ci sono Palermo,
subentrato al 58’ a Lodi e De Luca, subentrato allo stesso minuto a Chiarella. Proprio
quest’ultimo al minuto 88’ ha spezzato le residue speranze del San Luca realizzando
la terza rete.
Adesso da come si sono messe le cose a quindici gare dalla fine del campionato, con
ben 12 punti di vantaggio su Lamezia Terme e Locri, il Catania può cominciare a
organizzare il prossimo campionato di serie C, pur non perdendo di vista quello
attuale.
Quindi per il Catania, alla terza vittoria consecutiva, tutto bene, anche se disturbano
le ammonizioni di Andrea Russotto, Rizzo e dello stesso De Luca e anche se bisogna
cercare di recuperare subito qualche altro attaccante, visto che Giovinco è stato bravo
a lanciare in maniera perfetta De Luca in occasione della terza rete, ma Chiarella è
uscito per crampi e al momento non può tirare per 90’ e recupero.
In tema di attaccanti continua il digiuno di Sarao che lotta, sgomita, si batte ma, un
po’ per sfortuna e un po’ per imprecisione non riesce a trovare la via della rete.
Adesso il Catania deve essere più forte delle cifre nel senso che al Massimino ha
vinto 10 gare su 10 e nella prossima arriverà il Licata che, a parte l’inaspettata
sconfitta per 3-1 sul campo del Santa Maria Cilento nel recupero, ha dimostrato di
essere una delle squadre più forti del campionato e certo se occupa un quarto posto in
classifica non è un caso.
Il Catania, è un discorso trito e ritrito, ha una rosa tanto ampia e di qualità che
nessuna delle altre partecipanti al campionato può permettersi, ma in campo si gioca
11 contro 11. Per il Catania le prossime 3 gare saranno decisive per chiudere del tutto
il discorso promozione: prima in casa contro il Licata, poi la doppia trasferta in
Calabria contro Vibonese e Castrovillari. Se il Catania riuscirà alla fine di questo
trittico di gare a mantenere inalterato il suo vantaggio sulla seconda in classifica
allora il campionato potrà considerarsi chiuso.
Per adesso cominciamo a pensare al Licata.
foto d’archivio
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