Il Catania affronta la Cittanovese per ottenere l’undicesima vittoria
consecutiva e avvicinarsi ancor di più alla promozione aritmetica.
Si tratta di quella Cittanovese che all’andata interruppe la serie di
nove vittorie inziali del Catania, imponendo uno squallido 0-0, unica
squadra di tutto il campionato in grado di mantenere la porta inviolata
contro i rossoazzurri, alla fine di una delle gare più brutte giocate dal
Catania.
Adesso al Massimino i ragazzi di Ferraro vogliono prendersi la
rivincita, se di rivincita si può parlare per una squadra che ha fatto
terra bruciata sin dalle prime gare del torneo spegnendo subito le
illusioni delle pretendenti alla promozione finale.
Mancavano pochi secondi alla fine quando la Cittanovese, capace di
mantenere la porta inviolata al cospetto del Catania per ben 190
minuti, recuperi compresi nelle due gare, finalmente, è capitolata.
L’ennesimo spiovente in area ospite ha visto la mano galeotta di
Figini stoppare il pallone e l’arbitro Marco Di Loreto di Terni, autore
di un campionario variegato di sciocchezze, stavolta non ha sbagliato
e ha espulso il difensore della Cittanovese decretando il rigore.
Dal dischetto Francesco Lodi è stato implacabile e ha battuto Bruno
con un rasoterra angolato.
Subito dopo i festeggiamenti rossazzurri, alla ripresa del gioco,
l’arbitro ha fischiato la fine.
Non è stata una bella partita ed il motivo è semplice: per giocare al
calcio ci devono essere due squadre disposte a farlo.
Per il gioco espresso in tutto l’arco del campionato la Cittanovese,
senza ombra di dubbio, è la peggiore squadra di tutto il campionato e
non è certo un caso se ha il peggiore attacco del campionato. Una
squadra che mira solo a non far giocare con continue perdite di tempo
e con calciatori che si buttano a terra come morti al primo soffio di
vento merita la retrocessione diretta, senza la possibilità di disputare i
Play off.
A tutto aggiungiamo che un arbitro che ha annullato al tramonto del primo tempo una rete
valida a De Luca per un fuorigioco inesistente, che ha sorvolato su un
possibile fallo da rigore e ha fischiato contro il Catania senza criterio
e gli ingredienti sono completi.
Ferraro nel primo tempo ha mandato in campo Bethers in porta,
Rapisarda, Somma, Castellini nel pacchetto arretrato, Vitale, Lodi e
Rizzo a centrocampo con Forchignone, Sarao e De Luca in avanti.
Il Catania ha stentato a carburare ma al 30’ ha avuto una grossa
occasione per passare in vantaggio quando Forchignone è stato
lanciato in profondità in area. Il giovane attaccante etneo anziché
allargare leggermente e battere il portiere ospite ha cercato il rigore,
che ci poteva stare, ma che l’arbitro non ha concesso. In rete il
Catania al secondo dei due minuti di recupero con De Luca su tocco
di Sarno, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco che non c’è.
Si va al riposo sullo 0-0. Ferrero manda subito in campo Chiarella al
posto di un deludente Forchignone e la Cittanovese intensifica il suo
gioco ostruzionistico. Subito dopo esce un Rizzo, decisamente
sottotono e, fra le altre cose, ammonito. I minuti passano. Entra
Jefferson al posto di Sarao, quindi De Luca lascia il posto a Russotto.
Si gioca solo nella metà campo degli ospiti, ma l’assedio produce
occasioni da rete ma la rete non arriva.
Ferraro tenta anche la carta Giovinco al posto di Somma. Lodi
continua a distribuire palloni e al sesto minuto di recupero arriva il
cross giusto con l’episodio che sblocca la gara.
Vittoria stramerita anche se arrivata quando nessuno ci credeva più.
Record delle 14 vittorie su 14 al Massimino salvo e undicesima
vittoria di fila. Si scopre che il Locri ha perso in casa col tenace
Paternò, che adesso la promozione diretta potrebbe arrivare già
domenica nella gara esterna contro il Canicattì. Proprio il giorno della
festa del papà.