Chiricò crea e Di Carmine realizza, per il Catania arriva la prima vittoria in campionato.
Dopo la sosta forzata, per la gara esterna non disputata contro il Brindisi, il Catania è ritornato al Massimino voglioso di riscattare la sconfitta maturata nello sfortunato esordio contro il Crotone.
L’auspicato riscatto è arrivato, grazie a una buona prova e alla coppia Chiricò-Di Carmine, il primo vero trascinatore della squadra, l’altro spietato finalizzatore, ritornato, almeno in questa gara, ai gloriosi livelli che l’avevano visto protagonista con le maglie di Verona e Perugia.
Per il Catania è arrivata così la prima vittoria in campionato, contro una squadra avversaria niente male, tutto sommato ben disposta in campo dal tecnico Emilio Longo.
Il calcio è un gioco strano e imprevedibile, il Picerno ha giocato molto meglio rispetto al Crotone visto nella prima gara casalinga, eppure la squadra di Zauli ha portato via i tre punti dal Massimino.
C’è da dire che, da parte sua, il Catania ha avuto un approccio alla gara del tutto diverso rispetto a quello nervoso e frenetico visto all’esordio, ha aspettato gli avversari in modo giudizioso per poi colpirli al momento giusto con delle veloci ripartenze.
Novità in formazione con gli esordio stagionale per il nuovo arrivato Silvestri, un gradito ritorno in maglia rossazzurra e di Castellini, uno dei protagonisti della promozione, mentre a guidare l’attacco dal primo minuto c’è Di Carmine. Nel Picerno rimane in panchina il temuto Diop.
Il Catania parte subito bene e dopo 3’ chiama al lavoro l’ottimo portiere ospite Morelli con un tiro di Marsura. All’11’ è ancora Marsura a rendersi pericoloso, ma la sua conclusione viene murata dalla difesa avversaria. Il Picerno fraseggia bene ma non punge, anche se al 18’ Liveri deve sporcarsi i guantoni per bloccare una conclusione telefonata dell’avanti lucano Albadoro. Ma al 28’ gli ospiti si rendono davvero pericolosi: Novella va via sulla destra, Rizzo si limita ad accompagnarlo e non lo chiude e il suo tiro cross colpisce l’incrocio dei pali a Liveri battuto.
Scatta inesorabile una legge non scritta del calcio: rete sciupata rete subita. Infatti, al 30’ il Catania passa in vantaggio, parte del merito spetta a Chiricò che sguscia sulla destra e mette al centro dove Di Carmine è superlativo, stop di sinistro e girata con l’altro piede che non lascia scampo al portiere lucano.
Acquisito il vantaggio il Catania insiste e va vicino al raddoppio con Chiricò, ma nei minuti conclusivi del primo tempo il Picerno reagisce e Curado ha il suo bel lavoro per anticipare Murano.
Si va al riposo con i rossazzurri in vantaggio per 1-0.
Nella ripresa il Catania si chiude nella propria metà campo e per buoni dieci minuti il Picerno ha il pallino del gioco. La svolta della gara si ha al 54’ quando un’azione manovrata libera Esposito sulla sinistra, il filtrante per Murano è perfetto e il calciatore ospite si trova libero al centro area. La rete sembra cosa fatta, ma il tiro rasoterra di Murano non è abbastanza angolato, Liveri s’allunga e con una prodezza mantiene la sua porta inviolata.
Tabbiani capisce che deve cambiare qualcosa e al 57’ sostituisce lo spento Rizzo e l’impreciso Castellini con Bouah e Ladinetti.
Il Catania riprende vigore e in una ripartenza mette in cassaforte la vittoria. Al 62’ il portiere ospite Morelli si supera su Zammarini, si salva al 63’ quando Di Carmine di testa colpisce in pieno la traversa, ma nulla al 64’ quando Chiricò va via di prepotenza sulla destra e mette al centro dove, al punto giusto e al momento giusto si trova Di Carmine che, in scivolata, raddoppia.
La gara si chiude. Al 79’ Sarao prende il posto di Di Carmine e il nuovo entrato ha il tempo di mettere sul fondo un bel cross di Mazzotta.
Il Catania sfiora la terza rete, ma per i lucani sarebbe stata una punizione troppo severa.
La gara si conclude dopo sei minuti di recupero.
Sono arrivati i primi tre punti della stagione, ma adesso bisogna concedere subito il bis nella gara esterna di Monopoli nel turno infrasettimanale.
Il Catania visto contro il Picerno è apparso atleticamente molto più vivo rispetto a quindici giorni fa, ma era scontato.
Chiricò, Zammarini, Marsura e Rocca hanno dimostrato di essere dei veri punti di forza, a loro si è aggiunto con prepotenza il bomber Samuel Di Carmine. Reduce da tre stagioni non brillanti, l’ex Perugia è in cerca di rilancio, unica incognita l’età e la condizione fisica. Se riuscirà a tenere dal punto di vista fisico e tornare l’attaccante di quattro stagioni fa sarà il valore aggiunto.
Fra le note stonate Rizzo: in ritardo di condizione e fuori dal gioco è sembrato spesso vagare per il campo.
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