Michela Baselice: il canto la mia unica passione Premi e riconoscimenti? Sono solo punti di partenza
La voce c’è ed è anche di una delicatezza gradevole. Questa è l’impressione ad un primo ascolto, sensazione che diventa certezza già al secondo brano: Michela è brava davvero e soprattutto ha una formazione musicale figlia di anni di studio, cosa rara al giorno d’oggi, dove l’improvvisazione regna sovrana. I numerosi riconoscimenti sono concreti testimoni di ciò: nel 2022, a soli vent’anni, si laurea in “Canto Pop” al Conservatorio di Musica di Salerno con Veronica Pompeo; poi Masterclass con personaggi importanti come Cheryl Porter… ottenendo un’analisi vocale con il massimo dei voti. Ma è il talento emergente che colpisce maggiormente, una predisposizione naturale che va coltivata per diventare, dalle giovani ma forti radici di oggi, una pianta dai rigogliosi rami domani. La prima considerazione, affonda inevitabilmente nel suo passato, gli anni in cui è germogliata questa sua irrefrenabile passione.
- A 14 anni vinci il tuo primo concorso canoro: è stato lì che hai deciso di perseguire i tuoi obiettivi nel mondo della musica?
“No, è successo prima, quando ho iniziato a frequentare le lezioni di canto private e, in seguito, ho partecipato a vari concorsi canori. Ho avuto la conferma che questa era la mia strada”.
- E a che età hai iniziato questa tua avventura?
“All’età di dodici anni… quando i miei genitori mi regalarono una “prova di canto” in una scuola privata: da quel momento non ho mai più smesso”.
- Un’opportunità che hai saputo utilizzare al meglio…!
- Sì, è vero! Era solo una prova ed è nata una passione vera!
- Hai vinto numerosi premi ottenendo importanti riconoscimenti. Quanto è difficile rimane con i piedi per terra e non pensare mai di essere arrivata?
“Per me non è stato per nulla difficile. Tutto dipende da come vieni educata, nel senso che devi pensare di andare sempre avanti e non credere mai che ci sia un punto di arrivo definitivo. Non finirò mai di ringraziare chi mi ha impartito questa grande lezione di vita. Purtroppo c’è chi, ottenuto il primo riconoscimento, pensa già di essere arrivato chissà dove… e posso confessare che, dalle mie esperienze televisive, ne ho avuto la conferma. Ultimamente vado fiera del premio assegnatomi dalla “Stampa” per la mia interpretazione nel contesto della 35^ edizione de “La Vela d’Oro”, l’importante concorso canoro cha ha vissuto la sua serata conclusiva a Stazzo (Acireale) lo scorso 11 agosto. Ancora non mi sento di essere arrivata da nessuna parte. Guai a perdere di vista l’umiltà”.
- Una tua canzone che ti sta particolarmente a cuore: “Vorrei credere che dopo ogni tempesta nasca un nuovo giorno”. E di “tempeste” ne hai dovuto affrontare per emergere in un mondo così complicato come quello musicale?
“E’ un mondo così complicato dove esistono tantissimi ostacoli: ad esempio devi essere sempre al passo con la musica di oggi e devi sempre rinnovarti, stare al passo con i tempi. Alcune volte sei anche limitato e, ad esempio, sei costretta a cambiare un progetto che credevi perfetto. Devo sempre trovare un modo per andare avanti e non fermarmi mai”.
- A vent’anni annoveri già numerose, importanti soddisfazioni come la partecipazione al programma di Fiorello su Rai 2 e un videoclip con Giorgia. E adesso?
Beh, adesso aspettiamo un po’ e speriamo di ricevere qualche altra chiamata, magari nuovamente nel programma di Fiore. Non nascondo che mi farebbe un enorme piacere. Appena ho letto che inizierà a novembre la nuova trasmissione… ho subito sperato di esserci. Eppoi… sto anche aspettando qualche altra conferma: incrociamo le dita!”
- Nella tua sfera privata, tra l’amore per la musica e quello per un ragazzo… chi la spunta?
“Sicuramente quello per la musica: pensate che appena mi sveglio… è quello è il mio primo pensiero! Quindi, per adesso, c’è solo la musica; non c’è ancora quella persona che mi ha preso del tutto o più della musica. E’ un amore che è nato tanto tempo fa e continua ad evolversi sempre”.
Affermazioni dirette, senza che la sua voce tradisse un attimo di perplessità: sembra che Michela sia davvero già matura per raggiungere, come dice lei stessa, non mete ma nuovi, più ambiziosi punti di partenza su cui costruire un futuro corroborato dalla sua incontenibile passione per quelle sette note, con una forza deflagrante per sfondare definitivamente. Brava Michela Baselice: buona musica. Tifiamo per te!
Concetto Sciuto
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