Per il Catania svanisce l’effetto Massimino, sul campo del Monopoli solo un pari con poche emozioni e senza reti.
Il Catania ancora non riesce ad ingranare e alla prima vittoria in
campionato, conseguita in casa contro il Picerno, non riesce a dare il
seguito che ci si aspettava. Squadra che è apparsa involuta, gioco solo
a sprazzi ed effetto Massimino che sembra essere svanito.
Anzi, mancava poco che ci scappasse l’ennesima beffa, quando, dopo
appena, 7’ Bouah, colpendo male, ha rischiato seriamente l’autorete,
col pallone che si è stampato sulla traversa.
Nel calcio per vincere si deve segnare e il Catania in due gare su tre
non è riuscito a segnare. Il campionato si è avviato da appena quattro
gare, i rossazzurri ne hanno disputate tre, e c’è tutto il tempo per
recuperare in classifica, a patto che si cambi subito marcia.
Rispetto alla gara vittoriosa contro il Picerno Tabbiani ha schierato
Bouah e Ladinetti dal primo minuto al posto di Castellini e Rizzo.
È stato proprio l’ex Reggina, senza volerlo, a far correre i brividi ai
sostenitori rossazzurri quando al 7’ ha rischiato l’autorete sugli
sviluppi di un calcio d’angolo. Da parte sua il Catania ha tentato di
rendersi pericoloso col solito Chiricò, ma è riuscito a produrre il
primo tiro in porta solo al 38’ con Di Carmine, che ha chiamato alla
parata Perina.
Il Monopoli ha preferito non forzare i ritmi ed è venuta fuori una gara
poco spettacolare, con il Catania, apparso privo di idee valide, che si è
adeguato al gioco dei padroni di casa senza mai cercare di sfondare
con convinzione.
Con questi presupposti è apparso più che logico che il risultato di
partenza rimanesse invariato. Per non correre rischi inutili, nella
prima parte della ripresa, sono stati i padroni di casa pugliesi a tenere
il pallino del gioco, così al 63’ Tabbiani ha operato un doppio cambio,
nella speranza di scuotere i suoi, mandando in campo Castellini e
Quaini al posto di Bouah e Landinetti. L’ex Fiorenzuola è entrato
bene in partita, ma il ritmo blando ha impedito alla gara di decollare.
Al 77’ il tecnico del Catania ha fatto entrare Bocic e Sarao al posto di
Marsura e Di Carmine, ma di vere occasioni da rete nemmeno
l’ombra.
Unica emozione l’espulsione al 93, del difensore di casa Cargnelutti
per doppia ammonizione.
Finisce così con l’inevitabile 0-0.
Lunedì il Catania sarà chiamato a disputare la sua quarta gara del
torneo, la terza al Massimino, contro l’ostico Foggia.
La vittoria è d’obbligo in considerazione che, se il Crotone, dopo aver
vinto a Catania, va di male in peggio, Benevento e Avellino, temibili
rivali dei rossazzurri per la corsa in serie B, hanno vinto.
Foto d’archivio
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