Per il Catania non esisteva risultato differente della vittoria, dopo la
sconfitta di Castellammare di Stabia, pur con l’attenuante di una rete
realizzata in chiaro fuorigioco, non battere il Taranto per il Catania
significava aprire ufficialmente una pericolosa crisi.
La vittoria è arrivata, di misura, sofferta, ma è arrivata. Tabbiani
incassa i tre punti che lo tranquillizzano, e con lui tutto l’ambiente.
Diciamo subito che non è stata una gara bellissima, anzi il primo
tempo è stato bruttino, con i rossazzurri che hanno cercato di fare
gioco e gli uomini di Capuano concentrati a difesa dello 0-0.
Poche le emozioni, tuttavia, al 20’ Chiricò si è reso pericoloso con un
bel calcio di punizione parato da Vannucchi e al 30’ Di Carmine si
gira bene su un pericoloso cross di Bouah, ma l’estremo difensore
ospite para con disinvoltura. Nulla più. Gli ospiti si sono limitati a
qualche tiro dalla distanza che ha fatto il solletico all’attento Bethers.
Nella ripresa Capuano ha sostituito Panico e Zonta con Ferrara e
Fiorani mandando chiari segnali di volersi tenere stretto il punticino.
Il Catania, lento e prevedibile per tutta la prima frazione di gioco,
rientra in campo più aggressivo e intorno al 55’ comincia a chiudere i
pugliesi nella loro metà campo. Dopo 10’ buoni di pressione, al 66’ i
rossazzurri vanno meritatamente in vantaggio al termine di una delle
poche azioni ben manovrate: Chiricò allarga per Castellini che crossa
per Marsura, uno dei migliori del Catania, lesto a confezionare un
“cioccolatino” per Di Carmine, che, a due passi dalla linea, ringrazia e
sigla la rete del successo.
Spinti dal pubblico gli etnei migliorano la qualità del loro gioco, e
vanno vicinissimi al raddoppio prima con un colpo di testa di Curado,
poi col nuovo entrato Dubickas che, dopo essersi “divorato” il pari sul
campo della Juve Stabia, si ripete in negativo e sbaglia ancora su un
assist di Zanellato, spedendo contro la traversa un pallone facile.
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Il Taranto ci tenta, crea qualche apprensione, ma alla fine non graffia
più di quel tanto, confermando quella legge non scritta che quando si
gioca essenzialmente per il pareggio si finisce per perdere.
Adesso Tabbiani si gode la meritata vittoria e può tirare un sospiro di
sollievo e preparare meglio il turno infrasettimanale contro la
cenerentola Monterosi, pur consapevole che ancora non tutti i
problemi sono risolti e che c’è da trovare continuità nei risultati, e
anche nel gioco espresso.
Adesso il campionato entra nel vivo e i punti cominceranno a pesare
di più in quanto tutti gli avversari hanno ormai finito la fase di
rodaggio.

Al Catania basta un buon secondo tempo per domare unTaranto rinunciatario.Per il Catania non esisteva risultato differente della vittoria, dopo lasconfitta di Castellammare di Stabia, pur con l’attenuante di una reterealizzata in chiaro fuorigioco, non battere il Taranto per il Cataniasignificava aprire ufficialmente una pericolosa crisi.La vittoria è arrivata, di misura, sofferta, ma è arrivata. Tabbianiincassa i tre punti che lo tranquillizzano, e con lui tutto l’ambiente.Diciamo subito che non è stata una gara bellissima, anzi il primotempo è stato bruttino, con i rossazzurri che hanno cercato di faregioco e gli uomini di Capuano concentrati a difesa dello 0-0.Poche le emozioni, tuttavia, al 20’ Chiricò si è reso pericoloso con unbel calcio di punizione parato da Vannucchi e al 30’ Di Carmine sigira bene su un pericoloso cross di Bouah, ma l’estremo difensoreospite para con disinvoltura. Nulla più. Gli ospiti si sono limitati aqualche tiro dalla distanza che ha fatto il solletico all’attento Bethers.Nella ripresa Capuano ha sostituito Panico e Zonta con Ferrara eFiorani mandando chiari segnali di volersi tenere stretto il punticino.Il Catania, lento e prevedibile per tutta la prima frazione di gioco,rientra in campo più aggressivo e intorno al 55’ comincia a chiudere ipugliesi nella loro metà campo. Dopo 10’ buoni di pressione, al 66’ irossazzurri vanno meritatamente in vantaggio al termine di una dellepoche azioni ben manovrate: Chiricò allarga per Castellini che crossaper Marsura, uno dei migliori del Catania, lesto a confezionare un“cioccolatino” per Di Carmine, che, a due passi dalla linea, ringrazia esigla la rete del successo.Spinti dal pubblico gli etnei migliorano la qualità del loro gioco, evanno vicinissimi al raddoppio prima con un colpo di testa di Curado,poi col nuovo entrato Dubickas che, dopo essersi “divorato” il pari sulcampo della Juve Stabia, si ripete in negativo e sbaglia ancora su unassist di Zanellato, spedendo contro la traversa un pallone facile.
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Il Taranto ci tenta, crea qualche apprensione, ma alla fine non graffiapiù di quel tanto, confermando quella legge non scritta che quando sigioca essenzialmente per il pareggio si finisce per perdere.Adesso Tabbiani si gode la meritata vittoria e può tirare un sospiro disollievo e preparare meglio il turno infrasettimanale contro lacenerentola Monterosi, pur consapevole che ancora non tutti iproblemi sono risolti e che c’è da trovare continuità nei risultati, eanche nel gioco espresso.Adesso il campionato entra nel vivo e i punti cominceranno a pesaredi più in quanto tutti gli avversari hanno ormai finito la fase dirodaggio.