Il Catania a Cerignola dura un tempo, solito calo fisico e sconfitta di misura. Situazione preoccupante.
Una situazione impensabile a inizio torneo che è diventata davvero
paradossale: esonerato Luca Tabbiani per mancanza di risultati
inadeguati alle aspirazioni del Catania, da più parti si vocifera che
l’accordo fra il Catania e Cristiano Lucarelli sia vicino.
Ironia del destino, il Catania manda via il peggior allenatore, per
risultati ottenuti, della sua storia in serie C e vorrebbe sostituirlo con
il peggiore allenatore, per risultati ottenuti, con una sola vittoria 3
pareggi e ben 8 sconfitte in 12 gare e relativo ultimo posto in
classifica con appena 6 punti, alla media di mezzo punto a partita,
della storia della Ternana in serie B!
Intanto la Ternana, che ha un ottimo organico, “scaricato”
Lucarelli, col nuovo tecnico Roberto Breda, è andata a pareggiare
fuori casa con lo Spezia.
Insomma, assumendo Lucarelli come nuovo tecnico qualcuno crede,
pensa o spera, che il “il brutto ranocchio” sulla panchina della
Ternana si trasformi per magia in “Principe azzurro” su quella del
Catania.
Intanto, nel dopo Tabbiani, con l’allenatore dell’under 19 Michele
Zeoli in panchina il Catania ha giocato bene per lunghi tratti, ha
divertito, ha sfruttato schemi offensivi mai adottati dal precedente
tecnico, ha vinto contro il Picerno, ha superato il turno, ma non è
sfuggito a nessuno un preoccupante calo fisico.
In attesa del nuovo tecnico i dirigenti hanno confermato Zeoli in
panchina per affrontare la delicata trasferta sul campo dell’Audace
Cerignola.
Il tecnico, che in pochi giorni non poteva cambiare del tutto il modo
di giocare alla squadra, soprattutto non poteva dare la brillantezza
fisica. Zeoli, sopperendo alle assenze forzate di alcuni calciatori come
Rizzo, Marsura e Di Carmine, ha mandato in campo un 4-3-3 con
Bethers in porta, Lorenzini, Silvestri, Castellini e Rapisarda nel
reparto arretrato, Rocca, Zammarini e Quaini a centrocampo, il trio
offensivo formato da Chiricò, Sarao e Bocic. Panchina ricca e di
qualità con Zanellato, Deli, De Luca, Chiarella, Bouah, Mazzotta e
Dubickas pronti a dare il loro apporto e completata da Albertoni,
Curado e Maffei.
Il Cerignola, squadra temibile e imbattuta fino a qualche settimana fa,
guidata dall’ex mediano dell’Avellino Ivan Tisci, ha in Malcore
Tascone e Martinelli gli elementi più in vista e, dopo un pareggio e
due sconfitte nelle ultime tre gare vuol tornare alla vittoria.
Il Catania parte molto forte e al 6’ Rocca chiama il portiere di casa
Krapikas e a una difficile parata. Al 12’ ci tenta Chiricò con
un’azione personale ma calcia debole e Krapikas para senza difficoltà.
Al 17’ è Bethers chiamato al lavoro per respingere un tiro di Coccia.
Al 19’ annullata per fuorigioco una rete ai padroni di casa, a segnare è
Malcore, ma la posizione è irregolare. Al 25’ ci tenta il Catania con
Lorenzini ma il suo colpo di testa termina alto. Al 40’ bel tentativo in
rovesciata di Sarao, ma il pallone sorvola la traversa. Al 44’ doppia
occasione per i padroni di casa prima con un tiro di D’Ausilio,
respinto da Lorenzini e poi di Coccia che calcia fuori di poco.
Si chiude sullo 0-0 un primo tempo vivace col Catania assai ben
disposto in campo e parecchio pericoloso.
Nella ripresa al 57’ Zeoli manda in campo De Luca al posto di Bocic.
Al 59’ una disattenzione difensiva dei rossazzurri con un rimpallo a
centrocampo che consente un filtrante di D’Andrea per Malcore che
trova il varco giusto per trafiggere Bethers.
Il Catania reagisce con Serao e De Luca, ma i tentativi non sono
fortunati. A poco a poco il Catania cala fisicamente e a nulla valgono
gli ingressi di Deli, Zanellato, Chiarella e Dubickas.
All’82’ gran filtrante di Zanellato per Chiarella che arriva a tu per tu
col portiere di casa ma si fa chiudere.
Il Cerignola controlla bene e si porta a casa una meritata vittoria.
Campionato ormai compromesso per la vetta, caccia ai Play off.
Foto d’archivio
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