Per il Catania la strada da fare è ancora molto lunga, ma da Giugliano arriva un’altra preziosa vittoria.
Il Catania si reca a Giugliano col chiaro intento di continuare la serie positiva coincisa con il ritorno di Cristiano Lucarelli sulla panchina rossazzurra. Ambiente gasato per come si è svolta la gara contro la Turris, in quanto, quella contro i Corallini non è stata una vittoria qualunque, ma vittoria emozionante, arrivata al 96’, venti secondi dopo la fine del recupero. Una vittoria che sarebbe sfumata se l’arbitro non avesse deciso di far battere l’ultimo calcio d’angolo, fatale per la Turris. L’epilogo della gara ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi più passionali e meno riflessivi, pronti a scommettere, dopo la vittoria contro la Turris, che fra cinque, al massimo sei gare il Catania sarà in testa alla classifica. Una sfida compatibile con le leggi dell’aritmetica ma che fa a pugni con le leggi della logica.
Insomma, ammettendo, prima della gara di Giugliano che il Catania avesse fatto altre sei vittorie su sei, dopo la 20^ giornata di campionato, si sarebbe trovato a 36 punti in classifica. Eccezionale davvero! Se non fosse che la Juve Stabia di punti in classifica ne aveva già 29, adesso diventati 32, e prima dei rossazzurri in classifica ci sono AZ Picerno, Avellino e Benevento a quota 26 e in 6 gare, almeno due squadre su quattro, si prevede, faranno i punti necessari per andare oltre quota 36.
Ma i tifosi sono fatti così, tutti sognatori e la realtà delle cose tante volte sfugge. Tutti convinti che il Catania avrebbe fatto un sol boccone del Giugliano, ovvero di una squadra rigenerata dall’avvento in panchina di Valerio Bertotto, capace di fare ben 10 punti nelle ultime 4 gare, pareggiando a Benevento 2-2 e capace di vincere 3-1 sul campo dell’Avellino di Michele Pazienza, compagno di squadra di Bertotto nell’Udinese di Spalletti.
Insomma, sottovalutare questo Giugliano, con un punto in più in classifica rispetto ai rossazzurri e con 9 reti realizzate nelle ultime 4 gare sarebbe stato un grave peccato di presunzione.
Cristiano Lucarelli, consapevole del pericolo che avrebbe corso il Catania, ha cercato di smorzare i facili entusiasmi e di mantenere la squadra concentrata al massimo e alla fine, al termine di una gara equilibrata, il Catania è uscito vittorioso.
Per la gara in terra campana il tecnico rossazzurro ha schierato Bethers in porta, Curado Lorenzini come centrali difensivi, Bouah e Castellini esterni; a centrocampo Zammarini e Quaini arretrati e Rocca, Chiricò e Marsura, più avanzati, il terminale offensivo è Di Carmine.
Una formazione camaleontica con un 4-2-3-1 capace di cambiare pelle durante il corso della stessa gara.
Nel Giugliano i più pericolosi alla vigilia appaiano Ciufferi e Oviszach che stanno attraversando un ottimo momento di forma. Arbitro è Dario Di Francesco di Ostia Lido.
Il Catania parte bene, ma il Giugliano si dimostra pericoloso e si fa vedere in avanti al 10’ con un colpo di testa debole di Berman.
Al 12’ Giugliano vicino alla rete con Oviszach con un pallone a giro che Bouah alza pericolosamente di testa oltre la traversa. Al 21’ è il Catania ad andare vicinissimo al vantaggio ma il colpo di testa di Rocca viene sventato dal portiere di casa Russo con una prodezza. Poco dopo Castellini viene ammonito per un fallo sul pericoloso Ciufferi. Partita vivace, corner a ripetizione ma si va al riposo sullo 0-0.
Nella ripresa le due formazioni si presentano con gli stessi schieramenti di partenza e la gara continua a mantenersi vivace. Padroni di casa pericolosi al 48’, ma Curado ribatte il pericoloso tiro di Salvemini e Catania pericoloso al 71’ con Marsura, che per poco non corregge in rete con un colpo di testa un pericoloso cross di Bouah.
Al 76’ l’arbitro pone fine agli spintoni in area in seguito a un corner e ammonisce i rossazzurri Di Carmine e Lorenzini e Berman per i padroni di casa. Al 77’ Lucarelli manda in campo De Luca al posto di Rocca. Tre minuti dopo il Catania passa in vantaggio con Di Carmine sugli sviluppi di un corner battuto da Chirico e corretto in qualche modo da Curado.
Se si considera che tre reti su tre sono arrivati sugli sviluppi da calcio d’angolo il rammarico per la gestione Tabbiani diventa ancora più forte. Passato in vantaggio Lucarelli passa al 3-5-2 facendo entrare Silvestri e Zanellato al posto di Chiricò e Marsura.
Il Giugliano non riesce a reagire, anzi è il Catania che con De Luca va vicino al raddoppio. Arriva una vittoria preziosissima.
La strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa ma è stata intrapresa. Ironia della sorte, l’esonero di Lucarelli ha fatto bene sia alla Ternana, che con Breda in panchina non ha più perso, sia al Catania, che in due gare è riuscito ad ottenere bottino pieno e adesso è a un soffio della griglia Play off, in quanto non lo è ancora poiché, a parità di punti, in svantaggio col Foggia nei confronti diretti.
Foto d’archivio
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