Pirotecnico 3-3 fra un mai domo Catania e un forte Crotone, i rossazzurri la spuntano ai calci di rigore.
Il Catania, favorito dalla fortuna che ha scelto, fin adesso, di fargli disputare tutte le gare della manifestazione fra le mura amiche, chiede al Crotone il pass per accedere ai quarti di Coppa Italia.
Ostacolo non agevole in quanto gli ospiti, pur presentando alcune riserve in campo, hanno dichiarato in maniera senza mezzi termini di voler vincere la manifestazione.
Per cercare di ottenere l’accesso ai quarti di Coppa Italia di categoria, via difficile ma percorribile, che conduce in fondo alla fase nazionale di Play off con gli stessi diritti delle squadre che si classificano al terzo posto nella regolar season, Lucarelli ha schierato un 4-2-3-1 con Liveri a difesa dei pali, Curado e Silvestri centrali difensivi, Rapisarda e Mazzotta esterni; a centrocampo Zanellato e Quaini più arretrati, Bocic, Deli e De Luca più avanzati a sostegno della punta centrale Dubickas. Non si può parlare di seconde linee in quanto, a parte Liveri, ormai spodestato dal più affidabile Bethers, giocano tutti, anche spezzoni di gara, e ruotano tutti nella formazione titolare.
Il bellicoso Crotone di Zauli non rinuncia ad alcuni titolarissimi, fra questi il bomber Tumminello e l’esterno offensivo Tribuzzi, calciatori che non hanno certo bisogno di presentazione.
Al Catania non interessa vendicare l’immeritata sconfitta dell’esordio in campionato, interessa passare il turno e basta.
Sono trascorsi appena sei minuti dal fischio d’inizio quando il Crotone “gela” il Massimino: perfetto cross dalla destra di Bruzzaniti che Tribuzzi, il match winner della gara d’andata, trasforma in rete con un perfetto tiro al volo. Il Catania reagisce subito e al 9’ D’Alterio si deve opporre a una conclusione bassa di Deli. Al 15’, sugli sviluppi di una punizione, un colpo di testa di Silvestri va vicino al bersaglio.
Il Crotone tenta di smorzare gli attacchi dei rossazzurri, ma si rende subito conto che si tratta di tutt’altra squadra rispetto a quella della prima giornata di campionato. Al 24’ il Catania va in rete, ma in fuorigioco. La gara si trasforma in una battaglia sportiva e Tribuzzi paga col giallo. Al 33’ gli etnei chiedono un rigore per un possibile fallo di mani in area su tiro di Dubickas, ma l’arbitro lascia proseguire e usa lo stesso criterio poco dopo quando al 36’ Cantisani va giù dopo un contrasto con Liveri. Si va al riposo col Catania sotto di una rete ma la gara appare apertissima. A inizio ripresa Zauli manda in campo Loiacono e Schirò al posto di Papini e Di Stefano.
Il Catania inizia a spron battuto e al 55’ arriva al meritato pareggio con De Luca, bravo a trasformare in rete con un perfetto colpo di testa un cross di Rapisarda. Passano appena due minuti e il Crotone si riporta in vantaggio con Tumminello, abile a smarcarsi in area su un corner e a trafiggere di testa Liveri. Reazione immediata dei rossazzurri, un rigenerato De Luca premia la sovrapposizione di Mazzotta, perfetto cross basso dell’esterno che raggiunge Dubickas da solo in area, stavolta l’attaccante, più noto per le clamorose reti sbagliate che per altro, fa centro. Lucarelli vuole vincere la gara e al 61’ sostituisce Bocic, Quaini e Rapisarda con Chiricò Zammarini e Bouah. Il Crotone non ha intenzione di arrendersi e al 71’, clamorosamente, torna in vantaggio con Bruzzaniti, molto bravo a inserirsi in area di rigore e a battere Liveri da posizione tutt’altro che facile. Al 72’ Zauli manda in campo Ursi al posto di Cantisani. Lucarelli, ammonito per proteste al 66’, risponde inserendo Marsura e Di Carmine al posto di Deli e Dubickas. Crotone pericoloso al 76’ con Tribuzzi, ma la sua potente bordata è respinta con i pugni da Liveri.
A questo punto il Catania versione Tabbiani si sarebbe arreso da un pezzo, ma il Catania di Lucarelli è un’altra cosa e all’86’ pareggia grazie a un calcio di rigore trasformato da Di Carmine concesso per un atterramento in area di Mazzotta. Per decidere chi delle due squadre dovrà superare il turno non bastano i sei minuti di recupero. Finisce 3-3 e si va ai supplementari. Entrambe meriterebbero la qualificazione.
Lucarelli sostituisce Mazzotta col fresco Castellini. Inizia il primo tempo supplementare con le due squadre che, nonostante la fatica accumulata, non si risparmiano. Una mezza occasione per parte, ma il risultato non cambia. Nel secondo tempo supplementare l’intensità cala, ma al 120’ è Liveri a salvare il Catania compiendo una gran parata su tiro di D’Ursi. Si va ai rigori e comincia bene per il Catania poiché il Crotone, che tira per primo, sbaglia con Bruzzaniti, autore di una gran partita, che tira fuori. Non fallisce Chiricò. Segna con un pregevole colpo sotto Tumminello e sbaglia Zammarini. Le due squadre sono ancora in parità. Il rigore di D’Ursi porta avanti il Crotone, ma il Catania pareggia con Zanellato, che imita Tumminello.
Dal dischetto va Giron colpisce il palo e sbaglia, mentre Castellini porta avanti il Catania. Sbaglia Petriccione e non occorre l’ultimo rigore.
Il Catania accede ai quarti dove, ancora al Massimino, affronterà il Pescara di Zeman, non meno pericoloso del Crotone.
Gli abruzzesi dopo un avvio super sono in crisi, più di risultati che di gioco, con un solo punto conquistato in cinque gare e con tre sconfitte interne consecutive, nel mezzo due gare casalinghe vinte in Coppa Italia. Bisognerà vedere che tipo di Pescara incontrerà il Catania.
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