Il Catania bastonato a Crotone resta ancora fuori dalla griglia Play off. Coppa Italia obiettivo prioritario.
Sono trascorsi poco più di quattro mesi da quel 2 settembre 2023 che inaugurava l’attuale campionato di serie C. Al Massimino, davanti a ventimila spettatori, il Catania di Luca Tabbiani sfidava il Crotone diLamberto Zauli. Quella gara segnò il culmine della sfortuna per i rossazzurri, usciti dal campo sconfitti dall’unico tiro in porta degli avversari, dopo aver dominato per un tempo, colpendo una casuale traversa, con un tiro cross di Rapisarda e un palo pieno con Zammarini, e nella ripresa la parte superiore della traversa con una punizione di Chiricò. Proprio quella stessa gara mise a nudo l’inadeguatezza di un tecnico, esordiente nel girone Meridionale, a guidare una squadra ambiziosa come il Catania. Preso dalla frenesia dell’esordio e dalla voglia di dimostrare qualcosa che ancora non gli appartiene, Tabbiani fece aprire ai suoi il gas al massimo, per poi arrivare senza carburante nell’ultima mezz’ora, incapace di trovare i correttivi adatti per sistemare un risultato ingiusto.La vittoria casalinga contro il Picerno, con la doppietta di Samuel Di Carmine, aveva fatto ritenere occasionale la sconfitta d’esordio, invece il Catania, ad eccezione della trionfale vittoria per 4-0 diCaserta, fece poi registrare un’involuzione pericolosa di gioco e di risultati, con tre sconfitte interne nelle prime sei gare, con la società schierata a difesa di un allenatore ostinato nel suo gioco lento e prevedibile, fino ad arrendersi di fronte all’evidenza di una squadra precipitata al tredicesimo posto in classifica con l’ultimo attacco del campionato!Una norma discutibile, sconosciuta ai tanti, ha consentito agl iallenatori esonerati prima del 20 dicembre 2023 di poter cambiare squadra, così a Catania è arrivato Cristiano Lucarelli, ex gradito ai tifosi, proveniente da dodici gare disastrose alla guida della Ternana, durante le quali ha raccolto appena 6 punti, per la gioia di tutto l’ambiente umbro, rivitalizzato dal nuovo tecnico Roberto Breda, capace di conquistare 12 punti, il doppio di Lucarelli, in appena 7 gare.Per quanto riguarda Lucarelli, ha fallito più volte in serie B alla guida del suo Livorno e della Ternana, è stato più volte esonerato, ma per la serie C sa il fatto suo e ha quelle caratteristiche di esperienza e gioco propositivo del tutto assenti in Luca Tabbiani.Proprio l’ex allenatore del Catania, sfruttando la stessa nuova norma, è ritornato a Fiorenzuola, perdendo 3-1 all’esordio, alla guida di una squadra di serie C del girone A, una di quelle squadre che di solito non superano mai i 400 spettatori nelle gare disputate nel proprio stadio e dove nessuno dice niente se si perdono dieci gare casalinghe a stagione.Insomma, ognuno nella propria giusta dimensione.Lucarelli, pur non avendo la bacchetta magica, aveva fatto benino con10 punti in 6 gare, frutto di 3 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte, un recuperabile -2 in Media Inglese, ma quel “benino” è stato conquistato grazie alla strabiliante vittoria per 4-0 di Benevento.Adesso, dopo la disfatta di Crotone, con 10 punti in 7 gare, quel“benino” si è trasformato in un cammino mediocre, col Catania che ha perso 3 delle ultime 4 gare ed è stato scavalcato in classifica persino dal Sorrento e dal Potenza!Da parte sua il Crotone, pur battuto in casa dall’Avellino nell’ultima gara del girone d’andata, con i suoi 32 punti in classifica, 7 in più delCatania, adesso sono 10, non ha rinunciato alla promozione diretta, ma per mettersi di nuovo in carreggiata aveva bisogno di ritornare alla vittoria contro quel Catania che in Coppa Italia lo ha eliminato ai calci di rigore.Ambiente crotonese galvanizzato dalla diretta televisiva che ha salutato l’avvento del 2024, mettendo in luce le bellezze naturali di una delle cinque città più antiche d’Italia, fondata nell’VIII secoloa.C., bellezze naturali che stridono con la qualità della vita, considerata fra le più scadenti dalle apposite statistiche.
Crotone fu scelta dal filosofo Pitagora per fondarvi la sua scuola, ma se la posizione in classifica del Crotone non rispecchia le ambizioni della società qualcuno avrà pur sbagliato i conti.Ma se i conti del Crotone al momento non tornano del tutto quelli del Catania, che affrontava la gara con 7 punti in meno in classifica, sono stati da bocciatura totale e si tenta di rifarli dall’inizio.I primi nuovi tasselli riguardano il trentenne esterno offensivo Emanuele Cicerelli, calciatore con un discreto passato in serie B, ma fermo da nove mesi, Nana Addo Welbeck, detto Nada, ventinovenne centrocampista agile e aggressivo, che ha esordito in serie A col Brescia a sedici anni e mezzo, prima di arrivare al Catania per trasferirsi nel Catanzaro nel luglio 2021. Titolare nella prima stagione Welbeck è finito fra le riserve nella trionfale cavalcata che ha portato i giallorossi in serie B e in seguito è finito fuori dal progetto tecnico.Poi sono arrivati il ventinovenne terzino ex Ternana Alessandro Celli, il centroavanti di trentatré anni Rocco Costantino, proveniente dal Monterosi Tuscia e l’attaccante di ventisette anni Pietro Cianci, proveniente dal Taranto.Cosa potranno dare i nuovi innesti lo dirà il campo, per adesso tutti convocati, eccetto lo squalificato Cianci, e tutti mandati in campo, addirittura Celli e Costantino dal primo minuto, hanno fallito tutti la prova. A trasformare la sconfitta in una disfatta ha contribuito la brutta prova di Quaini e due errori grossolani in fase di disimpegno di Chiricò. Sconfitta senza attenuanti, anche se il punteggio finale è troppo severo.Il Catania di Lucarelli si è presentato allo Ezio Scida di Crotone carico e ambizioso schierando un 3-5-2 composto da Bethers in porta; Curado, Lorenzini e Castellini nei tre arretrati, Rapisarda, il nuovo acquisto Celli esterni di centrocampo, Quaini, Zammarini e Zanellatocentrali di centrocampo, il nuovo acquisto Costantino in avanti supportato da Chiricò.
La prima occasione è per il Catania al 3’ con Costantino, l’ex Monterosi tira da fuori e costringe Dini alla difficile parata. Il Catania dopo quest’occasione si spegne ed esce fuori il Crotone, anche se lagara rimane soporifera e un po’ noiosa. All’11’ il Crotone pareggial ’occasione del Catania con un colpo di testa dell’ex CatanzaroD’Ursi, che finisce fuori di poco, poi al 20’ una gran botta di fuori area di Petriccione è deviata in angolo da Bethers con un tuffo plastico. Al 28’ Vuthaj, liberato da un errore di Lorenzini, tutto solo in area calcia altissimo. I tifosi di casa rimpiangono l’assenza diTumminello, capocannoniere dei pitagorici con 9 reti. Comunque, è il preludio alla rete che arriva al 32’. Il Crotone passa in vantaggio inseguito a un calcio di punizione, barriera che si apre e il tiro forte ecentrale del francese Giron batte Bethers. Il Catania reagisce e al 39’Chiricò mette in moto Rapisarda che crossa al centro, Costantino, dadue passi, si divora il pareggio.Nella ripresa il Catania non riesce a rendersi pericoloso e al 65’ iltriplo cambio operato da Lucarelli che fa uscire Quaini, Zanellato eCostantino (i primi due erano ammoniti) e manda in campo al loro posto Welbeck, Dubickas e Di Carmine non migliora le cose, anzi lepeggiora, in quanto il tecnico impoverisce il centro campo e ilCrotone al 68’ approfitta di un clamoroso errore di Chiricò che perdela palla e trova davanti una prateria, dove s’inserisce Gomez chearriva fino in fondo e batte l’incolpevole Bethers. Un’altra grave incertezza di Chiricò consegna all’85’ il pallone al neo entratoVinicius. Disfatta totale, si salva solo Di Carmine che all’86’ si vede respinto dal portiere Dini il pallone del 3-1 con una prodezza.Crotone superiore in tutti i reparti, con Gomez, Petriccione e Papinisugli scudi, superiore a partire dalla stessa panchina con Zeoli che ha saputo leggere la gara e Lucarelli che è incappato in una giornata no.Per il tecnico proveniente dalla Ternana, dopo il passo falso in casa contro la Virtus Francavilla (e ci può stare) la terza giornata no su sette.
Ingiustificabile la prestazione di Messina con relativa sconfitta, incomprensibile la sconfitta interna contro il Sorrento e sconcertante la disfatta di Crotone, dopo l’illusione dio Benevento. Adesso anche la media punti del tecnico livornese è calata vertiginosamente con un 1,42. Le partite vanno a diminuire: domenica prossima in casa contro il Brindisi non si può e non si deve sbagliare.
Foto d’archivio
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