La gara interna contro il Rimini, per il ritorno delle semifinali di
Coppa Italia, valeva un’intera stagione, c’erano da salvare i Play off,
compromessi da un andamento in campionato quasi disastroso, e c’era
in ballo la panchina di Cristiano Lucarelli, anche se i dirigenti
diranno, dopo che tutto è andato bene, che anche in caso di sconfitta il
tecnico non avrebbe rischiato nulla.
Soprattutto, il Catania squadra era chiamato a non infrangere il sogno
dei ventimila tifosi presenti al Massimino e di tutti quelli col cuore
rossazzurro che, per un motivo o per un altro, non erano presenti.
Alla società, qualora fosse stato l’esito dell’incontro, non poteva
essere rimproverato nulla in quanto sta facendo di tutto per riportare il
vessillo rossazzurro in alto.
Alla fine, con tanto impegno, quello che non sempre è emerso in
campionato, e con un pizzico di fortuna, il Catania è riuscito a
ribaltare il pronostico che, nonostante giocasse in casa lo vedeva
sfavorito, a domare il Rimini e ad approdare alla finale di Coppa Italia
di categoria.
Grazie a questa vittoria la squadra del presidente Ross Pelligra riesce
a lasciare l’attuale quindicesimo posto in classifica e a conquistare un
terzo posto certo. Allo stato attuale appare impossibile che il Padova,
attualmente al secondo posto dietro il Mantova, possa andare giù dal
terzo posto, il vantaggio sulla quarta in classifica è di 14 punti, grazie
alla prodezza dei dirigenti della Triestina che, dopo aver esonerato in
maniera inspiegabile Attilio Tesser hanno pagato la loro “bravata”
con 5 sconfitte consecutive!
Per quanto riguarda il Catania la media punti tenuta dalla squadra di
Lucarelli nelle ultime 13 gare mette davvero i brividi: 13 punti in 13
gare, ovvero un punto a partita. Adesso che la squadra è più serena e
potrà giocare con la mente più libera nelle ultime 10 gare non
2
dovrebbe essere difficile migliorare questa media ed evitare di lottare
per non finire nei Play out.
Forse aver pensato troppo a questa gara ha distratto in campionato,
adesso che il sogno si è realizzato bisogna porre fine alle prove
scialbe e chiudere bene il campionato.
Torniamo alla gara contro il forte Rimini che ha visto in panchina
Vanigli al posto dello squalificato Lucarelli.
Il Catania è partito bene e si è reso pericoloso con Sturaro, poi ha
messo le cose in parità al 17’ quando un caparbio Sturaro, finalmente
all’altezza del compito che gli si chiede, è riuscito a defilarsi a destra
e a crossare dal fondo, Di Carmine, ancora lontano dalla forma ideale,
ha solo sfiorato il pallone, ma è arrivato Cicerelli che con un forte tiro
ha realizzato il vantaggio. Il Rimini ha reagito subito ed è andato
vicinissimo al pareggio in due occasioni ma Albertoni, era il 27’, si è
superato deviando la conclusione ravvicinata di Jacopo Sala.
Il primo tempo si è chiuso con le due gare che dicevano 1-1.
Ad inizio ripresa Vanigli ha sostituito Celli, ammonito e in chiara
difficoltà, con Curado. Il Catania è partito bene, poi netta c’è stata una
prevalenza del Rimini, ancora pericoloso e ancora vicino al pareggio.
Mancavano sei minuti alla fine più i minuti di recupero. I pessimisti
temevano il pari del Rimini, che per quello che aveva fatto vedere
fino a quel momento non avrebbe demeritato. I realisti aspettavano i
tempi supplementari. I sognatori continuavano a sognare.
Il Catania si affacciava nella metà campo romagnola dopo circa venti
minuti ed era la volta buona: Bouah sulla destra, riusciva a crossare
prima che il pallone varcasse la linea di fondo, Cianci veniva
maltrattato in area, ma mentre i calciatori si fermavano a protestare e
il pallone usciva fuori area, arrivava super Alessio Castellini che con
una sventola terrificante di sinistro raddoppiava facendo saltare in
classifica il Catania dal quindicesimo posto al terzo!
Il raddoppio segava le gambe agli ospiti, ma nei secondi finali di
recupero c’era ancora un piccolo brivido quando Cernigoi di testa
batteva Albertoni, ma l’arbitro annullava per un fallo su Curado.
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I tifosi del Catania, i calciatori e tutto lo staff sfogavano la loro gioia.
Si realizzava il sogno di una tarda serata di febbraio.

Sogno di una tarda sera di fine febbraio: una prodezza diAlessio Castellini regala la finale che vale il terzo posto.La gara interna contro il Rimini, per il ritorno delle semifinali diCoppa Italia, valeva un’intera stagione, c’erano da salvare i Play off,compromessi da un andamento in campionato quasi disastroso, e c’erain ballo la panchina di Cristiano Lucarelli, anche se i dirigentidiranno, dopo che tutto è andato bene, che anche in caso di sconfitta iltecnico non avrebbe rischiato nulla.Soprattutto, il Catania squadra era chiamato a non infrangere il sognodei ventimila tifosi presenti al Massimino e di tutti quelli col cuorerossazzurro che, per un motivo o per un altro, non erano presenti.Alla società, qualora fosse stato l’esito dell’incontro, non potevaessere rimproverato nulla in quanto sta facendo di tutto per riportare ilvessillo rossazzurro in alto.Alla fine, con tanto impegno, quello che non sempre è emerso incampionato, e con un pizzico di fortuna, il Catania è riuscito aribaltare il pronostico che, nonostante giocasse in casa lo vedevasfavorito, a domare il Rimini e ad approdare alla finale di Coppa Italiadi categoria.Grazie a questa vittoria la squadra del presidente Ross Pelligra riescea lasciare l’attuale quindicesimo posto in classifica e a conquistare unterzo posto certo. Allo stato attuale appare impossibile che il Padova,attualmente al secondo posto dietro il Mantova, possa andare giù dalterzo posto, il vantaggio sulla quarta in classifica è di 14 punti, graziealla prodezza dei dirigenti della Triestina che, dopo aver esonerato inmaniera inspiegabile Attilio Tesser hanno pagato la loro “bravata”con 5 sconfitte consecutive!Per quanto riguarda il Catania la media punti tenuta dalla squadra diLucarelli nelle ultime 13 gare mette davvero i brividi: 13 punti in 13gare, ovvero un punto a partita. Adesso che la squadra è più serena epotrà giocare con la mente più libera nelle ultime 10 gare non
2
dovrebbe essere difficile migliorare questa media ed evitare di lottareper non finire nei Play out.Forse aver pensato troppo a questa gara ha distratto in campionato,adesso che il sogno si è realizzato bisogna porre fine alle provescialbe e chiudere bene il campionato.Torniamo alla gara contro il forte Rimini che ha visto in panchinaVanigli al posto dello squalificato Lucarelli.Il Catania è partito bene e si è reso pericoloso con Sturaro, poi hamesso le cose in parità al 17’ quando un caparbio Sturaro, finalmenteall’altezza del compito che gli si chiede, è riuscito a defilarsi a destrae a crossare dal fondo, Di Carmine, ancora lontano dalla forma ideale,ha solo sfiorato il pallone, ma è arrivato Cicerelli che con un forte tiroha realizzato il vantaggio. Il Rimini ha reagito subito ed è andatovicinissimo al pareggio in due occasioni ma Albertoni, era il 27’, si èsuperato deviando la conclusione ravvicinata di Jacopo Sala.Il primo tempo si è chiuso con le due gare che dicevano 1-1.Ad inizio ripresa Vanigli ha sostituito Celli, ammonito e in chiaradifficoltà, con Curado. Il Catania è partito bene, poi netta c’è stata unaprevalenza del Rimini, ancora pericoloso e ancora vicino al pareggio.Mancavano sei minuti alla fine più i minuti di recupero. I pessimistitemevano il pari del Rimini, che per quello che aveva fatto vederefino a quel momento non avrebbe demeritato. I realisti aspettavano itempi supplementari. I sognatori continuavano a sognare.Il Catania si affacciava nella metà campo romagnola dopo circa ventiminuti ed era la volta buona: Bouah sulla destra, riusciva a crossareprima che il pallone varcasse la linea di fondo, Cianci venivamaltrattato in area, ma mentre i calciatori si fermavano a protestare eil pallone usciva fuori area, arrivava super Alessio Castellini che conuna sventola terrificante di sinistro raddoppiava facendo saltare inclassifica il Catania dal quindicesimo posto al terzo!Il raddoppio segava le gambe agli ospiti, ma nei secondi finali direcupero c’era ancora un piccolo brivido quando Cernigoi di testabatteva Albertoni, ma l’arbitro annullava per un fallo su Curado.
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I tifosi del Catania, i calciatori e tutto lo staff sfogavano la loro gioia.Si realizzava il sogno di una tarda serata di febbraio.