Catania ritorna scialbo e va sotto, primo tiro nello specchio della porta ospite solo all’80’, all’84’ Kontek acciuffa il pari.
Dopo l’esaltante vittoria contro il Rimini, che consentirà al Catania di poter disputare i Play off promozione con lo stesso iter riservato alle squadre che si classificheranno al terzo posto nella regolar season, i rossazzurri ritornano al Massimino con l’obiettivo di conquistare i tre punti contro il Monterosi Tuscia e risalire in fretta la classifica.
La speranza di tutti tifosi etnei, al di là del risultato finale della gara, è quella di rivedere lo stesso Catania volitivo e combattivo visto contro i romagnoli. Un Catania, ben guidato da Vanigli, apparso all’altezza del compito e molto sereno, che ha messo in mostra notevoli potenzialità, nemmeno lontano parente della squadra scialba, confusionaria e deludente vista nelle trasferte di Picerno, Latina e Taranto.
È inutile girarci intorno, nel 90% dei casi i risultati dipendono sempre dal gioco espresso e, dispiace dirlo, la classifica del Catania guidato da Lucarelli rispecchia il gioco espresso.
Adesso, raggiunta l’agognata meta, si sperava che per sempre ci fossero prestazioni differenti, di conseguenza risultati differenti.
Speranza vana in quanto si è visto lo stesso Catania scialbo del campionato, quello che ha conquistato 14 punti nelle ultime 14 gare.
Il Monterosi Tuscia, penultimo in classifica, sta lottando per evitare la retrocessione, e non è venuto a Catania per ammirare le bellezze della città, inoltre non è nemmeno una squadra cuscinetto, soprattutto se pensiamo che la capolista Juve Stabia, fin adesso, le uniche due reti subite in casa le ha subite dai laziali, che sotto per 2-0 sono stati capaci di rimontare nei minuti recupero e imporre il 2-2.
Nemmeno a farlo apposta, il ritorno in panchina di Cristiano Lucarelli, dopo la squalifica, è coinciso con un’altra prova incolore che ha indispettito parecchio i tifosi in quanto, dopo un primo tempo senza nemmeno un tiro in porta, nella ripresa il primo tiro scagliato nello specchio della porta laziale è arrivato soltanto all’80’ grazie al subentrato Costantino.
Per la prestazione fornita dal Catania poteva finire anche peggio, alla fine è arrivato un punto, prezioso, utile per mantenere un buon margine di vantaggio sulla zona Play out.
Il Monterosi non ha rubato nulla, forse il pareggio sta anche stretto ai laziali che hanno messo in mostra idee chiare e impegno.
Lucarelli ha pensato di affrontare il Monterosi Tuscia variando ancora una volta formazione e lasciando fuori, in maniera inspiegabile, Bouah. Alla fine primo tempo, quando si è accorto delle palesi difficoltà di Celli ha sostituito l’ex Ternana con Haveri, che ha sbagliato tanto quanto il primo.
I laziali sono andati in vantaggio al 30’ con una bella azione manovrata quando l’ex rossazzurro Eusepi, liberato sulla destra, ha fatto partire un perfetto cross sul quale si è avventato Rossi che di testa ha trafitto Albertoni. Ci si aspettava la pronta reazione dei rossazzurri, ma la maggior parte dei calciatori appariva come narcotizzata e gli ospiti non correvano rischi.
Alla ripresa delle ostilità Lucarelli mandava subito in campo Haveri al posto di Celli, Chiarella al posto di un evanescente Chiricò e Costantino al posto di Cicerelli.
Per oltre mezz’ora il Monterosi si difendeva senza correre nessun pericolo. C’è da dire che al 58’ Peralta aveva preso il posto di Sturaro. All’80’ il pallone perveniva a Costantino che tirava forte e centrale e il portiere ospite respingeva in tuffo. L’episodio scuoteva un po’ il Catania che all’84’ raggiungeva il pareggio: corner ben battuto da Peralta, Curado correggeva di testa per l’accorrente Kontek che con un tiro al volo batteva Forte. I tifosi incitavano alla vittoria, ma il Catania doveva ringraziare Albertoni che al 41’ respingeva di pugni una violenta conclusione di Albertoni, servito da Vano. L’attaccante laziale era in fuorigioco ma la terna arbitrale, disastrosa, non lo rilevava.
Il Catania di Lucarelli usciva fra i meritati fischi lasciando perplessi i tifosi: nelle ultime 14 gare un cammino da retrocessione!
Foto d’archivio
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