Anticipo del venerdì della 32^ giornata di serie C girone C, il Catania gioca per scacciare un’assurda paura, quella di scivolare ancora più giù in classifica e non poter disputare i Play off da terzo in graduatoria, l’Audace Cerignola per riprendere subito quella posizione che vale i Play off, obiettivo dichiarato dalla società pugliese. Dopo l’inaspettata sconfitta casalinga nel derby col Monopoli il Cerignola ha dato il benservito al tecnico Ivan Tisci, ex calciatore dell’Avellino, che paga i cinque pareggi e le tre sconfitte nelle ultime otto gare, eppure i pugliesi si trovavano solo a solo un punto dall’obiettivo prefissato. Al posto di Tisci è arrivato Giuseppe Raffaele, messinese di Barcellona Pozzo di Gotto e tifoso del Catania, ma poco apprezzato e non proprio fortunato nella sua esperienza da allenatore dei rossazzurri nella stagione 2020-21. In campo non c’è spazio per i sentimentalismi e Raffaele, da subito, vuol invertire la rotta. Da parte sua Michele Zeoli, che ha sostituito per una gara di campionato l’esonerato Luca Tabbiani proprio nella gara persa a Cerignola, vuol finalmente vincere, soffrendo, ci riuscirà. Sostituito Tabbiani con Lucarelli Zeoli era ritornato al suo posto. Purtroppo per il Catania, sostituendo Tabbiani con Lucarelli, il rimedio si è rivelato peggiore del male e la società si è affidata a Zeoli, affiancandogli come secondo, l’ex rossazzurro Leonardo Vanzetto. La gara casalinga contro il Potenza ha fatto registrare un pareggio a reti bianche fra luci ed ombre, adesso è necessario vincere.Per farlo Zeoli ha schierato un 4-3-3 con Furlan in porta, Monaco e Kontek centrali difensivi, Rapisarda e Castellini esterni bassi. A centrocampo trio composto da Welbeck, Sturaro e Zammarini, tridente offensivo con Chiricò e Marsura ai lati e Cianci punta centrale. Nel Cerignola fa paura la coppia di attaccanti formata da Malcore e D’Andrea, in campionato 12 reti, il primo (adesso sono diventati 13) e 10 il suo compagno di reparto. Si parte con le due squadre timorose e guardinghe. Il primo tentativo è dei pugliesi con Visentin al 6’, ma il tiro è sballato. Al 15’ giusto giallo a Rapisarda per fallo su Coccia. Il Catania non riesce a rendersi davvero pericoloso, ma al 34’ passa in vantaggio: Chiricò si procura un rigore e lo trasforma spiazzando il portiere ospite Krapikas. I rossazzurri prendono coraggio e al 37’ vanno vicini al raddoppio con Marsura che con un forte destro costringe Krapikas a una difficile parata. Il Catania va al riposo in vantaggio per 1-0, va bene così. Ad inizio ripresa Malcore, tutto solo davanti a Furlan, si divora un gol fatto calciando fuori. Al 54’ Furlan è provvidenziale in uscita sempre sul centroavanti del Cerignola. La rete del pareggio è nell’aria e arriva puntuale al 58’ con un destro ravvicinato di Malcore, dopo un rimpallo favorevole. Zeoli al 60’ manda in campo Ndoj e Cicerelli al posto di Sturaro e Cianci. Un minuto dopo il claudicante Kontek deve lasciare il posto a Curado. Raffaele risponde facendo uscire D’Andrea, apparso sottotono, sostituendolo con Leonetti. Proprio l’ex Turris si rende subito pericoloso, ma Furlan compie un intervento superlativo. Al 72’ Zeoli tenta la carta Costantino, a lasciargli il posto Marsura. Le due squadre non si accontentano del pareggio e vogliono vincere, va vicinissimo alla rete il Cerignola al 78’ con Vuthaj, subentrato a Malcore, ma Furlan è ancora prodigioso. Catania in vantaggio all’83’ con Roberto Zammarini che sfrutta al meglio un cross di Castellini. Gli ospiti non ci stanno e all’86’ Leonetti spara alle stelle il pallone del pareggio. Il Catania stringe i denti e dopo 5’ di recupero conquista la vittoria scaccia crisi. Risultato a parte, si è vista una squadra diversa da quella messa in campo da Lucarelli e non aggiungiamo altro. Il Cerignola esce battuto, ma ha disputato una partita vibrante e non avrebbe demeritato il pareggio, ma per i rossazzurri i tre punti significavano porre fine ai cattivi pensieri. Adesso martedì a Padova, contro una squadra, fermata in casa dall’Albinoleffe, che non crede più nella promozione diretta.