Da Benevento a Benevento.
Il Catania inizia bene il suo cammino casalingo al Massimino
incontrando la stessa squadra con la quale aveva chiuso lo scorso
campionato. La vittoria per 1-0 ottenuta nel precedente torneo era
servita a sancire la sofferta permanenza in serie C. Questa, maturata
con lo stesso risultato di circa tre mesi fa, potrebbe dare lo slancio per
uscire, finalmente, da una categoria che stride con la storia, la
tradizione e la tifoseria di una squadra come il Catania.
Ad eccezione di alcuni vuoti nella Tribuna B, al Massimino si è
registrato il pubblico delle grandi occasioni, nonostante alcune chiare
imperfezioni societarie, che hanno alimentato storie fantasiose e prive
di senso logico attorno alla società del presidente Ross Pelligra.
È inutile ritornare su una polemica ormai sopita, ma faceva a pugni
con la logica la supposizione avanzata in fretta da qualcuno, poiché
buon senso vuole che una società che ingaggia un allenatore vincente
e di primissima fascia per la categoria, un DS che ha esperienza e
capacità da serie A, non può perdersi e scivolare sulla classica buccia
di banana per qualche centinaio di euro.
A tal proposito, il massimo dirigente del Catania, presente alla gara, è
stato accolto dai tifosi della Curva Sud con un eloquente e spiritoso
striscione, poiché scritto, in perfetta lingua inglese, che reclamava
chiarezza la voglia di vincere.
Curiosità intorno alla squadra affidata a Mimmo Toscano, composta
da quasi tutti giocatori nuovi e poco conosciuti ai tifosi rossazzurri.
Una squadra che, come tutte, è alla ricerca del migliore assetto
possibile. Dopo il buon pari esterno di Sorrento, era di fondamentale
importanza vincere e incamerare i tre preziosi punti.
Per la prima gara casalinga del campionato il tecnico ex Cesena si è
affidato a un 3-4-2-1 presentando con Bethers in porta, la linea
difensiva composta da Castellini, Ierardi e Di Gennaro, centrocampo
con Guglielmotti, Sturaro, Di Tacchio, Anastasio Luperini e il
rientrante Carpani, con gli ultimi due a sostegno dell’unica punta, a
sorpresa Lunetta.
I rossazzurri hanno subito aggredito i sanniti disputando un primo
tempo ad alto ritmo e da applausi. Non era trascorso nemmeno un
minuto quando Carpani entra in area e con un diagonale calcia a lato
da poco. Il Catania insiste e Guglielmotti sulla fascia destra è
devastante. Al 23’ gli etnei concretizzano la loro manifesta
superiorità: Carpani lancia Lunetta che tira subito, prodezza del
portiere ospite Nunziante, ma sul pallone che esce al limite dell’area
si avventa come un falco Carpani che non lascia scampo al portiere
ospite.
Quindi, la prima rete stagionale del Catania è dell’ex Recanatese
Carpani, autore nella scorsa stagione di ben 10 reti.
Il Catania continua a martellare il Benevento, le occasioni fioccano
ma sfumano per un soffio, l’unica occasione degli ospiti arriva al 44’
con Lanini che calcia alto da buona posizione.
La prima frazione di gioco, da applausi per il Catania, si chiude con
un vantaggio striminzito che non lascia tranquilli i tifosi rossazzurri.
Nella ripresa il tecnico degli ospiti Auteri opera alcune sostituzioni,
mandando subito in campo Berlingieri e Borello, ma Toscano, che
legge benissimo la gara, spezza il ritmo, opera le sue prime
contromosse, la prima al 55’ quando manda in campo Quaini al posto
di Anastasio, a corto di fiato.
Il Catania ha il demerito di non chiudere la gara, cala atleticamente e
il Benevento si fa sotto alla ricerca del pareggio.
In verità, i rossazzurri avevano messo il pallone in rete al 53’ quando
un corner di Anastasio veniva deviato di testa prima da Luperini e poi
da Carpani, che colpiva il palo, infine veniva messo in rete da Di
Tacchio, ma in posizione di fuorigioco.
Scampato il pericolo gli ospiti si sono stabilmente riversati nella metà
campo etnea, ma tre prodezze di Bethers hanno vanificato i loro
sforzi.
Al 61’ Toscano ha mandato in campo Stoppa e, fra gli applausi, è
uscito Lunetta. Poi al 70’ De Rose e Inglese hanno preso il posto di
Carpani e Sturaro. Proprio quest’ultimo, ha impreziosito la sua buona
gara salvando una rete fatta al 65’ quando, dopo una prodezza di
Bethers su una conclusione ravvicinata di Borello, è riuscito a salvare
sulla linea la ribattuta a rete di Manconi.
Il Benevento ci ha provato fino alla fine, ma un Catania compatto e
volitivo ha portato a casa i tre meritati punti.
Infine una nota per l’arbitro Dario Di Francesco di Ostia Lido che ha
rinforzato la tesi secondo la quale gli arbitri più sono insicuri e
scadenti più si ergono a protagonista: troppi falli, anche vistosi, non
visti.
Adesso bisogna continuare contro la Juventus N.G.
Una squadra avversaria nuova per il girone C, ma veloce e tecnica.