L’atteso incontro fra Catania e AZ Picerno, due delle capolista del
girone C della serie C, con 7 punti, finisce con un deludente 0-0.
Gara poco spettacolare che ha quasi fatto addormentare il pubblico
che ha gremito gli spalti del Massimino.
Gli ospiti hanno scelto la tattica del non gioco affidandosi alla
costruzione dal basso esasperata, emblema dell’anti calcio e il
Catania, adeguandosi, ha finito per addormentarsi.
Per quasi tutta la prima frazione di gioco si ha avuto l’impressione di
assistere a un incontro di pugilato con un pugile, il Picerno, che girava
sempre attorno al ring per non farsi colpire dall’avversario, aspettando
che il rivale si scoprisse per colpirlo di rimessa.
Il Catania non è caduto nella trappola e ha evitato di andare a pressare
i rivali fin dentro la loro area, ma, così facendo, i minuti sono
trascorsi in maniera inesorabile senza occasioni da rete e già dopo
appena un quarto d’ora si è avuta la chiara impressione che la gara
difficilmente si sarebbe schiodata dallo 0-0 di partenza.
Nonostante ciò sia il Catania che gli ospiti avrebbero potuto segnare, i
rossoazzurri se avessero sfruttato meglio le due grosse occasioni
avute e se nella loro strada non avessero incontrato uno dei peggiori
direttori di gara visti al Massimino, gli ospiti per il palo colpito a
Bethers battuto.
Mimmo Toscano, per le assenze forzate dello squalificato Ierardi e
dell’infortunato Di Tacchio, è stato costretto ad apportare dei
cambiamenti, sostituendo il primo con Quaini e il secondo con
l’affidabile De Rose. Pertanto, alla ricerca della terza vittoria
consecutiva, ha schierato Bethers in porta, una linea difensiva
composta da Castellini, Quaini e Di Gennaro, un centrocampo con
Guglielmotti, Sturaro, De Rose, Anastasio e Luperini, sostenuti da
Lunetta. Infine, Inglese titolare dall’inizio gara come punta di
riferimento.
Il Picerno, che assieme al Catania con una sola rete subita vanta la
migliore difesa dell’intero girone, è stato bravo a chiudere tutte le
corsie laterali e a imbrigliare il Catania. Inglese è stato marcato a
uomo e più volte da due giocatori.
La squadra di Toscano è apparsa meno lucida rispetto alle precedenti
esibizioni, ma consapevole della forza degli avversari, pur cercando la
vittoria, ha preferito non rischiare facendo valere il saggio motto
dell’indimenticato Nereo Rocco che affermava “Quando vedi che non
puoi vincere accontentati di non perdere”.
In un campionato lungo e difficile come la serie C l’importante è fare
sempre punti e non fermarsi mai, alla fine il pareggio non è un
risultato da buttare, anche se il Cerignola, impegnato in casa contro il
Giugliano e il Benevento, impegnato sul campo della cenerentola
Team Altamura, potrebbero vincere e diventare le nuove capolista.
Bisogna continuare a combattere senza perdere la concentrazione e a
crederci. Consideriamo che lo scorso anno il Cesena di Toscano, che
alla fine ha ammazzato il campionato, dopo quattro gare era dietro
alla Torres, in testa a punteggio pieno, e al Pescara, che seguiva a 10
punti.
La gara è iniziata col Picerno che faceva girare il pallone all’interno
della propria area di rigore fra il portiere e i difensori centrali.
Questo non gioco è stato spezzato all’8’ da un’incursione di Sturaro
che dal fondo ha fatto partire un bel cross, ma Lunetta, di testa, ha
mandato fuori. Emozione al 13’ quando per poco la costruzione dal
basso non ha punito i lucani, il portiere Summa ha sbagliato il rinvio e
ha colpito Inglese, ma il pallone è andato fuori.
Dopo ci si è tornati ad addormentare fino a quando, in una ripartenza,
agevolata da un fallo non fischiato dal pessimo arbitro Ubaldi, al
28’Franco non ha colpito il palo a Bethers battuto.
Pubblico inferocito nei confronti del direttore di gara, assolutamente
non all’altezza per una gara di serie C.
Sul finire del primo tempo le due migliori occasioni da rete per il
Catania: al 42’ prodezza del portiere Summa su colpo di testa
ravvicinato di Guglielmotti, nell’unico minuto di recupero lo stesso
esterno etneo calcia altissimo da ottima posizione.
Nella ripresa Toscano manda subito in campo Stoppa al posto di De
Rose. Il nuovo entrato ha vivacizzato un po’ la manovra e il Catania
ha cominciato a pressare un po’ più alto, ma il Picerno non si è
scomposto e ha continuato nel suo non gioco fatto, comunque, di un
palleggio apprezzabile. Al 57’ grossa occasione da rete per i
rossoazzurri con un colpo di testa in torsione di Roberto Inglese, ma
Summa è stato bravo a recuperare la posizione e a sventare il
pericolo.
Toscano ha tentato di vincere la gara inserendo D’Andrea e Carpani
al posto di Inglese e Luperini, ma il Picerno non ha corso pericoli,
anche se D’Andrea, al 74’ ci ha tentato per due volte, sempre murato
da Pagliai. Nel finale proteste vibranti per un fallo di mani in area del
Picerno, ma Ubaldi, che non ha visto nemmeno un macroscopico fallo
al limite dell’area lucana sulla fine del primo tempo, non è stato in
grado di coglierlo.
Il campionato va avanti e, nonostante il mezzo passo falso, il Catania
fa ben sperare.