Il Catania perde l’imbattibilità casalinga a Giugliano al termine di una
gara che poteva tranquillamente vincere. Per i rossazzurri, troppo
imprecisi sotto porta e frenati dalle prodezze del portiere Barosi, una
sconfitta che brucia. Ma si tratta di una gara persa che appartiene alla
serie “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”.
Il giovane e ambizioso Giugliano di Valerio Bertotto, bravo a
capitalizzare al massimo le occasioni da rete, alla fine ha meritato i tre
punti, anche se è stato aiutato dalla fortuna.
Toscano, viste le potenzialità dei padroni di casa, ha scelto di giocarsi
la gara a viso aperto alla ricerca dei tre punti. È scaturita una gara
spettacolare con continui capovolgimenti di fronte.
Il Giugliano ha costruito 6 occasioni da rete, riuscendone a
concretizzare 3, il Catania, per non voler esagerare, ha avuto circa 15
nitide palle-gol, dalle quali sono scaturite solo 2 reti, fra l’altro la
seconda su calcio di rigore.
Circostanza non di poco. I rossazzurri, che prima di questa gara
avevano subito solo una rete in 4 gare, quella nella vittoriosa trasferta
per 3-1 contro la Juventus Nex Gen, hanno mostrato vistose lacune
proprio nel reparto fin adesso più affidabile, dove nessuno ha
strappato la sufficienza, a partire dall’esordiente portiere Adamonis
che ha fatto rimpiangere, e non poco Bethers.
Toscano ha sorpreso un po’ tutti schierando nel suo 3-4-2-1
l’esordiente Raimo, che non ha convinto. Nello schieramento di
partenza in porta c’è Bethers, imbattuto con il Catania e con una sola
rete subita, poi una linea difensiva composta dal rientrante Ierardi,
con Di Gennaro, Castellini. A centrocampo non c’è Guglielmotti,
mandato in panchina, a far coppia con Sturaro c’è Raimo, poi Quaini
e Luperini. Più avanzati Anastasio e non Lunetta, che a sorpresa
Lunetta va in panchina ma Stoppa. Inglese punta di riferimento.
Il Catania parte benissimo e dopo meno di un minuto Stoppa si gira
bene in area avversaria, ma il pallone, toccato da uno strepitoso
Barosi, ha scheggiato la traversa. Il Catania sembra padrone del
campo, ma al 12’ subisce la tegola dell’infortunio di Bethers, che, in
uscita, viene colpito in modo involontario da un calcio in faccia ed è
costretto a lasciare il campo. Al 31’ il Giugliano si rende pericoloso
per la prima volta con il veloce Njambé che salta un paio di
avversario ma giunto al cospetto di Adamonis spara il pallone in
curva.
Al 34’ Catania vicino al vantaggio ma Stoppa, dal limite dell’area,
calcio alto un bel passaggio di Castellini.
A sorpresa, di rimessa, il Giugliano passa in vantaggio al 35’ con
l’esperto Giorgione che trasforma in rete con una spaccata un cross
morbido proveniente dalla destra, ma Adamonis poteva fare molto di
più. Catania subito vicino al pari con Di Gennaro sugli sviluppi di un
calcio d’angolo, il pallone si perde fuori di poco. In chiusura di tempo
bella girata di testa di Inglese, ma Barosi è insuperabile.
Nella ripresa Toscano lascia negli spogliatoi l’ammonito Ierardi
sostituendolo con Verna e Luperini, mandando in campo Jimenez.
Catania subito determinato e al 51’ arriva il pari con un piatto del neo
entrato Verna, abile a sfruttare una bella iniziativa di Anastasio.
I ragazzi di Toscano danno l’impressione di passare, ma Inglese, di
testa, sciupa una rete che sembrava fatta.
Scatta la regola non scritta del “gol sciupato gol subito” e al
57’Njambé approfitta di un errore di Anastasio e scarica un bolide
imprendibile per Adamonis. Il Catania reagisce con veemenza e va
più volte vicino al pari con Sturaro e con Quaini. Fra occasioni
sciupate e prodezze di Barosi, ancora a sorpresa, arriva la terza rete
dei padroni di casa col nuovo entrato Balde che avanza sulla destra e
defilato, infilza Adamonis sul primo palo. La responsabilità del
portiere ex Perugia appare evidente. Il Catania non si arrende e all’85’
il neo entrato Montalto si procura e trasforma un calcio di rigore.
In chiusura ci sarebbe un altro calcio di rigore per il Catania ma il
mediocre arbitro Mastrodomenico di Matera non si sente di
assegnarlo.
Il Catania ci tenta fino alla fine e nei minuti di recupero Adamonis,
inutilmente, lascia la porta vuota e si spinge in area avversaria.
La conclusione è che il pallone arriva a Balde il quale, anziché tirare a
porta vuota, preferisce avanzare per realizzare una rete sicura ma,
entrato in area, stanco per la lunga corsa, calcia incredibilmente alto.
Vince il Giugliano, squadra forte e organizzata, ma il Catania, pur
sconfitto ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per disputare
un campionato di vertice.
I rossazzurri stanno pagando più del dovuto la lunga assenza del
corazziere Di Tacchio a centrocampo e oggi era assente anche De
Rose.
La difesa oggi ha pagato l’infortunio di Bethers, visto che Adamonis
ha sulla coscienza per metà la prima rete e al 90% la terza rete, ma
anche la giornata storta di tutto il reparto, compresi gli affidabili Di
Gennaro e Castellini. A centrocampo Sturaro ha lottato, ma la squadra
è andata lo stesso in difficoltà. Sorvoliamo il giudizio sull’attacco, se
fosse stato in giornata di vena il Catania avrebbe realizzato 6 reti.
Il discorso è che nel girone C della serie C tutte le squadre sono ben
attrezzate, giocano con il coltello fra i denti, specialmente quando
incontrano il Catania, e hanno delle buone potenzialità.
Dispiace per la sconfitta in quanto il Catania s’allontana dalla vetta,
ma il calendario offre subito ai rossazzurri la possibilità di rifarsi con
un doppio turno al Massimino.