Un Catania lento e pasticcione viene bloccato dal Cerignola e risucchiato al centro della classifica.
Alla ricerca del miglior assesto tattico e della miglior condizione fisica il Catania, dopo aver perso l’imbattibilità in campionato a Giugliano, era chiamato al pronto riscatto al Massimino contro l’Audace Cerignola. Obiettivo fallito sul piano del risultato e su quello del gioco. Unica attenuante è quella che i pugliesi, forti e organizzati, non rappresentavano la squadra ideale per un rilancio convincente, Per il Catania occorrevano spirito pugnace, grinta e idee chiare, assenti per lunghi tratti della gara. Il Catania, che ha risentito più degli ospiti il doppio impegno ravvicinato a causa del turno infrasettimanale, ha disputato solo un discreto primo tempo, poi è calato in maniera preoccupante nella ripresa. Il dato più allarmante della gara il quantitativo impressionante di passaggi sbagliati e il poco feeling fra i vari reparti. Al termine dell’incontro delusione totale dei 17.000 sostenitori presenti al Massimino che, nonostante il giorno feriale non hanno fatto mancare il sostegno alla squadra, pertanto, qualche, inevitabile fischio di disapprovazione. In vista del doppio turno Mimmo Toscano ha operato alcuni cambi: in porta, infortunato Bethers, scelta forzata con Adamonis, il quale non ha combinato nessun guaio, ma sembra troppo lento nel rilanciare l’azione dei suoi compagni. Poi Castellini, Di Gennaro e Raimo, Quaini, Anastasio e Sturaro, in avanti Stoppa, Lunetta e, schierati per la prima volta titolari Jimenez e D’Andrea. Il Catania non è partito male e al 10’ minuto Stoppa, lanciato da D’Andrea, dalla sinistra, ha fatto partire un fendente che è andato fuori di poco, ma si tratta di un gol sciupato in quanto il calciatore rossazzurro tira in maniera precipitosa e poteva far meglio. Il Cerignola, guidato dal bravo Giuseppe Raffaele, fra l’altro anche ex del Catania, non si è scomposto più di quel tanto mostrando una buona proprietà di palleggio e idee molto chiare. Al 18’ tegola per il Catania: in un contrasto si fa male Sturaro ed è costretto a lasciare il campo, al suo posto, dopo una faticosa messa in opera durata oltre due minuti, Verna. Non è che Sturaro avesse fatto sfracelli, anzi, aveva sbagliato qualche passaggio e perso un paio di contrasti, ma la squadra ha risentito della sua assenza in termini di personalità e ha stentato a riorganizzarsi. Così, nonostante il brio di D’Andrea e Lunetta, gli unici assieme a Di Gennaro da sufficienza piena, non arrivano occasioni da rete. Manca sempre l’ultimo passaggio o, arrivati in prossimità dell’area avversaria non viene effettuata la scelta giusta. Tuttavia, al 22’ il Catania sciupava un’occasione colossale per passare in vantaggio: filtrante in area di Jimenez che raggiunge il liberissimo Raimo il quale arriva col destro e poi svirgola, clamorosamente, col sinistro. Un errore davvero grave! Altra grande occasione al 44’ quando su un cross radente di Jimenez Verna veniva anticipato a due passi dalla rete. Si va al riposo sullo 0-0 fra dubbi e perplessità, mentre si diffonde la notizia delle 5 reti rifilate dal Trapani ai padroni di casa del Potenza, vittoriosi tre giorni prima a Cerignola. Nella ripresa Toscano toglie Jimenez, sposta Quaini a centrocampo e inserisce in difesa il reintegrato Celli. Nei tifosi sale la preoccupazione in quanto le cose peggiorano, Celli non spinge e sbaglia subito tre palloni consecutivi e Quaini sembra smarrito. Insomma, quella di Toscano si rivela una mossa sbagliata in quanto il Cerignola diventa padrone del campo. Il tecnico al 61’ manda in campo Guglielmotti al posto di Raimo e Inglese al posto di Stoppa. Guglielmotti dà vivacità sulla fascia, ma Inglese si fa notare solo perché finisce ripetutamente in fuorigioco. Il Catania non riesce più a rendersi pericoloso e ben per i rossazzurri che il Cerignola si accontenta del pareggio e preferisce non rischiare. Finisce 0-0 e la classifica del Catania peggiora con 2 punti nelle ultime 3 gare. Solo una rete al Massimino, quella di Carpani che ha dato la vittoria contro il Benevento. Prossimo turno ancora casalingo contro il Monopoli e non sarà facile in quanto il Catania, in caso di vittoria dei pugliesi sul Benevento, potrebbe trovarsi di fronte la capolista.
Adesso non si può più sbagliare.
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