Ancora 500, ancora a Camporotondo Etneo che, da qualche mese a questa parte, sta recuperando tradizioni e pubblico, stavolta grazie ai potenti motori a firma di un orgoglio italiano come l’Abarth, mitica casa automobilistica fondata nel lontano 1949 dall’ingegnere italo-austriaco Carlo Abarth. Belle e potenti, dicevamo, e con un loro fascino, anche se diverso rispetto alle 500 d’epoca che hanno già fatto la loro figura due settimane fa, sempre qui a Camporotondo e sempre nel medesimo circuito che comprendeva una prova d’abilità finale. E per cercare di saperne di più cosa si cela dietro questa passione, abbiamo posto alcune domande a uno degli organizzatori del raduno dell’Abarth Club Trinacria, il sig. Pietro Vinci, nonché consigliere comunale del paese etneo.

Se dovessimo spiegare che cosa sono le 500 Abarth in poche parole?

“Di certo è tutta un’altra tecnologia rispetto alle 500 tradizionali, dall’allestimento, quasi personalizzato, al motore, è tutto l’insieme che Abarth li rende uniche. Se anche tra di loro sembrano tutte uguali, appartengono a diverse categorie: dal turismo alla competizione, fino a quelle assemblate per la pista”.

Perché la scelta di svolgere questa manifestazione a Camporotondo?

“Perché è un paese con una antica passione per i motori, anche se da qualche tempo si era smarrita la volontà di riproporla.  Adesso speriamo di riprendere questa tradizione e dopo questo primo appuntamento si spera ce ne sia un secondo, un terzo e… tanti altri, anche perché questi raduni sono utili a ravvivare il paese donandogli maggiore visibilità”.

In cosa consiste la gara che si svolgerà in mattinata?

“No, non possiamo dire che sia una vera gara, è una soltanto una prova di abilità e non di velocità, un modo per divertirsi tutti insieme”.

E chiediamo al Sindaco Filippo Rapisarda con delega alla cultura, sport e spettacoli, l’impressione provata come quella di vedere tutti questi piccoli bolidi affollare la piazza principale del paese.

“Sinceramente non sono un vero esperto in materia, ma ciò non toglie che davvero è una bella sensazione vedere transitare tutte questi piccoli gioelli della tecnologia automobilistica, un modo per intercettare i gusti dei miei compaesani, in questo caso tutti quelli amanti dei motori!”.