Girone C di serie C all’insegna del massimo equilibrio, con la
classifica che può dividersi in due parti, in quella sinistra le squadre
ambiziose in lotta per la promozione diretta e i Play off promozione,
nella parte destra le squadre che hanno l’obiettivo di conseguire la
salvezza senza patemi d’animo. Fuori posto qualche squadra come
l’Avellino, una delle favorite per la promozione diretta, ma vittima di
una partenza disastrosa che ha portato all’esonero dell’allenatore e del
DS.
Per una pura coincidenza, nelle prime sette gare il Catania ha
affrontato, ad eccezione della Juventus Nex Generation tutte
formazioni che occupano la parte sinistra della classifica.
I risultati ottenuti hanno ribadito che non esistono partite facili e i
rossazzurri, dopo un buon avvio, sono incappati in una mini crisi fatta
di due pareggi a reti inviolate al Massimino contro il Picerno e
l’Audace Cerignola, con in mezzo la sconfitta a Giugliano.
In un campionato equilibrato al massimo ci sta e può capitare.
Dopo il turno infrasettimanale casalingo contro il Cerignola al
Massimino un’altra squadra pugliese, il Monopoli che, dopo aver
battuto il Benevento si presentava da capolista.
Non era per niente facile, ma con tanta grinta e un pizzico di fortuna il
Catania è riuscito a tornare alla vittoria e a rimanere agganciato nelle
parti alte della graduatoria. Alla fine della gara contano i tre punti e,
ancora una volta, vale il concetto che una sconfitta e una vittoria
valgono di più di due pareggi. Così, se il Catania è uscito da
Giugliano pieno di rimpianti per il punto buttato via, contro il
Monopoli ha conquistato una vittoria che va al di là dei meriti visti in
campo.
Primo tempo tutto in mano ai rossazzurri che hanno avuto un
predominio assoluto del campo, ma si è trattata di una supremazia
sterile che non ha prodotto niente di concreto se non alcuni colpi di
2
testa di Montalto tutti in fotocopia: alti e fuori dallo specchio della
porta.
Nella ripresa il Catania ha sbloccato la gara quasi subito ma la
reazione del Monopoli è stata feroce e i pugliesi hanno dimostrato
tutte le loro potenzialità e che non erano arrivati in testa per caso.
Toscano ha cambiato ancora una volta la formazione, un po’ per far
ruotare gli uomini, un po’ per perfezionare alcuni schemi,
presentando: Adamonis in porta, che è apparso molto più affiatato con
i compagni e ha salvato la sua porta con due interventi prodigiosi. Il
portiere, infine, ha evidenziato di saper calciare bene con i piedi e di
trovare con i suoi rilanci i compagni sorvolando la metà campo
avversaria.
Insomma, se le statistiche dicono in maniera impietosa per i fautori
della costruzione dal basso che da quando questo modo di giocare ha
prodotto molte più reti subite, alcune ridicole, rispetto a quelle
segnate, avere un portiere in grado di operare rilanci profondi e
precisi può essere un’arma in più. A proteggere Adamonis la linea
formata da Castellini, Di Gennaro e Anastasio, poi Guglielmotti dal
primo minuto a spingere sulla sua fascia di competenza, Verna,
Carpani, Luperini e Lunetta, più avanti il confermato D’Andrea con
Montalto.
Il Monopoli risponde con un 3-5-2 che ha nel capitano Viteritti il
maggior giocatore di spicco. Ad arbitrare è l’aquilano Valerio
Pezzopane, già visto al Massimino in altre circostanze, che conferma
di essere un buon arbitro.
Nel primo tempo l’occasione più grossa per il Catania, se così si può
dire, capita al 26’, quando su una punizione battuta da Anastasio
Montalto ha una superba elevazione, ma non riesce a centrare la porta
da buona posizione. Poi tutta lunga serie di azioni non concretizzate
per un soffio. Si va al riposo sullo 0-0 e sembra lo stesso film già
visto contro l’Audace Cerignola, ma non sarà così.
Nella ripresa al 49’ capitan Castellini, con una vera prodezza, riesce
ad arpionare in scivolata un pallone a un difensore del Monopoli in
3
fase di ripartenza, il pallone proviene a Di Gennaro, mentre gli ospiti
si trovano scoperti. Il centrale etneo mette in mezzo un bel rasoterra
sul quale si avventa Lunetta che non lascia scampo al portiere ospite
Vitale.
La gara cambia completamente volto e il Monopoli ha una reazione
rabbiosa e convincente. Toscano cerca di allentare la pressione degli
ospiti sostituendo lo sfiancato D’Andrea col più fresco Stoppa, ma il
Monopoli continua a spingere. Al 65’ i pugliesi mandano in campo
Bruschi e Yabre al posto di Buvelardi e Cristallo. Al 70’ Quaini e
Inglese entrano al posto di Carpani e Montalto.
Saranno i due neo entrati del Monopoli a far tremare il Catania: al 74’
un colpo di testa di Yabre nell’angolino basso alla sinistra di
Adamonis sarà ricacciato fuori dal portiere etneo con una prodezza, e
al 77’ lo stesso calciatore di colore in mezza girata al volo sfiorerà il
palo. All’81’ sarà Bruschi ad approfittare di un errore del Catania in
disimpegno difensivo la sua bordata non sarà trattenuta da Adamonis,
ma ci penserà Di Gennaro, il migliore dei rossazzurri, a salvare tutto.
All’84’ il Monopoli manda in campo Grandolfo per gli ultimi
disperati tentativi di arrivare al pari (che avrebbe meritato), e all’ 86’
Bruschi colpisce in pieno la traversa.
Nel finale Toscano manda in campo Gega al posto di Lunetta.
Sospiro di sollievo al triplice fischio che sancisce la fine della gara.
Il Monopoli le ha tentate tutte per pareggiare disputando un gran
secondo tempo, ma fra un’occasione degli ospiti e un’altra nel mezzo
ci sono state due grandi occasioni del Catania per raddoppiare e
chiudere l’incontro, ma in entrambi i casi, Luperini al 76’ e Inglese
all’85’hanno fallito la rete.
Contavano i tre punti, col tempo arriverà anche il gioco più brillante.
Adesso con la stessa grinta ad affrontare la gara esterna di Caserta,
una trasferta che nello scorso campionato rappresentò una vittoria
larga e un momento di illusione.
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Basta una rete di Lunetta per piegare la capolista Monopoli eil Catania ritorna in alto.Girone C di serie C all’insegna del massimo equilibrio, con laclassifica che può dividersi in due parti, in quella sinistra le squadreambiziose in lotta per la promozione diretta e i Play off promozione,nella parte destra le squadre che hanno l’obiettivo di conseguire lasalvezza senza patemi d’animo. Fuori posto qualche squadra comel’Avellino, una delle favorite per la promozione diretta, ma vittima diuna partenza disastrosa che ha portato all’esonero dell’allenatore e delDS.Per una pura coincidenza, nelle prime sette gare il Catania haaffrontato, ad eccezione della Juventus Nex Generation tutteformazioni che occupano la parte sinistra della classifica.I risultati ottenuti hanno ribadito che non esistono partite facili e irossazzurri, dopo un buon avvio, sono incappati in una mini crisi fattadi due pareggi a reti inviolate al Massimino contro il Picerno el’Audace Cerignola, con in mezzo la sconfitta a Giugliano.In un campionato equilibrato al massimo ci sta e può capitare.Dopo il turno infrasettimanale casalingo contro il Cerignola alMassimino un’altra squadra pugliese, il Monopoli che, dopo averbattuto il Benevento si presentava da capolista.Non era per niente facile, ma con tanta grinta e un pizzico di fortuna ilCatania è riuscito a tornare alla vittoria e a rimanere agganciato nelleparti alte della graduatoria. Alla fine della gara contano i tre punti e,ancora una volta, vale il concetto che una sconfitta e una vittoriavalgono di più di due pareggi. Così, se il Catania è uscito daGiugliano pieno di rimpianti per il punto buttato via, contro ilMonopoli ha conquistato una vittoria che va al di là dei meriti visti incampo.Primo tempo tutto in mano ai rossazzurri che hanno avuto unpredominio assoluto del campo, ma si è trattata di una supremaziasterile che non ha prodotto niente di concreto se non alcuni colpi di
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testa di Montalto tutti in fotocopia: alti e fuori dallo specchio dellaporta.Nella ripresa il Catania ha sbloccato la gara quasi subito ma lareazione del Monopoli è stata feroce e i pugliesi hanno dimostratotutte le loro potenzialità e che non erano arrivati in testa per caso.Toscano ha cambiato ancora una volta la formazione, un po’ per farruotare gli uomini, un po’ per perfezionare alcuni schemi,presentando: Adamonis in porta, che è apparso molto più affiatato coni compagni e ha salvato la sua porta con due interventi prodigiosi. Ilportiere, infine, ha evidenziato di saper calciare bene con i piedi e ditrovare con i suoi rilanci i compagni sorvolando la metà campoavversaria.Insomma, se le statistiche dicono in maniera impietosa per i fautoridella costruzione dal basso che da quando questo modo di giocare haprodotto molte più reti subite, alcune ridicole, rispetto a quellesegnate, avere un portiere in grado di operare rilanci profondi eprecisi può essere un’arma in più. A proteggere Adamonis la lineaformata da Castellini, Di Gennaro e Anastasio, poi Guglielmotti dalprimo minuto a spingere sulla sua fascia di competenza, Verna,Carpani, Luperini e Lunetta, più avanti il confermato D’Andrea conMontalto.Il Monopoli risponde con un 3-5-2 che ha nel capitano Viteritti ilmaggior giocatore di spicco. Ad arbitrare è l’aquilano ValerioPezzopane, già visto al Massimino in altre circostanze, che confermadi essere un buon arbitro.Nel primo tempo l’occasione più grossa per il Catania, se così si puòdire, capita al 26’, quando su una punizione battuta da AnastasioMontalto ha una superba elevazione, ma non riesce a centrare la portada buona posizione. Poi tutta lunga serie di azioni non concretizzateper un soffio. Si va al riposo sullo 0-0 e sembra lo stesso film giàvisto contro l’Audace Cerignola, ma non sarà così.Nella ripresa al 49’ capitan Castellini, con una vera prodezza, riescead arpionare in scivolata un pallone a un difensore del Monopoli in
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fase di ripartenza, il pallone proviene a Di Gennaro, mentre gli ospitisi trovano scoperti. Il centrale etneo mette in mezzo un bel rasoterrasul quale si avventa Lunetta che non lascia scampo al portiere ospiteVitale.La gara cambia completamente volto e il Monopoli ha una reazionerabbiosa e convincente. Toscano cerca di allentare la pressione degliospiti sostituendo lo sfiancato D’Andrea col più fresco Stoppa, ma ilMonopoli continua a spingere. Al 65’ i pugliesi mandano in campoBruschi e Yabre al posto di Buvelardi e Cristallo. Al 70’ Quaini eInglese entrano al posto di Carpani e Montalto.Saranno i due neo entrati del Monopoli a far tremare il Catania: al 74’un colpo di testa di Yabre nell’angolino basso alla sinistra diAdamonis sarà ricacciato fuori dal portiere etneo con una prodezza, eal 77’ lo stesso calciatore di colore in mezza girata al volo sfiorerà ilpalo. All’81’ sarà Bruschi ad approfittare di un errore del Catania indisimpegno difensivo la sua bordata non sarà trattenuta da Adamonis,ma ci penserà Di Gennaro, il migliore dei rossazzurri, a salvare tutto.All’84’ il Monopoli manda in campo Grandolfo per gli ultimidisperati tentativi di arrivare al pari (che avrebbe meritato), e all’ 86’Bruschi colpisce in pieno la traversa.Nel finale Toscano manda in campo Gega al posto di Lunetta.Sospiro di sollievo al triplice fischio che sancisce la fine della gara.Il Monopoli le ha tentate tutte per pareggiare disputando un gransecondo tempo, ma fra un’occasione degli ospiti e un’altra nel mezzoci sono state due grandi occasioni del Catania per raddoppiare echiudere l’incontro, ma in entrambi i casi, Luperini al 76’ e Ingleseall’85’hanno fallito la rete.Contavano i tre punti, col tempo arriverà anche il gioco più brillante.Adesso con la stessa grinta ad affrontare la gara esterna di Caserta,una trasferta che nello scorso campionato rappresentò una vittorialarga e un momento di illusione.
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