Grande prova di squadra del Catania che infligge alla Casertana,
abituata ai pareggi, la seconda sconfitta stagionale e arriva a un punto
dal terzetto di testa composto da Benevento, Picerno e Monopoli.
Padroni di casa con l’organico meno forte dello scorso campionato,
basta citare l’assenza del tecnico Cangelosi, sostituito dal giovane Iori
e del fantasista Curcio, ma pur sempre in grado di far punti con
qualsiasi avversario, visto che prima di oggi, erano stati battuti in
campionato solo dall’imprevedibile Juventus Nex Gen.
Assenze pesanti in entrambi gli schieramenti, fra i padroni di casa
Kontek, fra i rossazzurri Sturaro, Di Tacchio e De Rose, ma Catania
che è più squadra e con un tasso tecnico superiore.
Toscano alla vigilia, pur mantenendo la dovuta prudenza, non fa
mistero di voler conquistare l’intera posta in palio e per centrare
l’obiettivo schiera il suo consueto 3-4-2-1 scegliendo Adamonis a
custodia dei pali la linea difensiva formata da Castellini, Di Gennaro e
Anastasio, i quattro di centrocampo sono Guglielmotti, Verna,
Carpani, e Lunetta, più avanti Stoppa e Luperini a supporto della
punta Montalto. La Casertana risponde con un 4-2-3-1 nel quale
spiccano Carretta e Asencio, oggi in ombra ed entrambi sostituiti al
72’.
In panchina il giovane tecnico Manuel Iori, ex capitano del Cittadella.
Al 10’ Mimmo Toscano è costretto, suo malgrado, a operare la prima
sostituzione inserendo Ierardi al posto di Lunetta che ha accusato
problemi fisici.
Doccia fredda per i rossazzurri al 18’: rilancio del portiere Zanellati
che raggiunge direttamente Mancini, mal controllato dalla difesa
etnea, tiro immediato dal limite dell’area e pallone che s’insacca dopo
aver colpito entrambe i pali. Una chiara risposta a chi si ostina a
costruire dal basso. Nell’occasione viene ammonito dalla panchina
Rocca, per eccessiva esultanza.
Reazione immediata del Catania e pareggio al 27’ con Guglielmotti,
l’ottavo marcatore diverso in 8 reti realizzate dai rossazzurri.
Traversone dell’ex Anastasio che raggiunge l’esterno del Catania, che
tutto solo in area, che non sbaglia.
Gara che s’incattivisce e cartellini gialli a raffica: al 31’ Guglielmotti
per un fallo su Bakayoko, al 35’ al tecnico Toscano per proteste, al
39’ giallo per Carpani e, nella gara dei tanti ex, al 42’ per l’ex
rossoblù Montalto, oggi decisamente in ombra.
La prima frazione si chiude sul punteggio di 1-1.
Alla ripresa delle ostilità Toscano opera un doppio cambio lasciando
negli spogliatoi Guglielmotti, non in perfette condizioni fisiche e
Montalto e mandando in campo Raimo e Inglese.
Al 49’ altro giallo per il Catania, stavolta la vittima è Verna.
Le due squadre non s’accontentano del pari e cercano di vincere la
gara.
Ma nella lettura dell’incontro fra i due tecnici a vincere è nettamente
l’esperto Toscano contro l’acerbo Iori.
Il tecnico etneo, al 75’, azzecca la mossa giusta sostituendo Luperini,
che non aveva demeritato, con l’estroso Jimenez.
Al nuovo entrato bastano quattro minuti per cambiare le sorti della
gara: assist di Anastasio, fra i migliori in campo, e inserimento
perfetto sul secondo palo per il vantaggio del Catania.
Nove reti con 9 calciatori diversi. A interrompere l’insolita striscia ci
pensa Inglese al 93’, liberato da Jimenez dopo una veloce ripartenza.
L’ex centravanti del Chievo diventa, così, se è lecito dire, con 2 reti il
capocannoniere stagionale del Catania.
Finisce 3-1 per il Catania che conquista 3 punti che valgono oro.
La prossima gara al Massimino contro il Team Altamura, squadra da
non sottovalutare ma alla portata dei rossazzurri.
Foto d’archivio