Dopo il Benevento, incontrato e battuto all’esordio stagionale al
Massimino, l’AZ Picerno, che ha strappato lo 0-0, l’Audace
Cerignola, che ha pareggiato con lo stesso punteggio e la capolista
Monopoli, superata per 1-0, il Catania, per la prima volta in stagione,
nella quinta gara casalinga, ospita una squadra che occupa la parte
destra della graduatoria. Anche se il torneo è molto equilibrato, i
rossazzurri di Toscano hanno travolto per 3-1 le uniche due squadre
non di alta classifica, fra le altre cose incontrate fuori dalle mura
amiche, Juventus Nex Gen e Casertana, a testimonianza che la società
del presidente Ross Pelligra ha di tutto per poter puntare alla
promozione diretta.
Nonostante il valore di alcune formazioni incontrate, il Catania ha
cominciato bene il campionato e, alla fine dell’ottava giornata, dopo
la convincente vittoria esterna ottenuta sul campo della Casertana, si è
trovato al quarto posto, insieme all’Audace Cerignola, a un solo punto
dalla vetta, occupata a quota 16 dal trio composto da Benevento,
Picerno e Monopoli.
Come una pioggia a ciel sereno, ma ad osservare bene nel cielo di fine
luglio e di inizio agosto del Catania si erano addensati minacciosi
nuvoloni, è arrivato un punto di penalizzazione per responsabilità
oggettiva, per aver omesso di prestare una garanzia integrativa
finanziaria per gli stipendi.
È andata anche bene in quanto si è trattato di una pena pattuita.
Tre punti di penalizzazione avrebbero costituito un forte contraccolpo
a livello psicologico. Un punto, per quanto fastidioso, è facilmente
recuperabile, basta trasformare in vittoria un pareggio in campo
esterno. Fra le mura amiche, nemmeno si discute: una squadra che ha
delle ambizioni deve cercare di vincere tutte le gare casalinghe.
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Una penalità che poteva essere evitata e che ha fatto scendere i
rossazzurri al quinto posto in graduatoria. Un antichissimo proverbio
catanese recita: “A chiangiri u motto su lacrimi pessi”.
Quindi, ormai è inutile continuare a parlarne, bisogna subito chiudere
questo capitolo poco gradevole della stagione rossazzurra e mettere
sotto il Team Altamura.
Per i tifosi etnei si trattava di una squadra avversaria mai incontrata in
passato in quanto la società Team Altamura è stata fondata nel 2003,
e la squadra incontrata e battuta per 3-2 dal Catania nel campionato
1996-97 era un’altra società che, per lunghi anni, ha convissuto con
l’attuale Team Altamura prima di scomparire nel 2020.
La squadra del comprensorio pugliese, guidata da un tecnico giovane
e ambizioso come l’ex centrocampista Daniele Di Donato, ha avuto
un avvio di campionato disastroso con 4 sconfitte iniziali,
all’improvviso si è svegliata vincendo le ultime due gare in trasferta, a
Taranto e sul campo del Giugliano dove, sotto per 2-1 è riuscita a
ribaltare il risultato nei minuti di recupero. Però, dopo l’esaltante
vittoria di Giugliano i biancorossi non sono stati capaci di dar seguito
alla serie utile, cedendo in casa contro il Monopoli, confermando di
essere squadra da trasferta, dove hanno conquistato 6 dei 7 punti che
hanno in classifica.
Fra la leonessa di Puglia, come viene chiamata la società barese,
spiccano alcuni elementi, come l’esperto attaccante Leonetti e l’altra
punta D’Amico, proveniente dalla Primavera dell’Inter, che ha già
avuto modo di esordire in serie A.
Mimmo Toscano, pur consapevole delle insidie che può nascondere
una gara dal pronostico all’apparenza scontato, non ha tempo e voglia
di riflettere sugli obiettivi ambiziosi della società Team Altamura ed è
tutto concentrato sul suo Catania e sulla terza vittoria consecutiva da
conquistare. Pertanto, schiera in campo, infortuni a parte, la miglior
formazione possibile con Adamonis in porta, una linea difensiva
composta da Castellini, Di Gennaro e Ierardi, i quattro di
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centrocampo sono Guglielmotti, Verna, Carpani, e Anastasio, più
avanti Stoppa e Jimenez a dar man forte a Roberto Inglese.
Gara subito vivace con gli ospiti che non si chiudono e al 4’ si
rendono pericolosi con una punizione calciata da Dipinto, deviata in
angolo da Di Gennaro. Il Catania ribatte subito e al 5’ Carpani, servito
da Jimenez si vede negata la rete da Pane, un portiere che, nel passato,
ha sempre fatto soffrire il Catania. Al 12’ Castellini manda il pallone
sull’esterno della rete dando l’illusione ottica del gol.
I rossazzurri aumentano i giri del motore e il vantaggio appare
questione di minuti. Infatti, arriva al 24’ quando una conclusione
potente dal limite dell’area di Stoppa viene respinta corta da Pane, sul
pallone piomba Carpani e sigla la rete del vantaggio. Si tratta di una
rete che, per svolgimento dell’azione, richiama alla mente la rete della
vittoria sul Benevento, siglata dallo stesso Carpani. Sbloccata la gara
il Catania gioca in scioltezza e al 30’ raddoppia: Jimenez ruba il
pallone in maniera fin troppo irruenta a un avversario, il signor
Gianluca Renzi di Pesaro, attento per tutta la gara, ritiene l’intervento
corretto e fa continuare, Jimenez serve il pallone sulla sinistra al
libero Inglese che con un diagonale perfetto non lascia scampo al
portiere pugliese.
La prima frazione di gioco si chiude con il Catania in doppio
vantaggio e con la sensazione che le reti avrebbero potuto essere di
più.
Nella ripresa gli uomini di Toscano si limitano ad amministrare il
risultato e i pugliesi, ad eccezione di un tiro 67’ scagliato da fuori area
da Franco e deviato in angolo da Adamonis non si rendono mai
pericolosi. La difesa del Catania, dopo cinque gare casalinghe, è
l’unica imbattuta dell’intera serie C, nel caso che la Feralpi Salò, che
ha giocato 4 gare in casa, non dovesse subire reti nella prossima
partita casalinga di dividerebbe il primato con il Catania.
Per la volenterosa squadra di Daniele Di Donato segnare al Catania è
diventata un’impresa e la gara, nonostante le sostituzione effettuate,
era già segnata.
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Piuttosto è stato il Catania a un passo dal 3-0 quando Stoppa, ben
servito da Inglese, ha sciupato una grossa occasione.
Toscano nella ripresa ha dosato le forze operando alcune sostituzioni:
la prima al 61’ quando Raimo ha preso il posto di Guglielmotti,
autore di una gara convincente. Tripla sostituzione al 72’ con
Luperini al posto di Jimenez, brillante nel primo tempo, ma in palese
calo; D’Andrea al posto di Stoppa, autore di una prova positiva, ma
ancora senza reti in campionato e Montalto al posto di Inglese, il
migliore in campo.
Montalto, desideroso di fare o strafare, dopo alcuni secondi si è fatto
ammonire e ha sciupato un paio di ripartenze. All’83’ Quaini ha preso
il posto di Carpani, autore di una bella prestazione impreziosita dalla
rete che ha sbloccato la gara.
Il risultato non è cambiato più fino alla fine e per il Catania è arrivata
la terza vittoria consecutiva che consente di raggiungere in classifica
il Monopoli, bloccato in casa dal Crotone.
Adesso la gara esterna di Foggia, una gara difficile ma che questo
Catania, con un po' di fortuna può vincere.

Terza vittoria consecutiva per un Catania disciplinato edeterminato a farne le spese l’Altamura.Dopo il Benevento, incontrato e battuto all’esordio stagionale alMassimino, l’AZ Picerno, che ha strappato lo 0-0, l’AudaceCerignola, che ha pareggiato con lo stesso punteggio e la capolistaMonopoli, superata per 1-0, il Catania, per la prima volta in stagione,nella quinta gara casalinga, ospita una squadra che occupa la partedestra della graduatoria. Anche se il torneo è molto equilibrato, irossazzurri di Toscano hanno travolto per 3-1 le uniche due squadrenon di alta classifica, fra le altre cose incontrate fuori dalle muraamiche, Juventus Nex Gen e Casertana, a testimonianza che la societàdel presidente Ross Pelligra ha di tutto per poter puntare allapromozione diretta.Nonostante il valore di alcune formazioni incontrate, il Catania hacominciato bene il campionato e, alla fine dell’ottava giornata, dopola convincente vittoria esterna ottenuta sul campo della Casertana, si ètrovato al quarto posto, insieme all’Audace Cerignola, a un solo puntodalla vetta, occupata a quota 16 dal trio composto da Benevento,Picerno e Monopoli.Come una pioggia a ciel sereno, ma ad osservare bene nel cielo di fineluglio e di inizio agosto del Catania si erano addensati minacciosinuvoloni, è arrivato un punto di penalizzazione per responsabilitàoggettiva, per aver omesso di prestare una garanzia integrativafinanziaria per gli stipendi.È andata anche bene in quanto si è trattato di una pena pattuita.Tre punti di penalizzazione avrebbero costituito un forte contraccolpoa livello psicologico. Un punto, per quanto fastidioso, è facilmenterecuperabile, basta trasformare in vittoria un pareggio in campoesterno. Fra le mura amiche, nemmeno si discute: una squadra che hadelle ambizioni deve cercare di vincere tutte le gare casalinghe.
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Una penalità che poteva essere evitata e che ha fatto scendere irossazzurri al quinto posto in graduatoria. Un antichissimo proverbiocatanese recita: “A chiangiri u motto su lacrimi pessi”.Quindi, ormai è inutile continuare a parlarne, bisogna subito chiuderequesto capitolo poco gradevole della stagione rossazzurra e metteresotto il Team Altamura.Per i tifosi etnei si trattava di una squadra avversaria mai incontrata inpassato in quanto la società Team Altamura è stata fondata nel 2003,e la squadra incontrata e battuta per 3-2 dal Catania nel campionato1996-97 era un’altra società che, per lunghi anni, ha convissuto conl’attuale Team Altamura prima di scomparire nel 2020.La squadra del comprensorio pugliese, guidata da un tecnico giovanee ambizioso come l’ex centrocampista Daniele Di Donato, ha avutoun avvio di campionato disastroso con 4 sconfitte iniziali,all’improvviso si è svegliata vincendo le ultime due gare in trasferta, aTaranto e sul campo del Giugliano dove, sotto per 2-1 è riuscita aribaltare il risultato nei minuti di recupero. Però, dopo l’esaltantevittoria di Giugliano i biancorossi non sono stati capaci di dar seguitoalla serie utile, cedendo in casa contro il Monopoli, confermando diessere squadra da trasferta, dove hanno conquistato 6 dei 7 punti chehanno in classifica.Fra la leonessa di Puglia, come viene chiamata la società barese,spiccano alcuni elementi, come l’esperto attaccante Leonetti e l’altrapunta D’Amico, proveniente dalla Primavera dell’Inter, che ha giàavuto modo di esordire in serie A.Mimmo Toscano, pur consapevole delle insidie che può nascondereuna gara dal pronostico all’apparenza scontato, non ha tempo e vogliadi riflettere sugli obiettivi ambiziosi della società Team Altamura ed ètutto concentrato sul suo Catania e sulla terza vittoria consecutiva daconquistare. Pertanto, schiera in campo, infortuni a parte, la migliorformazione possibile con Adamonis in porta, una linea difensivacomposta da Castellini, Di Gennaro e Ierardi, i quattro di
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centrocampo sono Guglielmotti, Verna, Carpani, e Anastasio, piùavanti Stoppa e Jimenez a dar man forte a Roberto Inglese.Gara subito vivace con gli ospiti che non si chiudono e al 4’ sirendono pericolosi con una punizione calciata da Dipinto, deviata inangolo da Di Gennaro. Il Catania ribatte subito e al 5’ Carpani, servitoda Jimenez si vede negata la rete da Pane, un portiere che, nel passato,ha sempre fatto soffrire il Catania. Al 12’ Castellini manda il pallonesull’esterno della rete dando l’illusione ottica del gol.I rossazzurri aumentano i giri del motore e il vantaggio apparequestione di minuti. Infatti, arriva al 24’ quando una conclusionepotente dal limite dell’area di Stoppa viene respinta corta da Pane, sulpallone piomba Carpani e sigla la rete del vantaggio. Si tratta di unarete che, per svolgimento dell’azione, richiama alla mente la rete dellavittoria sul Benevento, siglata dallo stesso Carpani. Sbloccata la garail Catania gioca in scioltezza e al 30’ raddoppia: Jimenez ruba ilpallone in maniera fin troppo irruenta a un avversario, il signorGianluca Renzi di Pesaro, attento per tutta la gara, ritiene l’interventocorretto e fa continuare, Jimenez serve il pallone sulla sinistra allibero Inglese che con un diagonale perfetto non lascia scampo alportiere pugliese.La prima frazione di gioco si chiude con il Catania in doppiovantaggio e con la sensazione che le reti avrebbero potuto essere dipiù.Nella ripresa gli uomini di Toscano si limitano ad amministrare ilrisultato e i pugliesi, ad eccezione di un tiro 67’ scagliato da fuori areada Franco e deviato in angolo da Adamonis non si rendono maipericolosi. La difesa del Catania, dopo cinque gare casalinghe, èl’unica imbattuta dell’intera serie C, nel caso che la Feralpi Salò, cheha giocato 4 gare in casa, non dovesse subire reti nella prossimapartita casalinga di dividerebbe il primato con il Catania.Per la volenterosa squadra di Daniele Di Donato segnare al Catania èdiventata un’impresa e la gara, nonostante le sostituzione effettuate,era già segnata.
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Piuttosto è stato il Catania a un passo dal 3-0 quando Stoppa, benservito da Inglese, ha sciupato una grossa occasione.Toscano nella ripresa ha dosato le forze operando alcune sostituzioni:la prima al 61’ quando Raimo ha preso il posto di Guglielmotti,autore di una gara convincente. Tripla sostituzione al 72’ conLuperini al posto di Jimenez, brillante nel primo tempo, ma in palesecalo; D’Andrea al posto di Stoppa, autore di una prova positiva, maancora senza reti in campionato e Montalto al posto di Inglese, ilmigliore in campo.Montalto, desideroso di fare o strafare, dopo alcuni secondi si è fattoammonire e ha sciupato un paio di ripartenze. All’83’ Quaini ha presoil posto di Carpani, autore di una bella prestazione impreziosita dallarete che ha sbloccato la gara.Il risultato non è cambiato più fino alla fine e per il Catania è arrivatala terza vittoria consecutiva che consente di raggiungere in classificail Monopoli, bloccato in casa dal Crotone.Adesso la gara esterna di Foggia, una gara difficile ma che questoCatania, con un po' di fortuna può vincere.