Foggia-Catania con il lutto al braccio e con la tristezza nel cuore per il
vivo ricordo di tre giovani tifosi foggiani strappati alla vita, mentre
ritornavano a casa dopo aver assistito alla gara Potenza-Foggia.
In onore dei giovani ragazzi la gara inizia con tre minuti di ritardo.
Foggia-Catania con la nostalgia del tempo che fu.
Nel lontano1969-70 i rossazzurri, allora guidati da Egizio Rubino,
vennero promossi in serie A, con loro Varese e Foggia.
Nel 1979-80 il Catania, guidato fino alla 7^ giornata da Gennaro
Rambone e poi da Lino De Petrillo, venne promosso in serie B
vincendo il campionato, con i rossazzurri venne promosso anche il
Foggia, arrivato al secondo posto, mentre nel girone A veniva
promosso il Varese. Il Varese è scomparso dal calcio che conta, ma il
Foggia, fra fallimenti e rinascite è ancora a duellare col Catania.
Al limite dell’impossibile che le due squadre, possano essere
promosse in coppia, il Foggia non ha né la struttura societaria né
l’organico all’altezza, il Catania, reduce da tre vittorie consecutive,
invece, ci spera. I calciatori rossazzurri hanno dimostrato di formare
una squadra compatta, mai doma e di ottimo livello tecnico. Guidati
da un tecnico vincente come Toscano e con dietro le spalle una
società solida le possibilità di centrare l’obiettivo finale le possibilità
aumentano.
Non sarà facile in quanto la capolista Benevento ha tutte le carte in
regola per vincere il campionato e sta volando.
Il Catania arriva a Foggia dopo la vittoria ottenuta per 3-0 dal
Benevento sul difficile campo del Sorrento. La speranza segreta è
quella di centrare la quarta vittoria consecutiva per tenere il passo, la
consapevolezza è quella che non sarà facile passare da un campo
tradizionalmente ostico per il Catania come lo Zaccheria di Foggia.
Toscano presenta il suo tradizionale 3-4-2-1 con Adamonis in porta,
la linea difensiva composta da Castellini, Ierardi e Di Gennaro nei
quattro di centrocampo, assente l’indisponibile Carpani, ci sono
Guglielmotti, Verna, Luperini e Anastasio, più avanti Stoppa e
Jimenez a sostegno della punta centrale che, a sorpresa, è Montalto.
Il Foggia, rinvigorito dalla cura di Capuano, è deciso di vendere cara
la pelle, per dedicare la vittoria ai tre giovani tifosi scomparsi.
Il Catania disputa un primo tempo al cloroformio, ma manca subito
una clamorosa palla gol per andare in vantaggio con Montalto, che
ancora una volta ha fallito la prova.
Capuano, da “vecchia volpe” ha cercato di colmare il dislivello
tecnico col Catania cercando di non far sviluppare gioco ai
rossazzurri.
Fra i satanelli i più pericolosi sono Millico, Tascone, Emmausso e
Murano, quattro che non hanno bisogno di presentazione.
Arbitro dell’incontro è il signor Dario Di Francesco di Ostia Lido.
Gara che si apre con una clamorosa occasione per il Catania al 1’ con
Montalto che con un colpo di testa manda oltre la traversa un assist di
Anastasio. Il Foggia ribatte con Emmausso al 12’ e con Murano al
22’. Padroni di casa grintosi e pericolosi e al 26’ un tiro cross del
vivace Millico per poco non inganna Adamonis.
Al 33’ segna Murano, ma l’arbitro annulla per una vistosa spinta di
Emmausso a Guglielmotti.
Al 39’ padroni di casa in vantaggio: angolo tagliato di Millico,
respinta di testa di Castellini, ma il pallone arriva sui piedi di Tascone
che non perdona. Il Catania va al riposo sotto di una rete e a inizio
ripresa Toscano opera una tripla sostituzione mandando in campo
Inglese al posto dell’insufficiente Montalto, Quaini al posto di
Stoppa, sottotono, e D’Andrea per Jimenez.
Catania subito vivace con Anastasio che da calcio d’angolo mette in
difficoltà De Lucia. Al 50’ doccia gelata per i rossazzurri: Emmausso
è bravo a servire Tascone che si libera di Anastasio e raddoppia.
Il Catania è stordito ma Toscano, cogliendo il momento di difficoltà,
lo scuote e al 54’ manda in campo Lunetta al posto di Luperini.
Al 58’ un bel colpo di testa di Inglese viene respinto con difficoltà de
De Lucia, ma Castellini non riesce ad approfittarne e tira in maniera
debole.
Al 67’ D’Andrea si procura un sacrosanto rigore e vuole tirarlo.
Il portiere di casa De Lucia si supera e impedisce a D’Andrea di
diventare il decimo marcatore diverso del campionato del Catania.
Toscano le prova tutte e al 76’ manda in campo Raimo al posto di
Guglielmotti. All’80’ D’Andrea spreca una rete fatta e le speranze del
Catania sembrano tramontare, ma all’87’ Roberto Inglese ricorda a
qualche incompetente che non ha realizzato 35 reti in serie A per caso
e manda in rete una corta respinta di De Lucia riaccendendo le
speranze del Catania di evitare la sconfitta.
Sei minuti di recupero e al 48’ una brillante triangolazione fra
Castellini-Inglese e D’Andrea libera Di Gennaro che mette in rete la
rete del pareggio, diventando il decimo calciatore differente fra i
rossazzurri ad andare in rete.
Finisce 2-2 il Foggia ci resta male, ma il Catania ha meritato il
pareggio e ha dimostrato che è in grado di giocarsi la promozione
diretta fino all’ultima giornata. Bisogna crederci, fino alla fine, come
oggi.

Foto d’archivio