Catania e Trapani alla vigilia può essere definito il derby delle deluse.
Entrambe le squadre, secondo le previsioni fin troppo esagerate e
ottimistiche del presidente del Trapani Antonini e secondo le
speranze, non meno ottimistiche dei tifosi rossazzurri, a questo punto
del campionato avrebbero dovuto occupare uno dei primi tre posti in
classifica. Invece, dopo 14 giornate di campionato, arrivano al derby
del Massimino distanti dalla vetta, con lo stesso cammino di 5
vittorie, 6 pari e 3 sconfitte, con gli stessi punti conquistati sul campo,
21, anche se il Catania in classifica, per la nota penalizzazione, di
punti ne ha 20.
Per le due squadre le attenuanti non mancano, in verità più per il
Catania che per il Trapani.
Da Trapani, autorevoli fonti giornalistiche, parlano di un presidente
Antonini arrabbiato e deluso in quanto secondo le sue previsioni,
basate non si sa su che cosa, la sua squadra avrebbe dovuto chiudere il
girone d’andata in testa alla classifica con un paio di punti di
vantaggio sulla seconda! Per quel che si è visto al Massimino la sua
squadra, volenterosa, aggressiva e battagliera, dovrà lottare fino alla
fine del campionato, senza distrarsi, e dovrà essere accompagnata da
una buona dose di fortuna per andare oltre il quinto-sesto posto finale.
Per qualcuno, dopo l’esonero di Torrisi l’attuale tecnico Aronica non
ha avuto ancora il tempo per inquadrare la squadra come si deve, ma
ci si dimentica che l’allenatore è stato mandato via dopo la sconfitta
interna per 3-0 contro l’AZ Picerno alla seconda giornata di
campionato!
La verità è che la botte dà il vino che ha e il Trapani non ha, come
ritiene Antonini, una squadra di primissimo livello in grado di vincere
il campionato. Come diverse squadre del girone, ha parecchi buoni
calciatori ma nulla più.
Le attenuanti del Catania sono molto più tangibili rispetto a quelle
della società granata, a partire dall’assenza cronica di diversi
calciatori, soprattutto in un reparto nevralgico come il centrocampo.
In diverse gare, per non dire quasi tutte, il tecnico Toscano è stato
costretto a fare di necessità virtù. Non ha fatto eccezione il derby
contro il Trapani, che arriva dopo una delle tante settimane di
burrasca alle quali il popolo rossazzurro, purtroppo, si è ormai
abituato.
Alla lunga lista di assenze si è aggiunto anche Luperini e l’allenatore
etneo ha optato per un 3-4-2-1 ripresentando Bethers in porta, dopo la
non felice giornata di Adamonis contro il Crotone, poi Castellini, Di
Gennaro e Gega, in sostituzione dell’infortunato Ierardi, a
centrocampo Raimo, Verna, Anastasio, Jimenez e Stoppa, in avanti la
coppia formata da Montalto e Inglese. Il Trapani ha risposto con un 4-
4-2, riponendo le sue speranze sull’italo-argentino Facundo Lescano,
capocannoniere del campionato, con 11 reti il più prolifico dell’intera
serie C.
Il Trapani, che alla vigilia ha sbandierato ai quattro venti di venire a
Catania per vincere disputando una gara a viso aperto, è stato messo
subito in difficoltà da un Catania concentrato e determinato.
Il “viso aperto” gli ospiti lo hanno mostrato soltanto nei primi due
minuti, al 5’ quando Udoh ha girato di testa un pallone verso la porta
difesa da Bethers, ma il portiere del Catania ha parato a terra in tuffo
la sua conclusione, trasmettendo subito sicurezza ai suoi compagni e
al pubblico di fede rossazzurra e al 6’ con una conclusione dalla
distanza di Carriero, che non ha impensierito Bethers.
Poi il Catania ha cominciato a “martellare” e il Trapani ha stentato a
varcare la propria metà campo rischiando più volte la capitolazione:
all’8’ su un bel cross di Jimenez, Montalto ha alimentato il suo
incredibile bottino di occasioni mancate calciando alto. Al 13’ Seculin
si è dovuto distendere per impedire che un diagonale di Stoppa finisse
in rete. Un minuto dopo su cross di Verna, da buona posizione, Gega
ha colpito di testa in maniera centrale. Al 15’ Seculin mandava in
angolo una girata di Inglese. Il Trapani spezzava il monologo
catanese al 17’ con una punizione per un atterramento di Bifulco, ma
Bethers non si faceva sorprendere. Al 32’ la rete sembrava cosa fatta:
Stoppa superava in velocità un avversario, un altro scivolava e
consentiva all’attaccante del Catania di puntare diritto verso la porta
difesa da Seculin, ma l’ex Catanzaro, arrivato alla meta, anziché
sparare un bolide centrale, tentava una finta, alla quale Seculin non
abboccava e il portiere riusciva a respingere. Nel prosieguo
dell’azione Inglese girava in rete, ma era finito in fuorigioco.
Al 41’ Stoppa, il migliore in campo, serviva Jimenez, cross pronto e
Raimo, a due passi dalla porta si divorava una rete fatta.
In Tribuna A diversi tifosi, prevenuti e sfiduciati, attribuivano l’errore
a Montalto che, in questa occasione non c’entrava nulla!
Catania-Trapani rappresentava l’ottava gara casalinga. Ebbene, in 8
gare casalinghe in totale 5 reti, 4 del Catania e una del Latina. Ancora
nessuna rete sotto la porta occupata dai tifosi della Tribuna Nord. Una
coincidenza? Una maledizione? Niente di tutto questo in quanto le
serie statistiche, per quanto lunghe, sono destinate a interrompersi.
Infatti, al 44’, in maniera inaspettata la serie si spezzava: Raimo
metteva in moto Castellini sulla destra, il capitano crossava in
maniera tagliata e il pallone finiva la sua corsa alle spalle di Seculin.
Si andava al riposo.
Solo dopo lo svantaggio il Trapani cominciava a giocare in maniera
aperta: a inizio ripresa Aronica cambiava modulo inserendo Ciotti e
Fall al posto di Spini e Udoh. L’attaccante di colore si darà un gran da
fare cercando in tutti i modi di rendersi pericoloso.
Al 46’ il Catania sciupava una grossa occasione per chiudere la gara:
Castellini s’involava sulla destra e crossava per Montalto, stavolta era
proprio lui, che di testa mandava alto!
Al 50’ il Trapani pareggiava al termine di un’azione insistita, su un
cross proveniente dal versante destro Castellini respingeva male di
testa, il pallone proveniva a Cilento che, da due passi, batteva
l’incolpevole Bethers con un violento tiro sotto la traversa.
Il Catania si ribellava a quella che, visto l’andamento della gara,
appariva come un’ingiustizia e al 57’ tornava in vantaggio: Verna
trovava Stoppa libero, sublime filtrante dell’attaccante di Biella per
Inglese che, sul filo del fuorigioco, sgusciava fra i difensori del
Trapani e freddava Seculin. Stavolta il Trapani accusava la botta, ma
il Catania non riusciva a dargli il cosiddetto colpo di grazia, anche
perché al 65’ Stoppa, servito dal neo entrato D’Andrea, mandava in
confusione la difesa ospite e si procurava un sacrosanto rigore. Ma dal
dischetto, anziché Inglese o lo stesso D’Andrea, si presentava
Castellini che al momento di calciare scivolava e mandava il pallone
in curva!
Lo scampato pericolo galvanizzava il Trapani che ci tentava fino alla
fine, la gara assumeva i connotati delle tipiche battaglie calcistiche
della serie C, ma il Catania domava tutti i tentativi del Trapani dal
nascere e si assicurava, con pieno merito i 3 punti.
Antonini a fine gara veniva colto da un leggero malore.
Tanti auguri al presidente del Trapani e tanti auguri alla squadra e ai
suoi tifosi, con la speranza che nel derby di ritorno le due squadre si
possano trovare molto più in alto in classifica.