Purtroppo i punti persi restano tali e non si possono più recuperare,
l’unica cosa che resta da fare rimane quella di non sciupare più punti.
Andare avanti senza fare proclami facendo parlare il campo.
Dopo la larga vittoria sul campo del fanalino di coda Taranto e
l’inaspettata sconfitta casalinga contro il Potenza il Catania di
Toscano inizia il girone di ritorno ospitando il Sorrento, alla ricerca di
sapere qual è la vera identità della squadra.
Il campionato adesso ha iniziato la sua fase discendente e col
trascorrere delle giornate il margine per recuperare posizioni in
classifica si riduce sempre di più.
Nonostante le tante attenuanti, il girone d’andata si è chiuso nel
peggiore dei modi portando con sé pochi aspetti positivi e molti
negativi: infortuni a ripetizioni, calciatori che dovevano costituire dei
punti di forza dal rendimento assai deludente, punti sciupati con
frequenza, il più delle volte banalmente, mentre le squadre avversarie,
a poco a poco, sorpassavano in classifica il Catania fino a spingerlo
giù all’ottavo posto, non proprio in linea con le aspirazioni della
società e dei tifosi. Mimmo Toscano, in mezzo alla tempesta, da
esperto nocchiero, ha fatto quel che ha potuto per mantenere in rotta il
vascello rossazzurro, ma i venti contrari sono stati davvero forti e
insidiosi e gli hanno creato difficoltà oggettive.
Il Catania aveva iniziato molto bene il campionato con il pari a reti
inviolate di Sorrento, poi l’esordio casalingo vittorioso contro il
Benevento, attuale capolista del campionato, quindi la vittoria sul
campo della Juventus next gen che aveva fatto ben sperare.
Intanto arrivava la prima mazzata legata al grave infortunio del
centrocampista Di Tacchio, poi la prima ventata di negatività di
risultati col pari interno contro l’AZ Picerno e con la sconfitta
inaspettata di Giugliano per 3-2, una gara persa in maniera
immeritata. Nella rosa degli etnei affioravano le prime due crepe:
Bethers, che aveva esordito in campionato e aveva fatto benissimo
con solo una rete subita, viene sostituito in porta da Adamonis. Il
portiere ex Perugia non dà ampie garanzie e si rende responsabile
sulla prima e sulla terza rete subita. Sturaro, che fin a quel momento
aveva dimostrato di essere un calciatore diverso di quello scialbo
visto lo scorso campionato, alla sesta di campionato, nella gara
interna contro il Cerignola, sarà vittima di un fallo cattivo riportando
un grave infortunio al ginocchio.
Assieme a Sturaro sarà il turno di De Rose a infortunarsi e a lasciare
nei guai Toscano, costretto a inventarsi il centrocampo e a sostituire i
tanti difensori indisponibili.
Il resto è storia recente con alti e bassi che hanno fatto gioire, come il
brillante pareggio sul campo dell’Avellino e disperare, come il
successivo pareggio interno contro la Cavese, con la clamorosa rete
sciupata in chiusura da Sturaro, rientrato dopo la lunghissima assenza,
assumendo, purtroppo, le stesse sembianze dello scorso campionato.
Dopo la larga vittoria sul campo del fanalino di coda Taranto e
l’inaspettata sconfitta casalinga contro il Potenza, nata dalla sfortuna e
dalle due clamorose papere del portiere Adamonis, mandato in campo
al posto dell’infortunato Bethers.
Al fischio di chiusura all’ex portiere del Perugia, beccato
ripetutamente dal pubblico dopo i due grossi infortuni, saltavano i
nervi e si recava da solo negli spogliatoi, un gesto aveva tutto il
significato di rottura insanabile. I tifosi rossazzurri non si strappavano
di certo i capelli alla notizia che Toscano aveva affidato la difesa della
porta al giovane portiere della Primavera Damiano Butano. Tanto che,
dopo cinque minuti di gioco, quando il sedicenne esordiente toccava
il suo primo pallone, fioccavano gli applausi di incoraggiamento.
Per Toscano, costretto a fare di necessità virtù, un modulo consueto, il
3-4-2-1 ma con interpreti inediti.
In porta, come già detto, dopo i due gravi strafalcioni del portiere
Adamonis che sono costati la sconfitta interna contro il Potenza, c’è il
sedicenne Butano, Castellini, Quaini e Gega nei tre di dietro.
Nei quattro di centrocampo Carpani, De Rose, Sturaro, Anastasio, più
avanti Jimenez e Stoppa a sostegno di Inglese.
Il Sorrento, che ha come obiettivo prioritario quello di una salvezza
tranquilla, viene da due sconfitte consecutive e consapevole della
pochezza offensiva, mira allo 0-0. Al tecnico campano Enrico
Barillari i conti tornano fino alla fine del primo tempo, che si chiude
col risultato di partenza, con le due squadre che commettono molti
errori d’impostazione. Il Catania appare più determinato degli ospiti e
al 14’ si rende pericoloso con una bella iniziativa di Stoppa non
sfruttata alla perfezione da Inglese. Al 23’ corner per il Sorrento e la
brillante uscita di pugni del giovane Butano rassicura i tifosi. Poche
emozioni fino alla fine della prima frazione. Al 41’ problemi fisici per
Sturaro e Toscano lo sostituisce con D’Andrea. Il primo tempo si
chiude sullo 0-0 fra i fischi del Massimino.
Nella ripresa i fuochi artificiali. Toscano presenta subito Raimo al
posto di Carpani.
Il Catania vuole vincere, il Sorrento non vuole scoprirsi.
Al 50’ conclusione di Anastasio bloccata dal portiere ospite Del
Sorbo.
Al 53’ rossazzurri vicinissimi al vantaggio con Castellini che su uno
spiovente da calcio d’angolo colpisce bene di testa sfiorando la rete
per poco. Improvvisa reazione del Sorrento che al 55’ colpisce la
traversa con un tiro dalla distanza di Todisco col giovane portiere
etneo apparso fuori causa. Al 57’ Toscano sostituisce Anastasio con
Lunetta per dare maggiore incisività alla squadra. Al 59’ Catania a un
soffio dal vantaggio con un tiro di Stoppa che, servito da Raimo,
colpisce la traversa. Si capisce che il risultato di partenza non durerà
fino alla fine. Al 60’ grande conclusione in diagonale di Inglese e
straordinaria risposta di Del Sorbo. Al 74’ il Catania passa in
vantaggio con un preciso colpo di testa di Inglese su punizione battuta
da Stoppa. Sbloccato il punteggio il Catania gioca sul velluto e al 79’
raddoppia con Stoppa che da posizione defilata s’accentra e scaglia un
micidiale sinistro sul primo palo. Il pallone, pur deviato da un
difensore s’insacca. Il Sorrento s’arrende, nonostante i cambi a
ripetizione.
Ma il Catania in questa gara parla un’altra lingua e al 88’ Inglese
finalizza una bella triangolazione tra Lunetta, Raimo e Jimenez che
entra in area e lo mette in condizione di segnare a porta vuota.
Nei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro Mastrodomenico
di Matera il Catania segna la quarta rete ed è tripletta per Roberto
Inglese che sfrutta un lungo lancio di Lunetta, entra in area e non dà
scampo a Del Sorbo.
Una vittoria che, oltre i tre punti, dà morale. Adesso dopo la pausa
natalizia il Catania andrà a Benevento per misurare le sue potenzialità
contro la capolista del campionato.
La vittoria, sebbene larga ed eclatante, non risolve tutti i problemi dei
rossazzurri ma, per quel che si è visto, ha fornito a Mimmo Toscano
delle indicazioni utili. Il giovane portiere Butano, pur non essendo
Bethers, ha dimostrato di poter essere affidabile, almeno quanto
Adamonis. Dopo l’uscita per infortunio di Sturaro il Catania ha
dilagato. L’ex Genoa e Juventus, per la serie C, è un calciatore
importante, ma serve il calciatore visto nelle prime sei gare, dello
Sturaro visto dopo il rientro il Catania può farne a meno, senza
sbattere la testa contro il muro per il dispiacere.
Matteo Stoppa ha realizzato la sua quinta rete nelle ultime cinque
gare, Roberto Inglese, con la tripletta realizzata è arrivato in doppia
cifra.
Il Catania può diventare una squadra temibile sviluppando un gioco
d’attacco in quanto la coppia Inglese-Stoppa non ha niente da
invidiare a nessuno.
Per intanto, quattro reti per augurare un buon Natale ai tifosi.