In un girone di serie C dominato dall’equilibrio, tanto che l’Altamura
ha imposto il pareggio alla capolista Benevento in Campania senza
eccessiva fatica, i tifosi del Catania si aggrappavano alla cabala.
Infatti, dopo due sconfitte consecutive, quando regna l’equilibrio, è
davvero difficile che arrivi la terza. I tifosi rossazzurri si augurano che
il Catania non costituisca la classica eccezione che conferma la
regola. L’avversario è di quelli tosti, quell’AZ Picerno da anni
radicato nelle parti alte della classifica che ha sempre fatto del terreno
amico del Donato Curcio il vero punto di forza. La classifica dice che
i rossoblù lucani hanno conquistato in casa ben 22 dei 32 punti totali,
adesso 23 sui 33 totali e solo il Benevento ha fatto più punti in casa.
Fuori dal Massimino il bilancio del Catania con 13 punti conquistati
non era brillante e tale rimane, visto che metà delle squadre hanno
fatto meglio.
Rossazzurri in ritiro dopo l’inaccettabile sconfitta contro la Juventus
Nex Gen, decisi a tornare, se non alla vittoria, almeno a far punti.
Se la sconfitta di Benevento era arrivata dopo una gara gagliarda,
quella contro la Juventus Next Gen ha lasciato perplessi più per
l’atteggiamento e per il gioco, non certo per il risultato, visto che la
Juventus Next Gen ha appena battuto il Monopoli, terribile fuori casa
con i suoi 26 punti e capolista del campionato in coppia col
Benevento.
Sul campo dell’AZ Picerno Toscano, contestato da alcuni tifosi oltre
il lecito dopo la sconfitta interna con i bianconeri, ha mischiato le
carte e ha presentato una formazione inedita con Anastasio in difesa e
Lunetta titolare. Sulla carta si tratta di un 3-4-2-1 con il confermato
Farroni in porta, Anastasio, Castellini e Quaini nei tre di dietro; a
centrocampo De Rose, Jimenez, Raimo e Lunetta, più avanzati
Carpani e Stoppa con Inglese unica punta. Fra i padroni di casa,
guidati da Francesco Tomei, Energe e Maiorino appaiono i più
insidiosi, saranno sostituiti entrambi.
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Le due squadre partono col freno a mano tirato ma al 20’ c’è la prima
grossa occasione da rete ed è per i padroni di casa con un diagonale
insidioso di Bernardotto, ma Farroni è bravo e si salva con i piedi.
La risposta del Catania si concretizza con un tiro da fuori area di De
Rose che si perde fuori di poco.
Si fa sotto il Picerno con Energe, ma il tiro è fuori bersaglio.
Al 38’Mimmo Toscano viene ammonito per proteste.
Le due squadre si temono e badano più a non perdere che a vincere.
Anche se al 43’ un poderoso colpo di testa di Inglese viene respinto
dal portiere di casa Summa con una vera e propria prodezza.
Si va al riposo sul punteggio di 0-0.
Nella ripresa Toscano conferma lo stesso undici di partenza.
La gara presenta lo stesso andamento della prima frazione di gioco
con le due squadre attente a non scoprirsi. Al 64’, un po’ a sorpresa, il
Catania passa in vantaggio: cross di Raimo per Carpani che scaglia
una “sassata” imparabile per il portiere di casa Summa.
I padroni di casa non ci stanno e Tomei al 73’ opera un triplo cambio
richiamando Esposito, Maiorino ed Energe e mandando in campo
Volpicelli, Cardoni e Petito.
Il Catania ha il torto di chiudersi e, dopo un tiro alto di Carpani il
finale è tutto dei padroni di casa. All’81’ una grande parata di Farroni
che si salva in angolo continua a far sognare i circa duecento tifosi
rossazzurri arrivati a Picerno, ma sugli sviluppi del corner Petito trova
la zampata giusta per riportare le squadre in parità.
I padroni di casa insistono e sfiorano il sorpasso. All’87’ Toscano
manda in campo Di Tacchio e Guglielmotti per Raimo e Carpani.
Nei minuti di recupero il Catania rischia la sconfitta, ma il fischio di
chiusura del signor Leone interrompe la serie delle sconfitte.
Un pari meglio di niente, ma i problemi, e sono tanti, restano.

Foto d’archivio