Le polemiche del presidente Antonini accendono il Trapani, ma provocano il Catania. Per i rossazzurri arriva l’ottavo risultato utile consecutivo.
Classifica a confronto Trapani-Catania non è un big match, certo si
tratta pur sempre di un derby, di secondo livello, ma di un derby.
Il Trapani, che a detta del suo esuberante e polemico
presidente Valerio Antonini doveva ammazzare il campionato, si
trovava in tredicesima posizione e fuori dei Play off.
Il Catania, che non ha mai dichiarato di voler ammazzare il
campionato, tra mille difficoltà legate agli infortuni a raffica, prima
della gara, occupava il sesto posto e durante tutto il torneo non è mai
uscito fuori dalla griglia dei Play off.
Antonini ha cominciato la lunga serie delle sue provocazioni subito
dopo la vittoria del campionato di serie D affermando che lui non
avrebbe commesso gli stessi errori fatti dalla dirigenza del Catania
dopo la promozione. Infatti, non ha fatto gli stessi errori ma ne ha
commessi di più e più gravi, visti i risultati ottenuti e visto che in
stagione ha cambiato ben quattro allenatori, che dopo questa
umiliante sconfitta, col ritorno di Aronica, diventeranno cinque!
Nessuno gli aveva chiesto niente e nel mondo del calcio, come nella
vita, avrebbe fatto bene a badare ai casi suoi.
Antonini ha continuato dicendo che il suo Trapani avrebbe vinto il
campionato per distacco e, prima della gara, con risultati e classifica
che certificano il suo fallimento è ritornato alla carica affermando che
il Trapani batterà il Catania, farà cinque vittorie consecutive,
centrando facilmente i Play off, che poi vincerà.
Le esternazioni del presidente del Trapani avevano l’obiettivo di
accendere la sua squadra, proveniente da cinque sconfitte consecutive,
ma hanno avuto l’effetto di provocare i rossazzurri, più qualitativi e
più motivati dei granata, che hanno disputato una gara quasi perfetta,
infliggendo ai cugini granata un’umiliante sconfitta interna.
A questo punto Antonini deve rassegnarsi in quanto non solo la sua
squadra è quasi definitivamente fuori dai Play off, ma deve pensare a
fare in fretta i 4 punti per non correre il rischio di disputare lo
spareggio per ottenere la salvezza.
Con Mimmo Toscano squalificato e con Michele Napoli in panchina
il Catania si è presentato al Provinciale con Dini in porta, Ierardi,
Celli, e De Fabro nel reparto difensivo, Raimo, autore di una gara
superlativa, a far l’elastico fra difesa e centrocampo, Quaini,
Anastasio e un gigantesco Di Tacchio a centrocampo. Più avanti
Jimenez, Lunetta e Stoppa che si sono alternati come falso 9.
Il Trapani, stordito dalla lunga serie di batoste, cerca il riscatto, parte
bene, ci mette tanto impegno ma per venti minuti non tira in porta, poi
al 21’ fallo di Del Fabro su Ciuferri e punizione dal limite che l’atteso
tedesco Kragl sciupa malamente. Al 26’ la più bella azione della gara
dei padroni di casa: l’arbitro non ravvisa un macroscopico fallo su Di
Tacchio, Piovanello va via sulla sinistra e pennella un bel cross in
area, Anastasio allontana di testa fuori area, il pallone arriva nei pressi
di Toscano che si coordina molto bene e calcia in maniera violenta,
Dini è superlativo e salva la sua porta. Al 29’ l’arbitro coglie Toscano
e Quaini che si stuzzicano e ammonisce entrambi. L’apporto del
calciatore etneo finisce in quanto, azzoppato e ammonito, comincia a
sbagliare palloni facili e per poco da un suo errore non nasce il
pareggio del Trapani, sventato da Del Fabro, tanto che si pensa,
giustamente, di sostituirlo.
Al 39’, un po’ a sorpresa, passa il Catania sugli sviluppi di un calcio
d’angolo ben studiato col pallone che arriva fuori area ad Armando
Anastasio che lascia partire un sinistro terrificante che non lascia
scampo ad Ujkaj.
Nella ripresa il Catania sostituisce lo spento Stoppa con Montalto che,
nativo di Erice, fremeva per entrare in campo e Quaini con De Rose.
Al 48’ uno splendido lancio di Francesco Di Tacchio raggiunge
Lunetta che con un pregevole pallonetto spegne le speranze del
Trapani.
Il Catania potrebbe triplicare al 56’ con Montalto che, praticamente a
porta vuota, fallisce una rete incredibile. Al 68’ Jimenez viene
sostituito da Frisenna. Il Trapani non punge e il Catania parte in
contropiede, ma è ancora Montalto a fallire un’altra rete fatta.
Il Catania non soffre e non rischia niente, all’80’ De Paoli prende il
posto di uno stanco Lunetta. Il nuovo entrato all’86’ raccoglie un
lungo lancio di Montalto, va via sulla sinistra, entra in area e riesce a
servire all’accorrente Frisenna un pallone splendido che fissa il
punteggio sullo 0-3 finale.
A gara praticamente chiusa, l’arbitro Luca De Angeli di Milano, in
maniera intelligente concede solo due minuti di recupero, anziché i
cinque necessari, evitando al Trapani un’ulteriore umiliazione ed
eventuali incidenti.
A fine gare il presidente del Trapani Antonini, visto che Torrente
rifiuta di dimettersi, convinto di aver fatto bene, annuncia l’esonero
del tecnico e ammette tutti i suoi errori.
Per il Catania arriva l’ottavo risultato utile consecutivo, con la quarta
vittoria nelle ultime cinque trasferte.
Nella prossima al Massimino arriverà l’Avellino, un altro test
importantissimo in vista degli spareggi per un sogno chiamato serie
B.
Foto d’archivio
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