IN ORBITA!

Nel giorno degli scontri diretti, l’Atletico è chiamato ad una prova importantissima, dalla quale dipende il raggiungimento dell’obiettivo finale. Con l’N.B.I. Misterbianco a Scicli e l’Harbur Augusta a Scordia, i nostri hanno un impegno non meno arduo in casa del Kamarina, reduce dalla preziosa vittoria in trasferta a Villasmundo. Gli ospiti affrontano il match con le assenze di Reina e Freni, e Previti manda in campo Mangano, Arena, Sanfilippo, Bosco e Catania. Nella prima fase del match entrambe le squadre si studiano, facendo confusione in fase di possesso e creando pericoli solo da calcio piazzato. Sulla prima occasione per la squadra di casa, Mangano si oppone con grande maestria alla punizione di Sammito, mentre dall’altra parte il portiere Di Quattro non ferma il bolide scagliato in rete da Daniele Bosco, che va sempre più in alto nella classifica cannonieri della sua squadra. Il Kamarina non accusa il colpo e reagisce, ma Mangano oggi decide che non deve prendere gol e fa un doppio miracolo sulle conclusioni di Di Martino e Licitra in successione. Il Kamarina tiene il pallino del gioco e Incorvaia sfiora di testa la rete del pareggio, mandando però il pallone alto. L’Atletico Mascalucia dal canto suo conquista falli, grazie a Caruso, il quale si procura il tiro libero concesso dal direttore di gara e calciato da Bosco, su cui Di Quattro fa gli straordinari. Due minuti dopo, anche la squadra di casa ha la medesima opportunità, ma Alessandrà spedisce alto. Poco prima del fischio finale, inoltre, l’arbitro annulla ingiustamente la rete del 2 – 0 di Leo sull’assist di Caruso, il quale è reo, secondo l’arbitro, di aver calciato il fallo laterale con il pallone in movimento, quando questo era palesemente immobile sulla linea. La prima frazione si conclude con gli ospiti avanti, anche se il Kamarina ha creato di più. Il secondo tempo recita tutto un altro copione: l’Atletico comincia in attacco con una punizione di Bosco out di pochissimo. Successivamente sui piedi di Incorvaia c’è il pallone del pareggio, ma il tiro del numero dieci in maglia arancio termina alto. I nostri ci provano anche partendo da Mangano (oggi superlativo), che lancia con le mani Bosco, il cui colpo di testa termina sul fondo. Ancora Bosco si rende, poi, pericoloso calciando a incrociare con il destro, emulato un minuto dopo da Catania, ma entrambe le occasioni si spengono a lato. Due minuti dopo la palla del 2 – 0 ce l’ha Sanfilippo, il cui mancino viene deviato in corner. Poi è Caruso a mettere in mezzo per Bosco, il quale arriva con un attimo di ritardo. A tre minuti dal termine il Kamarina cerca uno sterile forcing, che fa sudare freddo all’ambiente atletista con il tiro di Incorvaia, a lato di pochissimo. Il cronometro segna la fine delle ostilità, tuttavia il direttore di gara non fischia la fine e concede alla squadra di casa una scandalosa punizione dal limite dell’area, fischiata per “fallo” di Mangano, colpevole di aver tenuto in mano il pallone più di quattro secondi: in realtà l’arbitro aveva cominciato il conteggio dei secondi prima che la nostra saracinesca prendesse il pallone in mano. L’errore non sortisce alcun danno e i nostri vincono un match meraviglioso. Ora il pensiero è rivolto ad una delle gare più importanti dell’anno: sabato prossimo, al palazzetto comunale di Mascalucia arriva la seconda forza del campionato, l’N.B.I. Misterbianco, e in caso di vittoria, l’Atletico sarebbe al secondo posto. È arrivato il momento di andare in orbita!

ALESSIO PATTI