ATLETICO MASCALUCIA : passeggiata infrasettimanale ( 7 a 1 sul POZZALLO )
Il Pozzallo alza sin dall’inizio bandiera bianca e l’Atletico vince agilmente
La tempesta di sabato costringe l’Atletico a preparare il match fino a oggi, ma viste le circostanze la tensione poteva anche essere allentata. Gli ospiti odierni arrivano da Pozzallo con cinque uomini, di cui tre under, e alzano bandiera bianca dal primo minuto, pur segnando il primo gol della partita. Date le circostanze, Previti non manca di schierare il quintetto tipo, eccezion fatta per Mangano squalificato, mostrando mancanza di una buona dose di coraggio e non mandando in campo qualche “seconda linea”. I padroni di casa spingono sull’acceleratore, seppur in maniera superficiale, e creano occasioni da rete con il palo di Bosco e i tiri di Caruso A.. Alla prima e unica occasione della partita il Pozzallo segna con Bonvento, il quale pizzica di punta in rete un passaggio in verticale dalla difesa. Passano pochi giri di lancette per il pareggio atletista, grazie al colpo di tacco, dopo un’azione personale, di Antonio Caruso. A ruota, poco prima della fine del primo tempo, arriva il sorpasso casalingo con la quinta rete stagionale di Pellegrino, che finalizza un assist di Catania con un bel piattone sul secondo palo.
Nella ripresa gli ospiti arrancano e l’Atletico dilaga: la terza rete la sigla ancora Pellegrino, che raccoglie un errato stop di un avversario e salta l’estremo difensore del Pozzallo; il 4 – 1 è la rete più bella della giornata e la timbra Leo, che dopo aver saltato due avversari triangola con Reina e appoggia tutto solo sul secondo palo. L’Atletico giochicchia e aspetta solamente che la gara finisca. Nel frattempo, tuttavia, arriva il quinto gol di Caruso A., che batte Belvardo con un bel destro calibrato. La sesta rete la firma ancora “Cotoletta”, dopo aver agilmente saltato il portiere ospite. A chiudere le marcature ci pensa, infine, Reina, il quale corregge verso la porta un cross sul palo più lontano di Arena. C’è anche spazio per un gettone di presenza in più per i classe ’92, Addamo e Granata, sebbene questo potesse anche arrivare con largo anticipo, vista l’arrendevolezza degli avversari. Finisce così una gara che di spettacolare non ha offerto nulla e che ha avuto sin dall’inizio ben poco da dire. Bisogna, invece, riscaldare i motori per il derby di sabato prossimo, vitale per entrambe le compagini.
ALESSIO PATTI
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