Dopo la presentazione ufficiale dello scorso Febbraio, nella trasmissione Telecolorissimi condotta dall’amico RUGGERO SARDO, della Team Bike della Sport Enjoy Project , e’ toccato a Sesta Ora di Sesta Rete tenere a battesimo la neonata formazione ciclistica , composta da NUCCIO COSTANZO – DINO CATALANO e lo stesso MANLIO GRIMALDI .

Anche in questa occasione i tre ciclisti , con MANLIO GRIMALDI nella insolita veste di ciclista -presentatore, hanno pedalato in diretta televisiva sui rulli con il solito NUCCIO COSTANZO  capace di tenere costantemente il passo su rullo libero. I tre ciclisti marca ” liotru” hanno voluto presentare la gara che si accingevano ad affrontare , la famosa Gran Fondo di ciclismo Nove Colli , giunta alla 42.a edizione . Al gruppo di pedalatori indefessi si e’ aggiunto PIPPO IOZZIA che , abbandonati panni e ramazza , si e’ presentato in studio con una bicicletta sui generis , vintage delle vecchie biciclette a ruota grande anteriore e piccola posteriore , facendo irruzione come da par suo strombazzando a più′ non posso con la sua “ctrummitta” e rischiando a più′ riprese di abbattere la scenografia allestita. Ovviamente per un paternese d’hoc come PIPPO IOZZIA il nome della stessa bicicletta non poteva non allontanarsi dallo slang della città‘ dei larunchi ed ecco che per PIPPO e’ stato facile trasformare il vero nome Kigo in chiglie’.

Ma torniamo alle tematiche della puntata tutta incentrata sul ciclismo a 360° ed in particolare alla Nove Colli che gli ospiti si accingono a disputare ma la scelta di MANLIO conduttore andava sulle forti emozioni da suscitare ed ecco che la puntata prendeva il volo con il video “IL BANDITO E IL CAMPIONE” , canzone interpretata da Francesco De Gregori …………..

Due ragazzi e il borgo cresciuti troppo in fretta

un’unica passione per la bicicletta

un’incrocio di destini in una strana storia

di cui nei giorni nostri

s’e’ persa la memoria

una storia d’altri tempi

di prima del motore

quando si correva per rabbia o per amore

ma ra rabbia ed amore

il distacco già cresce

e chi sarà il campione già si capisce

Vai Girardengo vai grande campione

nessuno ti segue su quello stradone

Vai Girardengo non si vede più Sante

e dietro quella curva e’ sempre più distante

e dietro la curva del tempo che vola

c’e’ Sante in bicicletta e in mano una pistola

se di notte è inseguito spara e centra ogni fanale

Sante il bandito ha una mira eccezionale

e lo sanno i bagnini e lo sa la questura

Sante il bandito mette proprio paura

e non servono le taglie e non basta il collaccio

Sante il bandito ha troppo vantaggio

fu antica miseria o un torto subito

a fare del ragazzo un feroce bandito

ma al proprio destino nessuno gli sfugge

cercavi giustizia ma trovasti la legge

ma un bravo poliziotto che sa fare il suo mestiere

sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere

e ti fece cadere la tua grande passione

di aspettare l’arrivo dell’amico campione

quel traguardo volante è finito in manette

brillavano al sole come due biciclette

Sante Pollastri il tuo giro è finito

e già si racconta che qualcuno ha tradito

Vai Girardengo vai grande campione

nessuno ti segue su quello stradone

Vai Girardengo non si vede più Sante

e’ sempre più lontano e’ sempre più distante

e’ sempre più lontano e’ sempre più distante

Vai Girardendo non si vede più Sante

sempre più lontano sempre più distante

Fatte le dovute considerazioni su ciò′ che ci aspettava a Cesenatico ( ben 205 km di gara con km. 89 in salita , km. 77 in discesa, km. 34 in pianura ma principalmente un dislivello totale di m. 3840 ) la puntata continua sull’onda emotiva ed ecco che viene mandato in onda un antico video su Fausto Coppi  anche perché’ ad organizzare la Nove Colli  e’ proprio l’A.S.D. GRUPPO CICLOTURISTICO FAUSTO COPPI di Cesenatico , con la canzone “COPPI” interpretata da Gino Paoli ………

Un omino con le ruote

contro tutto il mondo

un omino con le ruote

contro l’Izoard

e va su ancora ….. e va su

Viene su dalla fatica

e dalle strade bianche

la fatica muta e bianca

che non cambia mai

e va su ancora …. e va su

Qui da noi per cinque volte

poi due volte in Francia

per il mondo quattro volte

contro il vento due

occhi miti e naso che divide il vento

occhi neri e seri

guardano il Pave’

e va su ancora …. e va su …. e va su

Poi lassù

contro il cielo blu

con la neve che ti canta intorno

e poi giù

non c’e’ tempo per fermarsi

per restare indietro

la signora senza ruote

non aspetta più

un omino che non ha

la faccia da campione

con un cuore grande

come l’Izoard

e va su ancora …. e va su

e va su…… e va su

I quattro ciclisti ( e mettiamoci dentro anche PIPPO IOZZIA ) guardano incantati questo vecchio video e continuano a pedalare per poi paralizzarsi alla visione del video che parla del Barbotto , uno dei colli della Nove Colli , il più′ duro forse , della lunghezza di km. 5,5 con un dislivello di 372 m. con una pendenza massima del 18 % ( roba da duri ) e qui DINO CATALANO ammutolisce……… mentre NUCCIO COSTANZO si rivede fra le “sue” montagne , quelle montagne che già ha domato la passata stagione.

Durante la puntata si trattano anche argomenti importanti inerenti la salute , l’utilizzo di cardiofrequenzimetri per monitorare la condizione fisica , così’ come e’ stato trattato l’argomento relativo alle visite mediche preventive di idoneità‘ agonistica .

Ma le emozioni più forti arrivano con la messa in onda del video su MARCO PANTANI con la canzone ” E mi alzo sui pedali” interpretata dagli Stadio , anche perché’ come ha sottolineato NUCCIO COSTANZO ” stiamo andando a correre a casa sua ”  e l’emozione cresce al ricordo per MANLIO di quel suo incontro proprio con ” il pirata ” quando ebbe modo di autografare la bandana del figliolo MICHAEL

Io sono un campione  , questo lo so

e’ solo questione di punti di vista

in questo posto dove io sto

mi chiamano Marco , Marco il ciclista

ma e’ che a volte si perde la strada

perche’ prima o poi ci sono brutti momenti

non so neppure se ero un pirata

strappavo la vita col cuore e coi denti

e se ho sbagliato non me ne sono reso conto

ho preso le cose fin troppo sul serio

e ho preso anche il fatto di aver ogni tanto esagerato

per sentirmi più′ vero

E ora mi alzo sui pedali

come quando ero bambino

dopo un po’ prendevo il volo

dal cancello del giardino

e mio nonno mi aspettava senza dire una parola

perche’ io e la bicicletta siamo una cosa sola

Mi rialzo sui pedali

ricomincio la fatica

poi abbraccio i miei gregari

passo in cima alla salita

perche’ quelli come noi hanno voglia di sognare

io dal passo del Pordoi chiudo gli occhi e vedo il mare

e vedo te

e aspetto te

adesso mi sembra tutto distante la maglia rosa e quegli anni felici

il giro d’Italia e poi il tour de France ed anche gli amici

poi di quel giorno ricordo soltanto una stanza d’albergo ed un letto disfatto

e sono sicuro d’aver anche pianto io sono sparito in quell’attimo esatto

E ora mi alzo sui pedali

all’inizio dello strappo

mentre un pugno di avversari

si e’ piantato in mezzo al gruppo

perche’ in fondo una salita

e’ una cosa anche normale

assomiglia un po’ alla vita

devi sempre un po’ lottare

Mi rialzo sui pedali

con il sole sulla faccia

e mi tiro su gli occhiali

al traguardo della tappa

quando scendo dal sedile sento la malinconia

un elefante magrolino che scriveva poesie

solo per te

solo per te

I sono un campione

questo lo so

un po’ come tutti aspetto il domani

in questo posto dove io sto

chiedete di Marco , Marco Pantani

La vignetta creata dall’amico Totò Calì , simpatica caricatura di MANLIO GRIMALDI , sul tema della Nove Colli serve a stemperare l’emozione .

Mario Cacciola ci regala con i suoi scatti il ricordo di una puntata speciale.