La Team Bike della Sport Enjoy Project ospiti a Sesta Ora del mercoledi’ 16 maggio 2012
Dopo la presentazione ufficiale dello scorso Febbraio, nella trasmissione Telecolorissimi condotta dall’amico RUGGERO SARDO, della Team Bike della Sport Enjoy Project , e’ toccato a Sesta Ora di Sesta Rete tenere a battesimo la neonata formazione ciclistica , composta da NUCCIO COSTANZO – DINO CATALANO e lo stesso MANLIO GRIMALDI .
Anche in questa occasione i tre ciclisti , con MANLIO GRIMALDI nella insolita veste di ciclista -presentatore, hanno pedalato in diretta televisiva sui rulli con il solito NUCCIO COSTANZO capace di tenere costantemente il passo su rullo libero. I tre ciclisti marca ” liotru” hanno voluto presentare la gara che si accingevano ad affrontare , la famosa Gran Fondo di ciclismo Nove Colli , giunta alla 42.a edizione . Al gruppo di pedalatori indefessi si e’ aggiunto PIPPO IOZZIA che , abbandonati panni e ramazza , si e’ presentato in studio con una bicicletta sui generis , vintage delle vecchie biciclette a ruota grande anteriore e piccola posteriore , facendo irruzione come da par suo strombazzando a più′ non posso con la sua “ctrummitta” e rischiando a più′ riprese di abbattere la scenografia allestita. Ovviamente per un paternese d’hoc come PIPPO IOZZIA il nome della stessa bicicletta non poteva non allontanarsi dallo slang della città‘ dei larunchi ed ecco che per PIPPO e’ stato facile trasformare il vero nome Kigo in chiglie’.
Ma torniamo alle tematiche della puntata tutta incentrata sul ciclismo a 360° ed in particolare alla Nove Colli che gli ospiti si accingono a disputare ma la scelta di MANLIO conduttore andava sulle forti emozioni da suscitare ed ecco che la puntata prendeva il volo con il video “IL BANDITO E IL CAMPIONE” , canzone interpretata da Francesco De Gregori …………..
Due ragazzi e il borgo cresciuti troppo in fretta
un’unica passione per la bicicletta
un’incrocio di destini in una strana storia
di cui nei giorni nostri
s’e’ persa la memoria
una storia d’altri tempi
di prima del motore
quando si correva per rabbia o per amore
ma ra rabbia ed amore
il distacco già cresce
e chi sarà il campione già si capisce
Vai Girardengo vai grande campione
nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo non si vede più Sante
e dietro quella curva e’ sempre più distante
e dietro la curva del tempo che vola
c’e’ Sante in bicicletta e in mano una pistola
se di notte è inseguito spara e centra ogni fanale
Sante il bandito ha una mira eccezionale
e lo sanno i bagnini e lo sa la questura
Sante il bandito mette proprio paura
e non servono le taglie e non basta il collaccio
Sante il bandito ha troppo vantaggio
fu antica miseria o un torto subito
a fare del ragazzo un feroce bandito
ma al proprio destino nessuno gli sfugge
cercavi giustizia ma trovasti la legge
ma un bravo poliziotto che sa fare il suo mestiere
sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere
e ti fece cadere la tua grande passione
di aspettare l’arrivo dell’amico campione
quel traguardo volante è finito in manette
brillavano al sole come due biciclette
Sante Pollastri il tuo giro è finito
e già si racconta che qualcuno ha tradito
Vai Girardengo vai grande campione
nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo non si vede più Sante
e’ sempre più lontano e’ sempre più distante
e’ sempre più lontano e’ sempre più distante
Vai Girardendo non si vede più Sante
sempre più lontano sempre più distante
Fatte le dovute considerazioni su ciò′ che ci aspettava a Cesenatico ( ben 205 km di gara con km. 89 in salita , km. 77 in discesa, km. 34 in pianura ma principalmente un dislivello totale di m. 3840 ) la puntata continua sull’onda emotiva ed ecco che viene mandato in onda un antico video su Fausto Coppi anche perché’ ad organizzare la Nove Colli e’ proprio l’A.S.D. GRUPPO CICLOTURISTICO FAUSTO COPPI di Cesenatico , con la canzone “COPPI” interpretata da Gino Paoli ………
Un omino con le ruote
contro tutto il mondo
un omino con le ruote
contro l’Izoard
e va su ancora ….. e va su
Viene su dalla fatica
e dalle strade bianche
la fatica muta e bianca
che non cambia mai
e va su ancora …. e va su
Qui da noi per cinque volte
poi due volte in Francia
per il mondo quattro volte
contro il vento due
occhi miti e naso che divide il vento
occhi neri e seri
guardano il Pave’
e va su ancora …. e va su …. e va su
Poi lassù
contro il cielo blu
con la neve che ti canta intorno
e poi giù
non c’e’ tempo per fermarsi
per restare indietro
la signora senza ruote
non aspetta più
un omino che non ha
la faccia da campione
con un cuore grande
come l’Izoard
e va su ancora …. e va su
e va su…… e va su
I quattro ciclisti ( e mettiamoci dentro anche PIPPO IOZZIA ) guardano incantati questo vecchio video e continuano a pedalare per poi paralizzarsi alla visione del video che parla del Barbotto , uno dei colli della Nove Colli , il più′ duro forse , della lunghezza di km. 5,5 con un dislivello di 372 m. con una pendenza massima del 18 % ( roba da duri ) e qui DINO CATALANO ammutolisce……… mentre NUCCIO COSTANZO si rivede fra le “sue” montagne , quelle montagne che già ha domato la passata stagione.
Durante la puntata si trattano anche argomenti importanti inerenti la salute , l’utilizzo di cardiofrequenzimetri per monitorare la condizione fisica , così’ come e’ stato trattato l’argomento relativo alle visite mediche preventive di idoneità‘ agonistica .
Ma le emozioni più forti arrivano con la messa in onda del video su MARCO PANTANI con la canzone ” E mi alzo sui pedali” interpretata dagli Stadio , anche perché’ come ha sottolineato NUCCIO COSTANZO ” stiamo andando a correre a casa sua ” e l’emozione cresce al ricordo per MANLIO di quel suo incontro proprio con ” il pirata ” quando ebbe modo di autografare la bandana del figliolo MICHAEL
Io sono un campione , questo lo so
e’ solo questione di punti di vista
in questo posto dove io sto
mi chiamano Marco , Marco il ciclista
ma e’ che a volte si perde la strada
perche’ prima o poi ci sono brutti momenti
non so neppure se ero un pirata
strappavo la vita col cuore e coi denti
e se ho sbagliato non me ne sono reso conto
ho preso le cose fin troppo sul serio
e ho preso anche il fatto di aver ogni tanto esagerato
per sentirmi più′ vero
E ora mi alzo sui pedali
come quando ero bambino
dopo un po’ prendevo il volo
dal cancello del giardino
e mio nonno mi aspettava senza dire una parola
perche’ io e la bicicletta siamo una cosa sola
Mi rialzo sui pedali
ricomincio la fatica
poi abbraccio i miei gregari
passo in cima alla salita
perche’ quelli come noi hanno voglia di sognare
io dal passo del Pordoi chiudo gli occhi e vedo il mare
e vedo te
e aspetto te
adesso mi sembra tutto distante la maglia rosa e quegli anni felici
il giro d’Italia e poi il tour de France ed anche gli amici
poi di quel giorno ricordo soltanto una stanza d’albergo ed un letto disfatto
e sono sicuro d’aver anche pianto io sono sparito in quell’attimo esatto
E ora mi alzo sui pedali
all’inizio dello strappo
mentre un pugno di avversari
si e’ piantato in mezzo al gruppo
perche’ in fondo una salita
e’ una cosa anche normale
assomiglia un po’ alla vita
devi sempre un po’ lottare
Mi rialzo sui pedali
con il sole sulla faccia
e mi tiro su gli occhiali
al traguardo della tappa
quando scendo dal sedile sento la malinconia
un elefante magrolino che scriveva poesie
solo per te
solo per te
I sono un campione
questo lo so
un po’ come tutti aspetto il domani
in questo posto dove io sto
chiedete di Marco , Marco Pantani
La vignetta creata dall’amico Totò Calì , simpatica caricatura di MANLIO GRIMALDI , sul tema della Nove Colli serve a stemperare l’emozione .
Mario Cacciola ci regala con i suoi scatti il ricordo di una puntata speciale.
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