OCCASIONE SPRECATA

LA PELORO TORNA A CASA CON UN PUNTO MERITATO

Super Marchese non basta per archiviare una pratica fastidiosa e importante, quale quella di andare a + 8 su una diretta concorrente. Non solo, il Villafranca rosicchia anche due punti e il weekend mascalucese non poteva essere più cupo di così. Il pareggio odierno, che gli ospiti hanno comunque ampiamente meritato, non è negativo di per sé, quanto per il modo in cui sia arrivato. Subire un gol allo scadere e nella maniera più assurda non può mai essere piacevole.

Previti dà fiducia a Savà, insieme con Mangano, Scalia, Sanfilippo, i più in forma, e l’immancabile Marchese. La Peloro non è affatto timorosa e il pressing molto alto frutta qualche occasione importante: su calcio da fermo velenoso di Imbesi, Sanfilippo ci mette una pezza, anche se Mangano era pronto a respingere. Poi l’estremo difensore di casa compie un prodigio e, sull’azione seguente, Marchese spedisce a lato un ghiotto contropiede. Sporting Peloro superiore sul piano fisico e atletico, Mascalucia in difficoltà. Tuttavia, su un errore in fase di impostazione, Marchese ha l’intuizione giusta e intercetta un passaggio in orizzontale, puntando la porta e segnando l’1 – 0. Prima del vantaggio, però, una serie di ingenui falli permettono agli ospiti di calciare un tiro libero, mandato alto da Imbesi (uno dei migliori).

La ripresa si apre con Privitera, imbeccato da una magia di Marchese, che manca l’aggancio davanti al portiere avversario. Un minuto dopo arriva il pareggio: bella azione in velocità della Peloro, chiusa in rete da Imbesi, su assist illuminante di Di Dio. Successivamente Leo manca un gol praticamente fatto, e gli ospiti sfiorano il vantaggio per tre volte: prima, carbone fa la barba al palo; poi Di Dio salta due uomini e conclude fuori di un soffio da buona posizione; infine, Imbesi calcia da posizione ravvicinata, Mangano fa un miracolo e il pallone sbatte sul ginocchio dello stesso attaccante giallorosso, stampandosi sul palo. La partita è tesa e la Peloro sfiora nuovamente il colpo dell’ 1 – 2, ma ci pensa “Sonic” Scalia a salvare un destro a porta vuota di Spuria. Quando, però, una squadra soffre, Marchese risponde presente, salta due avversari e con destro chirurgico deposita in rete il vantaggio casalingo. Forcing finale peloritano, con Mangano che compie un altro miracolo su Di Dio. Mancano trenta secondi alla fine, e il pari arriva nel modo più assurdo: si accende una piccola rissa in tribuna, che distrae parte dei giocatori in campo, compreso Privitera che, servito da Mangano, si fa ingenuamente anticipare da Di Dio. A questo punto segnare solamente davanti a Mangano diviene semplice e il pareggio è servito. Finisce così un match spettacolare, con un punteggio assolutamente giusto, visto l’andamento della gara, ma vissuto come una sconfitta dai padroni di casa. Non è il caso, comunque, di abbattersi, perché mancano quattordici giornate alla fine.

MANGANO

Fa un’altra grande partita, parando tutto quello che può. Purtroppo per lui, insieme con Privitera, ha combinato una frittata che è costata due punti. Poteva evitare di servire un compagno colpevolmente distratto. SFORTUNATO

FRENI

Dà il suo contributo, ma non è ai suoi livelli. Sbaglia qualche palla che può dar vita a delle valide occasioni da rete. ASCENDENTE

SANFILIPPO

Limita come può le sortite offensive degli avversari. Si propone spesso e fa egregiamente il suo lavoro. OTTIMO

PELLEGRINO

Il capitano, oggi, ha trovato meno spazio, in una fase in cui la Peloro teneva il pallino del gioco. Compie una grande fase difensiva e mette sempre la solita grinta da leone, quale è. TENACE

PRIVITERA

Ha l’occasione per segnare e manca l’aggancio decisivo. Cerca di creare azioni ed è propositivo. Ma se l’arbitro non fischia tre volte non ci si può distrarre. Il pasticcio del 2 – 2 è un modo in più per far capire a lui, come a tutti, che i campionati si vincono e si perdono in questa maniera. INGENUO

SAVA’

Si impegna, corre, difende e attacca, ma non trova mai la stoccata vincente. È solo questione di tempo per un ragazzo che cerca continuità. Come Freni, ASCENDENTE

LEO

Quando entra, nel primo tempo, fa pendere l’ago della bilancia verso il Mascalucia, conquistando falli, calci d’angolo e facendo grandi cose assieme a Marchese. Se segnasse, nella ripresa, parleremmo di un’altra partita. DURO

SCALIA

“Sonic” è, al momento, una pedina fondamentale dello scacchiere di Previti. Costruisce sempre l’azione e gli manca solo il gol. INOSSIDABILE

MARCHESE

Lui, il solito. La squadra è in difficoltà e lui butta giù la porta, facendo respirare tutti. Le sue magie incantano il palazzetto e il punteggio finale non lo gratifica. TRASCINATORE

ALESSIO PATTI