MARIO VENUTI ospite di MANLIO GRIMALDI a Sesta Ora nella puntata del martedì 11 dicembre 2012
Intensa puntata quella di Sesta Ora del martedì 11 dicembre 2012 ; una carica di adrenalina quella che MANLIO GRIMALDI vive dal momento dell’attesa dell’ospite fino a quando lo stesso viene microfonato, a quel punto la tensione si scioglie come neve al sole ed ecco che l’odierna puntata parte con ospite l’amico MARIO VENUTI .
MANLIO introduce MARIO ringraziandolo per aver inserito nella sua rubrica densa di appuntamenti ( il 6 e 7 Dicembre concerti a Roma e Milano , il 21 a Lecce per beneficenza, alcune apparizioni in tv svizzera e ospitate radiofoniche varie ) questo appuntamento con noi di SESTA RETE ( ringraziando nel contempo ALESSANDRA di MUSICA & SUONI e NUCCIO LA FERLITA per la gentilezza e disponibilita’ nel consentire la presenza dell’artista ) ed ecco che si parte da lontano , tanto lontano da quando il nostro ospite si iscrive all’istituto d’arte , tanta la sua passione per la musica quanto per l’arte. Inizia a studiare e suonare il pianoforte, poi comincia con la chitarra , il sassofono e flauto trasverso.
Assieme all’artista si ripercorre la sua carriera da quando MARIO nel 1982 assieme agli amici DENOVO partecipa al FESTIVAL ROCK ITALIANO di Bologna piazzandosi secondi dietro ai LITFIBA. Tantissimi i successi proposti ed ancora oggi vien facile ricordarne i motivetti . A questo punto MANLIO tira fuori dal cilindro , come per magia, due 45 giri , gentilmente prestati dagli amici NICO e IGNAZIO titolari di MUSICLAND in Catania , anche loro amici da svariati lustri di MARIO VENUTI, dal titolo rispettivamente “NON C’E’ NESSUNO” e “MA CHE IDEA” , non senza aver prima mandato in onda il primo spezzone video di “NON C’E’ NESSUNO@CASORATE-ROCK” dopo abbiamo rivisto un giovanissimo sassofonista MARIO, assieme a LUCA MADONIA e a tutti gli altri componenti della band.
Dopo otto anni di onorata collaborazione si scioglie il sodalizio e MARIO , pieno di stimoli musicali e culturali , cerca sempre di arricchirsi come uomo e come musicista ; parte per il Brasile , terra dei colori del samba e della bossanova. L’album “UN PO’ DI FEBBRE” del 1994 è pieno di fragranze e suggestioni brasiliane e nasce il brano FORTUNA ( altro contributo video), vera e propria hit radiofonica. Nel 2003 grazie alla etichetta discografica indipendente MUSICA&SUONI di NUCCIO LA FERLITA viene pubblicato “GRANDIMPRESE” ed un grande successo riscuote il videoclip di VERAMENTE ( ed anche questo contributo video non sarebbe mai potuto mancare). NEL 2004 partecipa alla 54.a edizione del Festival della Canzone Italiana a Sanremo con il brano CRUDELE e vince due premi importanti e prestigiosi : il Premio MIA MARTINI/PREMIO della CRITICA ed il Premio RADIO E TV PRIVATE ( emozionante rivedere MARIO al tempo dell’esordio sul palco dell’Ariston).
Scrive per RAF , SIRYA e grazie al brano ECHI D’INFINITO interpretato da ANTONELLA RUGGIERO vince Sanremo.
Nel luglio 2005 debutta quale attore al Teatro Greco di Taormina nel musical “DATEMI TRE CARAVELLE” con ALESSANDRO PREZIOSI e NICKY NICOLAI
Nel 2006 sempre al Teatro Greco di Taormina viene registrato il suo primo dvd ( attualmente unico ) “MATERIA VIVA” e con orgoglio MANLIO mostra la propria copia , gelosamente conservata anzi da poco autografata con dedica dallo stesso MARIO con la dicitura “ A Manlio , mio medico stregone”, a voler ricordare i momenti trascorsi in ambulatorio fra un trattamento fisioterapico e l’altro.
Sempre nel 2006 partecipa al progetto “CIURI – UN TRIBUTO ALLA MUSICA SICILIANA” :
recupero della tradizione musicale siciliana ed il suo riuso con riferimento alla figura ed all’opera di ROSA BALISTRERI .
2007 alla 58.a edizione di Sanremo , a distanza di vent’anni ha il piacere di portare con se sul palco dell’Ariston gli amici dei DENOVO.
Nel 2010 interpreta Pilato nel musical JESUS CHRIST SUPERSTAR e da Settembre 2010 a Febbraio 2011 si trova a recitare nei piu’ importanti teatri italiani.
Nel 2011 comincia una serie di concerti solo chitarra o solo pianoforte , senza accompagnatori sul palco , solo con il suo pubblico uno di fronte all’altro, per raccontarsi e farsi conoscere in una veste nuova.
Nel Giugno 2011 a Molfetta ( Bari ) vive l’emozione di esibirsi con STEWART COPELAND , batterista dei POLICE che lo vuole fortemente accanto per il brano “STRANGE THINGS HAPPEN”
Emozionante è stato vedere il video in cui MARIO VENUTI si è esibito con CARMEN CONSOLI , “MI VOTU E MI RIVOTU” , una delle più belle canzoni d’amore della musica popolare siciliana oltre che essere la canzone più ascoltata del repertorio di ROSA BALISTRERI , canto molto antico , sembra che la canzone sia stata cantata per la prima volta all’interno del carcere di Palermo e che la stessa composizione e’ stata attribuita ad un carcerato ; la musica e’ dolcissima ed e’ un inno d’amore che coinvolge totalmente l’amato a tal punto da fargli perdere sonno e pace . Ti viene la pelle d’oca a sentirla interpretare e queste emozioni le può solo trasmettere un artista , ma se si e’ solo e semplicemente uno strumentista o cantante non si potrebbe mai trasmettere tutto cio’.
L’ultimo segmento della puntata ha previsto la presentazione dell’ultimo cd di MARIO VENUTI “ L’ULTIMO ROMANTICO “ attraverso due video che MANLIO ha voluto mandare in onda ( “NON SARO’ IO – L’ULTIMO BACKSTAGE “ e “ FAMMI IL PIACERE VIDEO UFFICIALE ) ed insieme si e’ parlato di quello slancio indomito ad amare la vita e l’amore , il desiderio che ci muove e ci fa ancora uscire la sera ….. in “ QUELLO CHE CI MANCA “ ; in “ TRASFORMAZIONI “ , canzone nata poco dopo l’uscita del 7° album “RECIDIVO” , quando gia’ si parlava tanto della fine del mondo predetta dai Maya ma il concetto chiave è espresso gia’ dal primo ritornello con l’invito a fare quello che dobbiamo anche se domani finisse tutto ; in “NON SARO’ IO “ sembra dire cheil fantasma di LUIGI TENCO vada a fare visite a volte ed insieme bere del buon vino mettendo in luce tanto le differenze quanto le somiglianze ; “ FAMMI IL PIACERE “ e’ figlia dell’era del bunga-bunga e di tutto quello stuolo di ragazze col tacco 12 che vogliono farsi strada a tutti i costi nella vita mentre “ L’ULTIMO ROMANTICO “ esprime un chiaro sentimento di inadeguatezza rispetto al sentire corrente tutto teso alla logica dei numeri , del profitto ; i suoi gusti sono diversi da quelli della maggioranza ma vuole continuare a battersi per i suoi ideali di bellezza. Non chiedetegli di essere pratico, un artista ne soffre. Chiede di lasciarlo nel suo mondo : e’ l’ultimo romantico !!! “In un periodo come quello che stiamo vivendo – dichiara MARIO, la parola romantico dovrebbe riacquisire il suo antico significato. Romantico è che reagisce alla razionalità con l’emotività , la fantasia e l’immaginazione, il romantico insegue il sogno , la visione , la follia. Quel sogno mi ha spinto a fare della musica la mia vita . bello sarebbe non sentirmi più un sopravvissuto , un animale in via d’estinzione, l’ultimo romantico”. “L’ultimo Romantico” …… e’ un piccolo rimedio ai mali quotidiani, una mistura agrodolce di armonie e dissonanze, una dichiarazione esistenziale fatta da uno di cui ci si può fidare. Canzoni che puntano a non farsi dimenticare , in un’epoca che vorrebbe, a tutti i costi, consegnarci all’oblio.
Questo cio’ di cui abbiamo chiacchierato in serenita’ , e quante altre cose avremmo voluto dire raccontare , principalmente ascoltare dalla viva voce di MARIO VENUTI i tanti aneddoti che ci stanno alle spalle di un artista come lui sempre sulla breccia.
MARIO VENUTI : L’ULTIMO ROMANTICO non manca di fare una dedica sul libro all’interno del suo ultimo cd : A Manlio e Laura , siete anche voi “ ultimi romantici”.
Siamo gia’ felici di essere ultimi romantici con e come te , grazie Mario !
Piacevoli le azioni di disturbo di PIPPO IOZZIA ( il nostro ALDO MESSINEO ) , il famoso puliziere di casa SESTA RETE , capace di sorprenderci tutti gia’ dal primo momento della sua performance , quando esordisce con un marranzano per poi cominciare ad interpretare estratti da PILATE’S DREAM , particolarmente apprezzati dallo stesso ospite cui ha ricordato la gita di fine anno a Londra ai tempi del diploma , con vivo stupore di MARIO VENUTI.
Particolarmente seguita la rubrica di MARIO CACCIOLA che ci regala un momento emozionante attraverso una sua foto scattata al giornale “ LA SICILIA “ del 10 maggio 1960 in cui si parla di PEPPA ‘A CANNUNERA , una delle più care figure dell’insurrezione del 31 maggio 1960 , eroina per i catanesi , contro la tirannide borbonica. PEPPA ‘A CANNUNERA si distinse per due episodi particolarmente cari ai catanesi : il primo avvenuto nei pressi di Piazza Ogninella el’altro in prossimita’ dell’attuale Piazza San Placido. Il combattimento contro le soldatesche borboniche era nel vivo e i Quattro canti ne era la location. Gli insorti riuscirono a trasportare un cannone alle spalle dei borbonici piazzandolo nell’atrio del Palazzo Tornabene, nella Piazza Ogninella; aperto di colpo di portone del palazzo, il pezzo venne scaricato dietro ai nemici che , colti di sorpresa, si diedero a precipitosa fuga abbandonando un cannone sulla via. Toccava recuperare il cannone dei nemici e tutti gli sforzi erano vani ma fu PEPPA ‘A CANNUNERA che aguzzo’ l’ingegno e prese una robusta fune , fece un cappio e lo lancio’ sul cannone abbandonato; il tentativo riuscì provocando il piu’ vivo entusiasmo. Il secondo episodio in cui la nostra eroina diede prova del suo meraviglioso coraggio fu quando comincio’ a trascinare il summenzionato cannone verso Piazza san Placido per piazzarlo sulla terrazza del palazzo Biscari e puntarlo verso la nave borbonica ormeggiata al porto. Colta di sorpresa da una squadra di cavalleggeri che intendevano caricare gli insorti lungo la via del Corso ( oggi via Vittorio Emanuele ) punta la bocca di fuco contro il nemico. Questi si misero al riparo, mentre la giovane donna sparse della polvere da sparo sulla volata del cannone aspettando la carica degli avversari borbonici; incendio la polvere e i cavalieri, credendo che il cannone avesse fatto cilecca si lanciano al galoppo ma appena si avvicinano a pochi passi la coraggiosa donna diede fuoco provocando grave danno fra le fila dei borbonici e si mise in salvo ; PEPPA ‘A CANNUNERA , per i suoi atti di eroismo , ebbe assegnata dal Governo Italiano la medaglia d’argento al valore militare e un vitalizio dal Comune di Catania .
MARIO CACCIOLA non fa sconti a nessuno e men che meno all’eroina catanese nel definirla , ma ne parla la storia , brutta , bassa , con la faccia rovinata dal vaiolo , occhi cerchiati etc etc e tutto cio’ lo autoriza a definirla fortunata in quanto non era oggetto di desiderio sessuale da parte di nessuno . Le gesta compiute autorizzarono PEPPA ‘A CANNUNERA a gettare e per sempre in un angolo la gonnella che sostituì con abiti maschili i quali , d’altra parte , si prestavano meglio di ogni acconciatura muliebre , a mitigare la bruttezza del suo viso , come detto butterato dal vaiolo. L’eroina passo’ il resto della sua vita comportandosi degnamente nel suo nuovo ruolo assunto , felice di poter fumare la pipa e giocare a tresette nelle bettole, tra un bicchierotto e l’altro di vino paesano.
DISCOGRAFIA CON I DENOVO
1984 NIENTE INSETTI SU WILMA
1985 UNICANISAI
1987 PERSUASIONE
1988COSI’ FAN TUTTI
1989 VENUTI DALLE MADONIE A CERCAR CARBONE
DISCOGRAFIA DA SOLISTA
1994 UN PO’ DI FEBBRE
1996 MICROCLIMA
1998 MAI COME IERI
2003 GRANDIMPRESE
2006 MAGNETI
2008 L’OFFICINA DEL FANTASTICO
2009 RECIDIVO
2012 L’ULTIMO ROMANTICO
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