La ” bandiera ” MASSIMO CATANIA lascia il MASCALUCIA C5
La società A.S.D. MASCALUCIA C5 comunica che a far data dal 18.12.2012 il calciatore CATANIA Massimo ha ultimato, in modo consensuale, il suo rapporto con la stessa.
Il presidente Nicola CARUSO desidera, tramite il sito ufficiale della società, trasmettere una nota con la quale esprimere quello che CATANIA ha rappresentato per lui e per il Mascalucia.
“Massimo giunse all’allora Atletico Mascalucia circa 11 anni fa grazie ad una intuizione del mister Maricchiolo che lo portò a Mascalucia, unitamente ad Emanuele Maugeri, proveniente dal calcio a 11 e con trascorsi nella primavera del Catania di Massimino. Il mio personale giudizio su Massimo , tengo a precisare, è condiviso anche da vecchi ed attuali dirigenti come GRIMALDI, GRECO, CORSARO, ITALIA, CARUSO G. e PUGLISI. e compagni di squadra come LA TORRE, MANGANO, LEO, REINA, TURRISI, CASTIGLIA , LEONARDI e CONSOLI che hanno avuto la fortuna di assistere alle sue “giocate”.
Capitano e leader indiscusso, atleta dotato di tutti i fondamentali, ha realizzato con questa maglia 348 reti, concentrate soprattutto nel periodo 2003-2008, che ne fanno di gran lunga il cannoniere più prolifico di questa società.
La sua storia a Mascalucia ho avuto sempre il piacere di paragonarla, con le dovute proporzioni, a quella di TOTTI con la Roma. Massimo pur di non tradire presidente e compagni non accettò, negli anni ruggenti, le sirene provenienti da squadre di categorie superiori e più blasonate facendo così la fortuna della sua squadra (2° posto in serie D e conquista della Coppa Trinacria Provinciale con conseguente promozione in C2 e da li 10 anni di questa categoria con la partecipazione per 5 volte ai play off e soprattutto senza mai conoscere l’onta dei play out o di retrocessioni).
Innumerevoli sono i ricordi nelle tante gare ed allenamenti alle quali ne io ne Massimo siamo mai mancati. Ricordo una gara al palazzetto contro l’Agira terminata per 7-6 ove riusci a segnare ben 6 reti stabilendo un altro primato ancora vigente; o quando, in quel di Regalbuto, dopo aver segnato un gol che definire capolavoro è un eufemismo, ricevette i complimenti diretti, tramite stretta di mano, dall’arbitro della gara e dagli avversari. Ad onor del vero altra stretta di mano la ricevette in quel di Messina, a fine gara, ma in quella occasione l’arbitro non si riferiva ad un gol ma……………. (chiedete a LA TORRE e MANGANO).
Oggi Massimo ha deciso di non stare più con noi e se da dirigente non approvo la scelta da amico, mettendomi nei suoi panni, la condivido almeno in parte.
Il calcio purtroppo è una brutta bestia e cosi come unisce divide. Quella con il sottoscritto è solo una divisione calcistica ed oggi a conferma di quello che dico, con una decisione credo unica in queste categorie (altro esempio è quello del Napoli con MARADONA) daro’ disposizione affinche’, salvo eventuali imposizioni della Lega in merito alle numerazioni, sino a quando sarò il massimo responsabile di questa società la maglia numero 10 non venga più indossata da altri atleti.
Grazie per tutto MASSIMO
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