ZONA CESARINI FATALE PER LA PELORITANA

ANCHE LA QUARTA FORZA CEDE AD UN GRUPPO GRANITICO E STELLARE

Chi metteva in dubbio compattezza e la forza del Mascalucia calcio a 5 non aveva capito nulla, ed è stato prontamente smentito da una doppietta fondamentale di Marchese, in “zona Cesarini”. Unica squadra imbattuta della Sicilia, considerando tutti i campionati dalla serie A di calcio a 11 alla serie D di calcio a 5, con solamente 22 reti al passivo, distrugge nei minuti di recupero le speranze della Peloro (oggi non impegnata, in quanto avversaria della ritirata Belpassese) di portarsi a due lunghezze e di mettere pressione alla capolista. La domanda è: “Chi li ferma più, ora?”. Di certo il calendario diventa sempre più agevole, mentre la Peloro deve ancora affrontare la trasferta in casa dell’odierno avversario degli Etnei.

Nella prima frazione i ritmi non sono alti, il Mascalucia non accelera e la Peloritana, che dimostra di essere una delle migliori squadre del torneo, si dispone eccellentemente in campo, costringendo gli ospiti a concludere dalla distanza. In più si aggiunge la botta subita da Scalia, brutta tegola per Previti. Il primo tempo, quindi, si chiude sullo 0 – 0.

Nella ripresa, ovviamente, i ritmi incalzano e la capolista guadagna terreno e azioni. Ma, si sa, il calcio è bello perché imprevedibile: dopo un errore in fase di impostazione parte il contropiede della Peloritana, Mangano in uscita non arriva a chiudere un assist che Privitera deposita involontariamente nella propria porta. Il gol dei casalinghi sveglia il Mascalucia che colpisce anche un palo, nonostante rischi di affondare in un paio di occasioni, sventate miracolosamente da un Mangano in versione “Alexander Feller”. Se non fosse per lui il campionato reciterebbe altri verdetti, e proprio dalle sue mani dorate arriva l’assist per Marchese, il quale stoppa, si gira, e pareggia in pieno recupero. Il pari, a detta di molti, è giusto e non sembra esserci il tempo per la Peloritana di impostare un’altra azione da rete. Ma proprio quando la squadra di casa cerca l’imbucata vincente, Marchese, con la stanchezza dei sessanta minuti nelle gambe, mantiene la lucidità, “pizzica” il pallone e vola a segnare il gol che vale più di tre punti. “Nella mia sempre contenuta esultanza – dice mister Uberto Previti – mi sono girato verso la panchina, cercando solo un semplice abbraccio da parte di qualcuno, ansioso del fischio finale ormai prossimo. Ma in quella frazione di secondo, tutti i giocatori e i dirigenti erano addosso a Gigi, per condividere il momento più bello del nostro campionato”. Una dichiarazione emblematica, attestante che il Mascalucia non è una squadra, ma un gruppo eccezionale che la serie C2 difficilmente può arrestare. Ora bisogna volgere l’attenzione all’impegno di martedì contro il Kamarina, in coppa, e lo si fa con un sorriso a quarantotto denti.

ALESSIO IKER PATTI

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