RAIMONDO ALECCI ospite di MANLIO GRIMALDI a SESTA ORA su SESTA RETE
La puntata odierna del martedì 29 gennaio prende immediatamente il volo con la messa in onda , da parte della regia e su scelta del conduttore MANLIO GRIMALDI, di un video introduttivo “PROMO PARALIMPIADI LONDRA 2012, che già emoziona dal primo minuto sia noi in studio che in redazione e a ragion veduta osiamo pensare i telespettatori da casa ( che non mancano oramai di vedere la nostra puntata del martedì in attesa della sorpresa con l’ospite di turno). Ed ecco che dalle immagini si passa alla presentazione di RAIMONDO ALECCI, un ragazzo catanese , classe ’82 , perito tecnico industriale , impiegato presso una socita’ di telecomunicazioni in qualità di operatore tecnico , con hobby preferito il mondo dell’informatica( tanto da spendere molte ore al pc ) e il mondo dello sport ( ed ecco che le ore spese in palestra si decuplicano). Ebbene il nostro ospite odierno ha partecipato all’ultima edizione delle PARALIMPIADI , quelle appunto di LONDRA 2012 , nella disciplina del tennis tavolo.
E’ lo stesso RAIMONDO a raccontarci di aver cominciato a giocare a tennis tavolo all’età di 9 anni per la società Iride Catania , nella categoria 5 , in carrozzina. Poi uno stop di 10 anni per motivi di studio e poi la ripresa delle attività pongistiche con un escalation di risultati . In questi anni avviene anche il passaggio in classe 6 , cioè si passa dal gioco in carrozzina al gioco in piedi . Il tennis tavolo in piedi è praticamente un altro sport rispetto a quello in carrozzina, con colpi diversi e tempi diversi cambiando nel contempo la prospettiva.
Per tre anni consecutivi si laurea campione italiano in classe 6 e non perde neanche un set e il direttore tecnico della squadra nazionale italiana , ALESSANDRO ARCIGLI, lo convoca agli Europei di Genova. Un sogno indossare la maglia azzurra , il sogno di tutti gli sportivi, e RAIMONDO riesce nell’impresa . La ventesima posizione nel raking mondiale gli regala la possibilità della partecipazione al mondiale del 2010 in Corea . Il torneo internazionale di tennis tavolo di Brasilia corrisponde al terzo gradino del podio con una bellissima e sudata medaglia di bronzo.
Tutto questo ed altro ci si racconta in diretta mentre a varie riprese vengono mandate in onda immagini relative alla squadra nazionale italiana che sfila alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Londra 2012 , cosi’ come scorrono le bellissime immagini relative alla Regina Elisabetta che apre ufficialmente i giochi e la bandiera simbolo delle Paralimpiadi che dopo essere stata portata per tutta la pista dell’immenso stadio inglese , veniva issata e cominciava a sventolare. E RAIMONDO era presente lì , da atleta. Ed erano presenti sugli spalti anche i suoi genitori pronti ad applaudirlo, quei genitori che grazie a LAURA VICARI ( anche lei presente in studio nel dietro le quinte a curare la mia immagine ma principalmente amica da anni con lo stesso RAIMONDO e i suoi genitori) ho avuto la fortuna di conoscere nella loro prelibata pasticceria LA MIMOSA in Valverde ( CT ) .
4200 atleti circa , 11 giorni di gare , 503 medaglie da contendersi.
Il tennis tavolo è uno degli sport più importanti ed attesi del programma olimpico di Londra 2012 , con quasi 300 atleti a contendersi le 29 medaglie. E RAIMONDO rappresenta il vero outsider di lusso nel tennis tavolo paralimpico , lui che si è messo più volte in luce a livello internazionale e lui è riuscito a sfruttare al meglio il suo girone di qualificazione e con una vittoria ed una sconfitta di misura ha conquistato il quarto di finale che potrebbe proiettarlo verso la semifinale. Non e’ andata invece bene in quanto ha perso per mano del francese GRUNDELER opponendo comunque una resistenza importante all’avversario ( e lo stesso RAIMONDO rimanda ogni rivincita a Rio de Janeiro ) . Ma un grande risultato arriva dal doppio dove RAIMONDO ALECCI gareggia in coppia con DAVIDE STRAZZERI nella classe 6/8 ; i due azzurri hanno imposto l’alt alla forte Thailandia , passando meritatamente il turno. L’indomani tocca duellare contro i nazionali d’Inghilterra, i padroni di casa , soffocati dall’immancabile tifo dell’Excel Arena. Si perde nettamente ma viene la pelle d’oca nel leggere la cronaca della partita dal sito ITTF in cui si racconta che un solo atleta italiano , nella fattispecie RAIMONDO ALECCI, quello di classe più svantaggiata in campo , ha combattuto fino all’ultimo punto da solo anche contro tutto il pubblico dell’Excel Arena sempre con il sorriso sulle labbra dando una lezione di fair-play indimenticabile.
Per precisione di informazione ricordo che più basso è il numero di classe e più alta è la disabilità. RAIMONDO ha giocato per l’intera durata dei due incontri alla pari con gli avversari di classe superiore perdendo da entrambi per 3-1 , con il pubblico a tributargli una vera e propria standing ovation.
Commozione viva nei nostri occhi al vedere il video mandato in onda , in riferimento all’abbraccio che la sua Valverde gli ha tributato nella serata in suo onore con madrina d’eccezione MARIA GRAZIA CUCINOTTA.
Con vivo orgoglio ci mostra la maglia azzurra indossata a Londra cosi’ come la racchettina da ping-pong e due delle tre palle che completano una valigetta.
Nella chiacchierata fatta in studio , giammai intervista in quanto sembrava di stare tranquillamente seduti su un divano in casa, RAIMONDO pone l’accento sulla sua forza di volontà poi dimostrata anche in questo sport che poi lo anche fatto integrare nella società. E se con dedizione e lavoro ti applichi nello sport che ami ecco che alla fine i risultati arrivano. Per lui gia’ partecipare a questa manifestazione delle Paralimpiadi di Londra 2012 era un sogno e poi collezionare addirittura due fantastici quinti posti , uno al singolo e quello a squadre, e’ stato veramente incredibile. Ci ricorda l’emozione prima dell’esordio in gara , poi vinta, quando si e’ trovato a giocare davanti ad un pubblico importante e numerosissimo , la ricorda questa esperienza come unica ed irripetibile perché la Paralimpiade non si dimentica mai e per come è stata vissuta sarà difficile ripeterla.Ricorda le due gare disputate contro i beniamini locali sia nel singolo che nel doppio ed era lui stesso emozionatissimo e contento nel contempo delle emozioni che aveva dato al pubblico. A viva e forte voce afferma che per lui lo sport è vita , dichiara di essere malato di sport , di quello sport che lo ha fatto inserire nella società dove ancora oggi non è facile inserirsi per chi come lui ha handicap di natura fisica ed ecco che la sua esperienza la vuole mettere a disposizione di altri ragazzi disabili e perchè no anche normoabili e lui potrà farlo anche con il semplice consiglio di invitarli a vedere i video e lefoto delle recenti Paralimpiadi dove ogni atleta sorride , mostra la sua felicità per lo sport , quello sport sano e puro. Noi di Sesta Rete ed io in particolare con il mio programma del martedì di Sesta Ora ci ho provato , ho ospitato un caro ragazzo , un amico e vorrei che quelle luci e fiaccole dell’Excel Arena della cerimonia non si spegnessero mai.
Seguitissima come sempre la rubrica di MARIO CACCIOLA , sempre in giro per Catania alla ricerca di aneddoti cari ai catanesi; argomento del giorno : ” I CIOSCHI” in siciliano , I CHIOSCHI in italiano.
Mostrandoci immagini bellissime dei “cioschi” di Catania e dei vari attrezzi utilizzati MARIO ci racconta che la storia dei chioschi a Catania ha origine dai venditori ambulanti di “acqua e zammù″ ( acqua ed anice” ; l’anice veniva estratto dai fiori di sambuco , detto zambuco, da qui il nome zammù.
Gli acquaioli tenevano ” u bummalu” , anfora di terracotta contenente la zammù all’ombra in modo da vendere la bibita fresca.
Il primo chiosco nacque nel 1986 in Piazza Stesicoro con Costa , poi Vezzosi in Piazza Duomo e poi Giammona in Piazza Cavour.
Nei primi del ’900 anche le donne cominciarono a frequentare i chioschi e si formavano degli ingorghi , turbando l’ordine pubblico ed ecco una ordinanza che fece spostare il chiosco Costa in Piazza Spirito Santo e Vezzosi e Giammona in Piazza Vittorio Emanuele III.
I chioschi utilizzavano sciroppi come orzata, amarena, manta ; erano accoccati in originali contenitori circolari in legno con tettuccio e apertura a finestrella.
La bibita piu’ celebre consumata al chiosco è seltz – limone spremuto a vista e sale che oltre ad essere dissetante è anche digestiva. Ordinando una bibita si rimane incantati : con grande rapidità viene affettato il limone , viene spremuto e aggiunto il seltz mescolando il sale con il ciucchiaino. Oggi i chioschi sono aumentati come i funghi , oramai ridotti a piccoli bar dove consumare anche il caffè , fare colazione e bere anche frappè.
ALDO MESSINEO si ritaglia un suo spazio presentandoci uno dei suoi personaggi simbolo quel Gasparino non turista ma scafista , che arriva in Italia e comincia a muovere i primi passi e con lui lo stesso ALDO MESSINEO comincia ad affrontare il primo pubblico , le prime piazze , le prime televisioni.
MANLIO GRIMALDI ha indossato , anche per questa puntata, capi di abbigliamento forniti da STORESYSTEM di Corso Italia 228 in Catania e per questo motivo ringrazia sempre l’amico GIUSEPPE MARINO e l’azienda BONAVITA.
Una puntata da ricordare
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